Jess' Pov: New York

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Dopo la litigata con mio padre non avrei potuto tornare lì in California, così sono tornato nella mia città natale: New York.
Ho trovato un appartamentino che divido con un altro ragazzo, Todd.
È un posto lercio, in un quartiere poco raccomandabile, ma avevo a disposizione solo i soldi che sono riuscito a guadagnare prima di andare a Stars Hollow.
Devo trovarmi un lavoro, al più presto.

Ho detto a Rory che la amo, e me ne sono andato via. Non avevo né la forza, né il coraggio di sentire cosa mi avrebbe risposto.
Lo so, sono un codardo. E lo ammetto, non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione simile, ma lei è Rory, e mi ha stravolto la vita, perciò tutto è possibile.
Rivederla a Stars Hollow, dopo tutti questi mesi, non è stato facile.
Sono scappato ogni volta che l'ho vista.
L'ho vista da Weston, una pasticceria.
Ero andato lì a fare colazione, stavo leggendo seduto ad un tavolo di fianco al bancone.
Ho alzato lo sguardo verso il verso il bancone e lei era lì, che mi guardava.
Non so da quanto tempo fosse lì.
Mi sono alzato, ho preso la giacca, ho sbiascicato un 'vado via' e me ne sono andato.
Poco dopo l'ho vista in libreria, stavo leggendo per terra, in un angolo, nella stessa libreria in cui io e lei passavamo pomeriggi interi, insieme.
Ho alzato lo sguardo e lei era lì, che mi guardava, di nuovo.
Sono scappato per una seconda volta e non l'ho più vista fino alla sera, al festival del falò.
È lì che l'ho rincorsa e le ho confessato di amarla.
Le ho detto le parole che avevo sognato di dirle così tante volte.
Ovviamente non ho avuto il coraggio di sentire che cosa mi avrebbe detto. Me ne sono andato.
Sono entrato in auto e sono corso qua, a New York. L'auto sembrava già conoscere la strada, mi ha portato qui, autonomamente: la mia città, la città dove sono nato e ho passato i miei brutti anni d'infanzia.

Rory mi sembrava sempre la stessa, anche se so che tutto è cambiato.
Si è tagliata i capelli a caschetto, quel taglio la fa sembrare più piccola.
Nonostante il viso arrabbiato che aveva quando mi chiedeva spiegazioni sulla mia scomparsa, mi sembrava una bambina, arrabbiata, ferita.
Tutto il resto è rimasto uguale, i suoi occhi azzurri mare, il suo viso... non posso credere che siano passati sei mesi.

Ora me ne starò al mio posto.
Ho detto quello che dovevo dire.
Ho fatto quello che dovevo fare.
Adesso sta a lei, decidere se vuole parlarmi, se vuole vedermi di nuovo.
Sta tutto a lei.
Devo solo aspettare.
Niente più chiamate.
Niente più chiamate silenziose.
Devo restare al mio posto e aspettare, vedere quale sarà la sua mossa.

Le ho detto che la amo.
Ora tocca a lei.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora