Ritornare a Casa

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Dopo aver litigato con Logan ho anche litigato con la nonna.
Continuo a risentire nella mia testa il discorso di Jess, e mi sento davvero una stupida.
Non ne sto combinando una giusta nella mia vita, anzi, non sto combinando niente e basta.

Ho aperto gli occhi su come è davvero mia nonna e su come sia davvero insopportabile e superficiale il lavoro che stavo facendo sotto sua supervisione.
Ho lasciato llcasa dei nonni e sono andata da Lane. Sono andata alla Standford Gazette e mi sono fatta assumere, anche se "non avevano posti". Ora so che Mitchum Huntzberger si sbagliava, e non  ho intenzione di buttare via la mia carriera per colpa sua.

Jess mi ha fatto capire di dover tornare a Yale, ha fatto risvegliare la parte di me, ben nascosta, che ben sapeva cos'era giusto fare: tornare a Yale.
Così ho chiamato Yale e ho fissato un appuntamento con il preside della mia facoltà. Ho parlato con lui della situazione e mi ha detto che va tutto bene. Posso riprendere i corsi ma devo recuperare tutto quello che ho perso, e, ovviamente, trovare una sistemazione.

Non vedo l'ora di parlarne con mamma.
Anzi, effettivamente voglio farle una specie di sorpresa. Sono in macchina e sto andando a casa, a casa mia, a Stars Hollow.
La voglio chiamare, così quando mi vedrà arrivare, sarà ancora più sorpresa.
Compongo il numero.
"Si, pronto!?" Eccola, la sua voce. Mi era mancata, così tanto.
"Mamma!"
"Rory!" È stranamente felice... forse nonna le ha detto che me ne sono andata?
"Ho un lavoro!"
"Dove?"
"Standford Gazette. Mi pagheranno una miseria, ma è pur sempre un lavoro, non ti pare? Da redattore, poi!"
"Si! Oddio, non ci credo!" La sua genuina felicità nel sentire queste parole è palpabile, anche al telefono.
"E torno a Yale. Ho già parlato con il presidente della facoltà, è tutto a posto. Devo soltanto trovare dove abitare, ma chi se ne importa!"
"È questo quello che vuoi?" Mi chiede.
Si. È questo quello che voglio. Questa sono io.
"Si."
"Sei sicura?"
"S!"
"Oh, Rory!"
"Ho lasciato casa di nonna."
"Si, lo so, lo so."
"Come fai a saperlo?" Glielo avrà detto sicuro la nonna.
"Ehm.."
Trovo io coraggio di chiederle: "Posso tornare, mamma?"
"Si, ovvio! Ovvio che puoi tornare, amore mio."
"Mi ha ospitato Lane, ma se non ti disturbo troppo, mi piacerebbe..."
"Dì a Lane che te ne vai e vieni subito qua!" Mi dice, mentre entro nel vialetto di casa nostra.
"Bene... se proprio insisti..."
Lei probabilmente, avendo sentito il rumore del motore, si affaccia dalla finestra del soggiorno.
"Oh, mio Dio."
"Che c'è?"
"Sembri molto più matura di quanto ricordassi!"
"È solo perché abbiamo passato tanto tempo separate." Scendo dalla macchina e le corro incontro.
"Mi dispiace." Dico, stretta nell'abbraccio caldo che tanto mi era mancato.
"A te dispiace!? Dispiace a me."
"Ero così confusa..."
"Ti dovevo portare via di là."
"Sono una stupida."
"No, io sono stupida."
"Ma io sono più stupida!"
"Non ci posso credere, torni a Yale!"
"Ti voglio bene, mamma."
"Non sai quanto te ne voglio io, Rory."

Mi era mancata così tanto. Tutti questi mesi a non parlarci, e a litigare se ci vedevamo.
Non potevamo essere noi. Non ci credevo neppure io, e scommetto neanche lei.
Ma eravamo proprio noi. Rory e Lorelai, mamma e figlia, migliori amiche, che non si parlavano più.
Ora che ci penso è stato così difficile vivere da mia nonna.
Non pensavo che sarebbe mai successo, ma è andata così. Mi sembrava l'unica soluzione possibile.
Ma ora sono qui, è questo l'importante.
Abbiamo perso alcuni mesi, non abbiamo festeggiato insieme il mio ventunesimo compleanno ad Atlantic City, ho perso alcuni mesi a Yale.
Ma abbiamo tutto il tempo del mondo davanti a noi.

Sono pronta a ricominciare, ora.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora