Jess' Pov: Sbagli

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Ho rovinato tutto.

Abbiamo avuto un incidente, per colpa mia.
Avevamo preso dei coni gelato, stavamo parlando, ci stavamo divertendo, Rory mi stava sorridendo, e io le ho fratturato un braccio.
Abbiamo fatto una curva e ho sterzato per non investire un gatto, ed è successo.
Siamo andati a sbattere contro qualcosa, non so che cosa, con l'auto che Dean ha regalato a Rory.

L'ho portata in ospedale, mi sono assicurato che fosse assistita dai medici, che stesse bene, e sono andato al mio solito posto per pensare.
Il ponte.

Quando Lorelai verrà a sapere di questa storia, probabilmente mi ucciderà, ho fatto male alla sua bambina.

Mentre mi accendo una sigaretta, fisso il mio riflesso sull'acqua del laghetto Larson.
Perché devo sempre rovinare tutto? Perché?
Che cos'ho che non va?
Che cosa c'è di sbagliato in me?
Non la merito.
Forse non mi merito l'amore di nessuno.
Forse c'è una ragione perché mia madre non mi ha mai calcolato, forse c'è una ragione perché mio padre se n'è fregato di me, da quando sono nato.

Sento dei passi sulla superficie di legno del ponte.
Non alzo lo sguardo, ma so che è Luke.
Sta un attimo in piedi, poi si siede, accanto a me.
Non dice niente.
Trovo la forza di dire, con voce spezzata: "Mi sono assicurato che stesse bene."
"... Lo so." Mi dice mio zio.
Continuo a fumare, e il silenzio scende nuovamente tra noi.

È la fine, lo sento.
Lo sento nel silenzio di Luke.
Lo sento nei suoi sospiri.
Me ne devo andare, ho già causato troppi danni qui.

Torniamo a casa. insieme, senza dirci una parola.
Saliamo le scale che portano al secondo piano del locale, e oltrepassiamo la porta dell'appartamento.
"Prendi solo le cose necessarie. Il resto te lo spediscono appena posso."
È ufficiale: torno a New York, da mia madre.
Non abbiamo avuto il bisogno di dire altro.
Sappiamo entrambi che non può che andare così.

Riempio con le cose indispensabili (qualche vestito, qualche libro, qualche CD, le mie sigarette e le mie carte da gioco) la mia sacca verde militare, la stessa con cui sono arrivato qui, 9 mesi fa.
Luke mi accompagna alla fermata dei pullman, la stessa in cui il pullman si è fermato il pullman che mi ha portato qui.
"Ciao, Jess."
"... Ciao, Luke."
Sento che, forse, sta valutando se abbracciarmi o no.
Il contatto fisico come dimostrazione di affetto non è proprio il mio forte, così mi volto e salgo sul pullman.

Cammino fino all'ultima fila, e mi siedo.
Sono le 3 di notte, arriverò a New York per le 5:30-6:00, dipende da quante fermate faremo.

Non so che cosa farò.
Non vorrei tornare da mia madre, ma dove altro potrei andare?
Ormai quando penso a casa, non penso a New York. Penso a Stars Hollow, a Luke, a Rory.
Ora è Rory la mia casa.
Non lo do a vedere, ma mi sono davvero affezionato a Luke, e credo che sia lo stesso per lui. Ma nessuno dei due vuole ammetterlo all'altro...
Si vede che siamo zio e nipote.

Non riesco a smettere di pensare a cosa stia facendo Rory in questo momento.
È ancora in ospedale?
È già tornata a casa?
Le hanno messo il gesso?
Che cosa penserà di me?
Ora mi odia? No... non è da lei.
Lorelai sì che mi odia, ma questo già da prima...
Se solo provo a pensare quello che avrebbe potuto farmi se mi avesse visto, rabbrividisco.
Probabilmente sarà andata da Luke a cercarmi, e avrà litigato con lui.

Non posso continuare a fare casini.
Anche se me be sto andando, sento che altri problemi si formeranno per colpa mia.
Per esempio, che cosa dirà Rory a Dean quando lo vedrà?
Che cosa penserà lui vedendo il suo braccio e l'auto distrutta?
La lascerà?

Ma la domanda più importante, quella che mi frulla in testa già da un po' è:
Rory si è resa conto di essersi innamorata di me?
Lo ha capito?
Se sì, lascerà Dean?
Queste domande mi tormentano.

L'autobus prosegue la sua rotta lentamente, come per ricordarmi che a ogni metro che percorre, mi allontano sempre di più da Rory.

Ci sono troppe cose che portano la mia mente a pensare a lei.
A un paio di sedili da me, è seduta una ragazza, sta leggendo un libro, potrebbe essere lei...
Ma non è lei.

Tante cose qui mi ricordano lei, non so come farò a sopportare la distanza che ci separa sempre di più...
Non so come farò a non vederla ogni giorno.
Non so come farò a non pensare a lei.
Non so come farò a resistere.
Non so come farò a non vedere più i suoi capelli castani, i suoi occhi azzurri, il suo sorriso splendido.
Non so come farò a sopportare di non poter posare il mio sguardo sul suo.
Non so come farò a non sentire più la sua voce.
Non so come farò a non sentirla più ridere.

So solamente che devo ricominciare, di nuovo.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora