Credo Di Amarti | Rory & Jess

Jess' Pov: Consiglio

Sono passati ormai mesi, quasi un anno, da quando ho visto Rory.
Ho continuato a vivere la mia vita come al solito.
Venendo qui, alla Truncheon, a lavorare, uscendo con i miei colleghi.
Tutto nella più completa normalità.
Ho cercato di pensare il meno possibile a Rory, e per questo non ho risposto alle chiamate da parte di Luke.

Però non sto bene. Non so più che fare.
Ogni giorno sto peggio. Prima c'era il libro, scriverlo mi faceva stare meglio, ma ora non ho più niente.

Devo trovare qualcosa che mi faccia stare bene, ma cosa? Sento un senso di incompletezza... come se tutta questa storia non fosse ancora finita.
Non posso continuare a stare così, non ce la faccio.
Tutto questo mi sta opprimendo.
Non so cosa potrebbe farmi stare meglio, a parte rivedere Rory.
Ma è fuori discussione. Mi sono ripromesso di non intromettermi più nella sua vita.
È innamorata di un altro. E io non ho intenzione di fare da seconda scelta.
Perciò è meglio non essere una scelta per lei, e basta.

Forse dovrei parlarne con Luke... non lo so... è da tanto che non gli rispondo. Non vorrei che si preoccupasse.

Alzo la cornetta. Sento squillare, e poi il tipico suono di quando qualcuno risponde a una chiamata.
"Luke.."
"Jess! Sono mesi che non ti fai sentire! Tutto bene?"
"Si... cioè, no."
"Che hai?"
Resto qualche secondo in silenzio, aspettando che capisca. "Secondo te?"
"Ancora Rory? Pensavo avessi detto di voler star al di fuori della storia fra lei e il fidanzato."
"Si, ma quel giorno, alla Truncheon Books... ci siamo baciati."
"Wow! È un bene, no?"
"... E lei mi ha detto di essere innamorata di Logan."
"Oh... mi dispiace. Pensavo che fossi riuscito a superarla. O almeno, pensavo fossi riuscito a non pensarci."
"Ho provato a non pensarci. Nei primi tempi è stato difficile, però ci sono riuscito. Ho tentato di allontanare i miei ricordi con lei, i miei pensieri su di lei, e per un po' ci sono riuscito. Non ci ho pensato. Ma..."
"Cosa?"
"Senza di lei... senza il pensiero di lei, n-non... non ne resta niente della mia vita."
"Ma che dici! Hai i libri, e il tuo lavoro, i tuoi colleghi e amici alla Truncheon, e la tua famiglia."
"La mia famiglia? Di quale famiglia stai parlando? Di mio padre, che non si è fatto vivo per 18 anni e poi mi ha stravolto la vita proprio quando stavo iniziando a stare bene? A quale scopo, poi? Per che cosa? Per farmi pesare che stessi in casa sua?
O parli forse di mia madre, che non si è mai presa cura o preoccupata per me? Che non mi ha mai compreso, mai aiutato, e che ora si è sposata con l'ennesimo idiota, facendoci anche un figlio insieme?"
"No. Sto parlando di me, di April. Delle persone che tengono a te."
"Okay, ma non hai capito. Mi sento completamente vuoto. Vado avanti a lavorare, mi piace quello che faccio, si, esco con i miei amici e colleghi, mi diverto. Mi diverto tanto. Ma quando torno a casa, c'è il nulla.
Dentro di me, intorno a me, il vuoto.
Non so se conosci la sensazione, anzi, spero che tu non la debba mai provare."
"Credo di aver capito."
"Non so che fare, Luke."
"... Senti, non avrei mai immaginato di essere proprio io a dirti questo, ma non pensi che sia il caso di tornare a Stars Hollow?"
"Per cosa? Per rivederla? E rivedere tutti quei posti che mi fanno ripensare a lei, ricordare tutti i momenti che non potranno mai ripetersi?"
"A volte, le cose che crediamo ci feriscano di più, sono quelle che ci guariscono."
"Adesso sei anche un filosofo, oltre che un poeta?"
"Non cominciare, Jess."
"No. Non cominciare tu."
"Pensaci. Non ti dico altro."

Chiudo la chiamata.

A volte le cose che crediamo ci feriscano di più sono quelle che ci guariscono.

Che intendeva? Non posso tornare a Stars Hollow... non posso. Non ce la farei.
Potrei vederla e non so cosa succederebbe.
Dopo quella volta, dopo quelle parole...

Sono innamorata di lui.

Come potrei riaffrontare quello sguardo?