Credo Di Amarti | Rory & Jess

Jess' Pov: Il Ponte

Una settimana fa ho conosciuto quel Dean, il fidanzatino di Rory.
Lo odio, e poi, che schifo di capigliatura, sembra un deficiente... anzi, lo è.

Luke mi obbliga a lavorare per lui, tutta la città mi odia, non ho niente.
Non mi resta che stare qui, lontano da tutto il resto. Seduto sul ponte, vicino al punto dove Luke mi ha buttato nel lago.
È l'unico posto che mi piaccia di Stars Hollow.
È l'unico posto dove posso essere me stesso.
Leggere, fumare la mia sigaretta, e pensare.
Pensare a quanto schifo faccia la mia vita.
Sono lontano dalla mia città.
Sono stato spedito in un villaggetto ai confini del mondo, dove tutti mi odiano.
Dio solo sa perché ho sperato che Rory fosse innamorata di me, che si interessasse a me, che le piacesse stare con me, che stesse bene con me.
No. È innamorata del suo ragazzo.
E per questo lo odio.

Non smetto di pensare a lei.
Perché mi va tutto male?
Mi basterebbe avere lei.
Mi basterebbe che fosse mia.
Non chiederei altro.
Avendo lei al mio fianco, riuscirei a sopportare tutto il resto.
La riempirei di attenzioni, leggerei per lei, la porterei dovunque, farei qualunque cosa per lei.

Perché non capisce che la amo?
Che la amo da morire dal primo istante?
Amo tutto di lei.
I suoi occhi, il suo sorriso, i suoi capelli, la sua risata. Per non parlare del carattere.
È così timida, ma allo stesso tempo decisa; ma farebbe di tutto per proteggere i suoi ideali, e per raggiungere i suoi sogni.
Amo la sua passione per la lettura.
Amo che a volte viene alla tavola calda, e io la osservo. Lei fa i compiti e studia, e io sto lì sul bancone, ad osservarla.
Se solo se ne accorgesse.
Se solo si rendesse conto che è tutto per me.

Perché non capisce che tutto ciò che faccio, lo faccio per lei?
Perché non si rende conto che farei qualunque cosa perché lei fosse qui, con me?
Perché non capisce che l'unico motivo per il quale non me sono ancora andato da questo schifo di posto, è lei?
Lei. Lorelai Leigh Gilmore. Rory.

Darei qualsiasi cosa per sentire le sue labbra sulle mie.
Abbracciarla, stringerla forte a me, come per dire: 'Tu sei mia. E io sono tuo. Per sempre.'

E mi odio, perché so di essere patetico.
Non sono mai stato così.

Non devo più pensare.
Devo sfogarmi.
Fare qualcosa, distrarmi.