Credo di Amarlo

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Mi avvio verso casa di Lane.
Devo raccontarle troppe cose.
Sono successe troppe cose.
È successo Jess.

Busso alla porta ed entro, saluto la signora Kim e raggiungo Lane in camera sua, al piano di sopra.

"Ehi, eccoti!"
"Scusa per il ritardo, ho perso la cognizione del tempo."
"Tranquilla, eri con Jess?"
"Si..." Le dico con un po' di imbarazzo.
Mi siedo sul suo lettone, e lei mette un po' di musica in sottofondo, a volume basso, per non farla sentire alla signora Kim.
"Allora, racconta, dai! È da tanto che non parliamo, dimmi come vanno le cose con Jess, sono così curiosa!"
Mi torna in mente il pomeriggio appena passato con lui. Un intero pomeriggio passato a coccolarci sul divano di casa di Luke, sopra al Diner.
Non posso far altro che sorridere al pensiero.

"Vanno bene, anzi, alla grande. Lui è stupendo, non potrei stare meglio, abbiamo passato il Ringraziamento, come sai, e anche Natale e capodanno assieme. È stato bellissimo...." Mi fermo, notando che lei abbassa lo sguardo. "... Lane, lo so che a te non piace."
"Scusami! Lo sai che vorrei farmelo piacere, ma non ce la faccio proprio!"
"Almeno provaci... Non ti ha fatto niente di male, e poi tu, e tutto il resto della città, lo avete giudicato sin dall'inizio. Era appena arrivato in una nuova città, più diversa di qualunque altra da New York. Aveva problemi con la madre, odiava tutto il mondo... Io penso che dovresti dargli un'altra opportunità."
"Mmmh... Ci proverò, ma almeno ti tratta bene?" Mi chiede, un po' preoccupata.
"Lui mi tratta benissimo... sul serio." Aggiungo, vedendo la sua espressione non proprio convinta dalle mie parole.
"Non so... Continuo a pensare che Dean fosse più giusto per te."
"Prima di tutto mi ha lasciato lui. Secondo, non potrei mai dimenticarlo o smettere di volergli bene, perché è stato il mio primo amore. Ed è stato un perfetto primo ragazzo. Ma non avevamo molte cose in comune, ora che ci penso."
"Si, ma mettersi subito con Jess? Forse avresti potuto aspettare un po' per chiarirti le idee."
"Ho avuto un anno per chiarirmi le idee e comprendere ciò che sento. E ci ho provato, ho provato in tutti i modi a farmi uscire Jess dalla testa. Ho passato un anno a far soffrire Dean ingiustamente. Non se lo meritava."
Faccio una piccola pausa.
Poi ricomincio a parlare: "Se voglio stare Jess, e lui vuole stare con me, cosa ci posso fare? Non avrebbe avuto senso aspettare."
"Sei felice?"
"Si, sono davvero felice. A volte non mi sembra vero. Passiamo interi pomeriggi a leggere, ascoltare musica, a scambiarci opinioni su cantanti e band, e a prestarci libri. E il tempo sembra volare."
"Sembri davvero presa da lui."
"Hahaha, sì, è vero. Mi è piaciuto per davvero tanto tempo. Solo che non volevo ammetterlo. Ora invece... ora sento di essere innamorata."
"I-Innamorata eh? ...Davvero?"
"Si, insomma... credo davvero che potrei amarlo..."
Colgo un po' di imbarazzo in Lane.
Non ha ancora accettato come siano andate le cose fra me e Dean. Forse perché vanno a scuola insieme, e lo vede e ci parla spesso. In fondo erano diventati amici.
"Beh beh, dai cambiamo argomento..." Dico, per spezzare il silenzio. "Come sta Dave?"
Dave è il suo 'ragazzo', anche se devono tenerlo nascosto alla madre di Lane, che non approverebbe, dato che Dave non è coreano.
Suonano insieme in gruppo Rock, e alla signora Kim probabilmente verrebbe un infarto, se per caso venisse a scoprirlo. Perciò io e mamma lasciamo che provino nel nostro garage. Lane suona la batteria.
"Bene, anche se sta pensando di andare all'università."
"Che cosa c'è di male?"
"Quella in cui vorrebbe andare lui è in California..."
"Oh.. mi dispiace... Ma è sicuro che vuole andarci?"
"Non lo so... Vorrei essere felice per lui, lo vorrei tanto, ma non posso, noi potremmo anche farcela, con una relazione a distanza... Ma si scioglierebbe la band, e non è molto facile trovare un bravo bassista oggigiorno."
"Mi dispiace Lane." La abbraccio.
"Però potremmo sempre fare delle uscite tutti insieme no? Io, Dave, e tu e Jess... ?"
"Mmh non so, non credo che Jess sia il tipo di uscite in gruppo..."
"Già, si hai ragione, non è il tipo."
"Ma posso chiederglielo! Chiedere non costa nulla. Magari, dopo aver conosciuto Dave, sarebbe disposto a uscire. Per me potrebbero andare d'accordo."
"Grazie, Rory."
"Figurati! Allora non è vero che non lo sopporti proprio, eh?"
"Lo faccio per te. State insieme ormai da qualche mese, e se dici che non è poi tanto male, allora immagino di potergli concedere un'altra possibilità. Inoltre, sarebbe un modo per vederti più spesso."
"Grazie, Lane. Davvero, conta molto per me la tua opinione." La abbraccio, e le dico: "Devo scappare. Ci vediamo."
"Sì, mi raccomando, presto, eh?"
"Certo. Ciao."

Esco da casa di Lane e mi fermo un attimo a una bancarella di libri a pochi metri di distanza.
Sto sfogliando Cent'anni di solitudine quando qualcuno quasi inciampa su di me.
È Dean. "Oh scusami, non ti avevo vista." Mi dice, imbarazzato.
"Tranquillo. Ciao, Dean."
"T-Ti andrebbe per caso un caffè o un dolce?" Mi chiede lui.
"... Si, si okay." Non vedo l'ora di andare in un posto caldo, qui in strada fa freddissimo, e c'è la neve.

È un bene che Dean mi abbia invitata a bere qualcosa, perché qualche settimana fa avevo provato a parlarci, ma lui non ha voluto. Mi piacerebbe se restassimo amici, in fondo siamo stati insieme per due anni, e non vorrei che finisse tutto così.
Voglio solo il meglio per lui.

Entriamo in un localino e ci sediamo al tavolo vicino alla finestra.
In confronto a fuori fa molto caldo. Mi tolgo il berretto e allento un po' la sciarpa.
L'imbarazzo della situazione mi fa accaldare ancora di più.
Arriva subito Kirk a chiederci le ordinazioni.
"Salve. Che cosa volete?" Ci chiede.
"Mmh..." Dean guarda intento il menù. "Io prendo un dolce alla crema, tu?"
"Ah, io niente, non ho fame." Dico io.
"Ma come? Tu hai sempre fame..."
"Già..."
"Grazie per essere qui." Mi fa.
"Perché non avrei dovuto?"
"Perché mi sembri molto a disagio.." Ovviamente se n'è accorto.
"Beh.. è la situazione sai... Che prima noi due..."
"Si. Lo so, conosco la situazione... Allora, come stai?" Mi chiede.
"Ah, io sto bene, tu? Come va la scuola?"
"Tutto bene, sai... Ho presentato domanda per il Southern Connecticut State."
"Cosa?" Gli chiedo io sorpresa.
"Il mio prof mi ha scritto una lettera di raccomandazione..."
"Scusa un attimo Dean, lo sai che quello è un college quadriennale?"
"Si si, lo so."
"Ma non volevi frequentare un college locale?"
"Ho cambiato idea... Per te. Mi hai sempre detto che potevo fare molto, che potevo fare di più. Allora ho deciso che sono in grado di farlo. Fare di più."
Wow. Ha proprio ragione. È in grado di fare tutto ciò che desidera.
Solo che non me l'aspettavo.
"Ne sono felice! Quando è successo? Quando l'hai deciso?"
"In questi giorni, volevo chiamarti... ma poi mi sono ricordato che non potevo."
"Ma no, dai, avresti potuto."
"È strano, difficile, passare dal vederti ogni giorno a..." Abbassa lo sguardo.
Faccio lo stesso.
"Si, lo so..."
"P-pensi che potremmo restare amici?"
Quello che ho sempre voluto.
"... Certo. Mi sembra una buona idea."
"Allora amici."
"Si, amici."

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora