Jess' Pov: The Subsect

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Non credevo fosse così semplice scrivere.
Tutte le parole sono venute spontanee, come se la mia mano, che scriveva, fosse dotata di vita propria e avesse vissuto le stesse cose che ho vissuto io.
Mi piace chiamarlo romanzo breve, racconto, ha circa 160 pagine.
Ho scelto il titolo, The Subsect.
Il motivo per cui ho scelto questo titolo è talmente personale che non mi sento di dirlo. Sembra sciocco, dato che ho appena scritto un libro basato sulle mie esperienze personali, ma è così.
The Subsect è me, è la mia vita, è l'insieme dei miei pensieri, scritti nero su bianco su quelle pagine.

Sono andato in una piccola casa editrice di qui, la Truncheon Boooks, ero sicuro che una grande casa editrice non avrebbe mai accettato di pubblicare The Subsect, così ho provato alla Truncheon. Si è rivelata una scoperta.
C'erano questi 5 ragazzi seduti su delle grandi scrivanie piene di fogli e libri. Alle pareti tante scaffalature piene zeppe di altri libri, mi è sembrato il paradiso.
Ho detto a uno di loro che avrei un libro pronto che vorrei cercare di pubblicare e lui mi ha offerto un caffè di macchinetta (niente male per essere di macchinetta), ci siamo seduti su un divanetto e mi ha chiesto di raccontargli un po' di The Subsect. Ho iniziato a raccontargli come potevo del mio racconto di pensieri, nel frattempo altri due ragazzi si erano aggiunti a noi.
Mi hanno detto che l'avrebbero letto e mi avrebbero fatto sapere.
Il giorno dopo mi hanno chiamato dicendomi che lo avrebbero pubblicato, non con troppe copie, solo 500, per vedere come sarebbero andate le vendite.

Non avrei mai pensato che pubblicare un libro fosse così facile. Un giorno mi presento lì in casa editrice, e il giorno dopo iniziano a produrre il mio libro.

Sono seguite un paio di riunioni per decidere il colore della copertina, se flessibile o meno, il font e la grandezza delle parole, la posizione e la grandezza del titolo.

Tempo due mesi e il mio libro è stato stampato, 500 copie belle fumanti.

Sono così entusiasta, e, forse per la prima volta nella mia vita, fiero di me stesso. Vorrei chiamare Rory e dirle tutto, raccontarle tutto.
Ma voglio vedere lo sguardo nei suoi occhi e l'espressione sul suo volto, quindi devo trattenermi.

Però... muoio dalla voglia di sentire la sua voce.
Ora più che mai.

Scendo sotto casa e da una cabina telefonica compongo il suo numero.
Tu tu... tu tu... tu tu...
Il telefono squilla.
Spero che risponda, ho bisogno di sentire la sua voce.
Allo stesso tempo però ho un po' di timore perch-
"Pronto?"
Eccola.
Eccola, la sua voce.
Non è come sentirla dal vivo, non è come averla qui, di fronte a me, ma è sempre la sua voce.
Rimango in silenzio.
"Pronto?" Ripete.
Dio, se mi manca. Sono due anni che non la vedo.
"Jess?"
Sa che sono io. È ovvio che sono io.
"J-" Chiudo subito la chiamata.
Non oso immaginare cosa avrebbe potuto dirmi.
Non voglio pensarci.

Compongo il numero di Luke.
Devo chiedergli se ha qualche novità su di lei,
se sa dove e quando posso trovarla.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora