Il Ringraziamento

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Io e Jess stiamo insieme da due settimane.
Finalmente. Finalmente stiamo insieme.

Però sento come se tutta la città ci stesse guardando. Ogni volta che usciamo, mi sento osservata. Insomma, tutti sapevano che stavo con Dean, e ora mi vedono in giro con Jess... questo mi mette un po' a disagio, ma spero sia una cosa passeggera.

Il giorno del Ringraziamento si sta avvicinando e io e mamma abbiamo ricevuto 4 inviti: Luke e Lane ci hanno invitato per il pranzo, Sookie per un barbecue, e i nonni per cena.
Anche se siamo esperte in questo campo, non credo che riusciremmo a reggere quattro tacchini in una giornata.
Abbiamo perciò deciso di saltare gli antipasti.

È finalmente arrivato il grande giorno.
Sto andando a comprare un mazzo di fiori per tutti coloro che ci hanno invitate.
Ci sono un sacco di tipi diversi di fiori, tutti dalle sfumature gialle e rosse.
Sento qualcuno avvicinarsi alle mie spalle.
"Ciao." Mi dice, prima di baciarmi.
Jess.
"Ciao..." Lo saluto, dopo il bacio.
Mi guardo attorno, ho di nuovo la sensazione di essere osservata. E siamo anche di fronte al supermarket dove lavora Dean.
"Vieni." Dico a Jess, prendendolo per il braccio.
Non vorrei che Dean ci vedesse sbaciucchiarci davanti al suo posto di lavoro, sono passate solo un paio di settimane dalla nostra rottura.
Lo porto dietro a una pianta, a lato del marciapiede, poi inizio a baciarlo.
Lui si allontana dopo nemmeno un secondo.
"Che cos'era?" Mi chiede.
"Cosa?"
"Perché mi hai portato qui dietro?"
"È troppo presto."
"Presto per cosa?"
"Per baciarsi così..."
"Cosa, è vietato baciarsi prima di mezzogiorno?"
"Eravamo in mezzo alla strada, la gente ci guarda, e..."
"Che cosa c'è, Rory?"
"... E poi lì c'è Doosie's..."
"Ah, Doosie's, certo." Fa, seccato. "Rory, è grande, non è la prima volta che una coppia si lascia."
"Voglio solo aspettare un po'... il tempo necessario."
"Ce la facciamo per la pensione?"
"Può darsi, possiamo sempre baciarci di nascosto... per un po' facciamo i bravi, okay? Ti prego."
"Okay."
"Grazie." Gli lascio un bacio sulla guancia e vado a prendere i fiori.

Raggiungo mamma da Lane, salutiamo Lane e la mamma, e ci sistemiamo nella sala.
Dopo un'oretta e mezza siamo fuori.

Ci dirigiamo verso casa di Sookie.
Arriviamo e la vediamo seduta sulla panca del tavolo di legno in giardino, lontana da tutti gli altri invitati.
Decidiamo di andare via quasi subito perché sono tutti già brilli.
Chissà in che condizioni saranno fra un paio d'ore... dopo torneremo a controllarli.
Ora non voglio fare tardi per l'appuntamento con Jess e Luke.

Entriamo nel locale e vediamo subito Babette, la nostra vicina, con suo marito, che mangiano degli hamburger.
"Ciao, Babette"
"Ciao zuccherini." Ci saluta lei.
Arriva Luke, e gli porgo il mazzo di fiori.
"Che cosa ci faccio con questi?"
"Sono per te! Servirebbe un bel vaso..."
"Io non ho vasi."
"Allora mettiamoli sul bancone, sperando che non si ammoscino, come ogni anno."
Ci raggiunge Jess. "Ehi." Mi fa, prima di baciarmi, titubante.
Ci sediamo al nostro solita tavolo insieme a Jess e Luke, che ci porta i piatti.
Il pasto da Luke è quello che aspettavo che aspettavo con più ansia. Non solo per vedere Jess, ma anche perché il cibo cucinato da Luke non delude mai.
"Sono affamato." Dice Jess.
"Potevi mangiare."
"Ma se me l'hai impedito..."
"Ah... lascia stare, ringraziamo?" Fa Luke.
"Per cosa?"
"Per esempio per non essere quei poveri indiani deportati dalla loro terra natia."
"Amen." Dice mamma.

"Jess, vai a preparare il caffè." Dice Luke dopo un po'.
Così Jess si alza, e subito dopo anche Luke.
"Ah Rory, scusa se te lo dico ma, che schifo di bacio." Mi fa mamma.
"Scusami?"
"Non so, sembravate due fratellini."
"Fatti gli affari tuoi tu, e poi, potevi anche girarti. Insomma ho un certo imbarazzo quando lo bacio in pubblico."
"Dean te lo divoravi."
"Mi sembra che tutti ci guardino."
"Non vi guarda nessuno, dai."
"Tu lo hai fatto, però."
"Perché sono tua madre, Rory."
"Tutti sapevano che stavo con Dean, e ora mi vedono con Jess... non lo so..."
"Rory, è normale che una coppia si lasci, dai non avere queste fissazioni."

E così è passato anche questo pranzo: ogni cinque minuti Jess e Luke dovevano alzarsi per preparare quello, mettere apposto quell'altro, servire uno o l'altro cliente.

Ci dirigiamo verso casa dei nonni.
Arrivate, salutiamo gli altri ospiti e consegniamo i fiori ai nonni.
Il tacchino viene servito e così ha inizio l'ultima, estenuante, cena di questa giornata.
"Allora, Lorelai, come va il lavoro?" Chiede un'amica dei nonni, che probabilmente conosceva mamma quando era giovane.
"Oh bene, sì, io e la mia collega stiamo pensando di aprire una locanda tutta nostra."
"Bello! E con te, Rory? Mi ha detto tua nonna che sei all'ultimo anno di liceo... stai passando anche tu quell'orribile periodo di scelta del college?"
"Mmh no, no... credo di avere le idee abbastanza chiare."
"Abbiamo un nipote che sta passando l'inferno... tu dove hai fatto domanda?"
"Ad Hardvard."
"E poi?" Mi chiede il marito della signora.
"Suppongo che saranno Princeton, Colombia, e Yale, no?"
"Mmh sì, insomma, i posti sono quelli." Lancio un'occhiata nervosa a mamma.
So che l'idea che vada a Yale non le va proprio giù. Però ho fatto domanda anche lì.
Dopo la giornata al campus con i nonni ho sfogliato il volantino, leggendo qualche informazione... non mi è sembrata affatto male come università.
"Più o meno, o sono proprio quelli? Perché non me l'hai detto Rory? In quali altri posti hai fatto domanda?"
"Princeton e... Yale."
"Yale... papà " Dice, guardando prima il nonni, poi la nonna. "Yale?! Siete stati voi, lo sapevo."
"Lorelai, noi non abbiamo fatto niente!" Interviene la nonna.
"Certo, non avete fatto niente! Rory non parla d'altro che di Hardvard da quando era piccola e ora vuole andare a Yale?!"
Esce, infuriata.
Io la raggiungo, spero non sia molto arrabbiata.
"Scusami mamma..."
"Tranquilla piccola, non sono arrabbiata con te. Torniamo a Stars Hollow?"
"Si, okay..."
Sono sicura che sia arrabbiata, ma probabilmente anche troppo stanca per cominciare una discussione. Così me ne sto zitta.

Visto che la cena dai nonni non l'abbiamo mangiata, perché siamo andate via quasi subito, ci è venuta una gran fame, allora decidiamo di andare da Luke a sgraffignare qualcosa, non prima di aver fatto una deviazione per controllare Sookie, però.

Arrivate da Luke's, vedo Jess che sta andando a buttare l'immondizia, con un grosso sacco nero sulle spalle.
Ho una voglia matta di baciarlo, di stringerlo a me.
Ho passato tutta la giornata andando di qua e di là per pranzi e cene del Ringraziamento, ma non ho fatto altro che pensare a lui.
Senza pensarci troppo, lo raggiungo fuori dal locale, nel buio e nel freddo di una sera di fine novembre, e, senza dirgli una parola, lo bacio.
Un bacio lungo, appassionato.
Mi stringo a lui, gli accarezzo i capelli e il collo.
Sento il calore del suo respiro, e la morbidezza delle sue labbra.
Lui, inizialmente sorpreso e titubante, ora mi stringe la vita, avvicinandosi sempre di più.
Sento il sacco della spazzatura cadere a terra, ma continuiamo a baciarci, noncuranti di niente e di nessuno.
Mi sono stancata di avere paura di baciarlo in pubblico.
Ora basta.
Non mi interessa cosa penserà la gente, ma io sto con lui.
Sto con il ragazzo più odiata della città, che se ne facciano una ragione.
Mi stacco dalle sue labbra e gli dico: "Ehi!"
"Ehi." Mi saluta lui, dolcemente, e leggermente sorpreso dal mio gesto.
"Ci vediamo!" Dico, sorridendo, andandomene via.
Lasciandolo senza parole.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora