A lezione da Rory

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Luke mi ha chiesto di dare ripetizioni a Jess, un po' per tutte le materie.
Ma lui non dovrebbe aver bisogno di ripetizioni, probabilmente è il più intelligente della sua classe.
Credo che semplicemente non si applichi abbastanza, ce la può fare benissimo da solo, se solo volesse.

"Vuoi un po' di torta?"
"No."
"E caffè? Che ne dici di un po' di caffè."
"Sono a posto."
"Cioccolata calda?"
"No, grazie."
"Crema d'uova? Non l'ho mai mangiata, ma sembra disgustosa abbastanza da poter diventare buona."
"Studieremo e basta."
"Lo so."
"E staremo qui per tutto il tempo."
"Lo so"
"Quindi tutta questa sceneggiata è del tutto inutile."
"Lo so."
"Allora, vai."
"Lo farò. Finisco solo il caffè che ho pagato." "Okay, vado, ciao."
"Ciao."
"Ehm... mamma?"
"Si?"
"Ascolta, solo in caso Dean chiamasse, cosa che non credo farà, potresti dirgli che sono con Lane?"
"Pensavo avessi detto che questo non significa niente."
"Infatti, non è niente."
"... Che avreste solo studiato."
"Sì."
"Allora, perché mentire a Dean?"
"Beh, sai bene quanto me che a Dean non piace molto che io veda Jess."
"Allora forse non dovresti farlo, dato che ti mette in condizione di dover mentire a Dean."
"Non ti sto chiedendo di mentire a Dean."
"Mi stai dicendo di dirgli che sei con Lane."
"Beh, era perché..."
"E Lane qui non c'è, quindi mi sembra proprio una bugia."
"Okay, allora non rispondere al telefono."
"Anche io ricevo telefonate!"

"Professoressa."
"Ciao."
"Non avete ancora finito?"
"Sì, un attimo."
"Beh, quando avete finito, io sono laggiù. Non vedo l'ora di imparare qualcosa... Ehi, faremo anche un po' di quelle canzoni rock sulla scuola?"
"Adesso arrivo, Jess."
"Perché se vuoi rendere divertente lo studio, devi-"
"Un minuto soltanto, okay?" Fa Lorelai.
"Sbrigati, è un peccato sprecare le idee."
"Tranquilla, non faccio tardi."
"Okay, ciao."
"Ciao."
"Ciao, Jess."
"Signora."
"Allora, pronto per cominciare?"
"Sì, sono pronto."
"Dove sono i libri?"
"Ah, non lo so."
"Come studieremo, senza i libri?"
"Eh, non si può, peccato. Beh, che si fa, cinema?"
"Prendi i libri."
"Li ho mangiati."
"Prendi i libri, o vado a casa."
"Aspetta, dai!"

Stiamo studiando... anzi, io sto studiando, da un'oretta.
"Spiegami le implicazioni politiche del piano Marshall."
"Prendi una carta."
"Uh, adesso il trucco è un po' più difficile."
"Jess! Concentrati."
"Dov'è Dean, stasera?"
"Te le ho già dette, non puoi essertele dimenticate."
"Lavora?"
"Te lo faccio scrivere 100 volte sulla lavagna del menù, se preferisci."
"Perché se non lavora, dev'essere libero. Non gliene importa che tu sei qui?"
"No, non lavora. È andato a trovare sua nonna."
"Dove?"
"A Chicago."
"Quindi, non lo sa?"
"Ha importanza?"
"Quando torna, glielo dici?"
"Stiamo studiando."
"Tu studi. Io ficco il naso nella tua vita."
"Jess! Cerca almeno di ricordarti cos'è il piano Marshall."
"Hai mai letto Ti prego uccidimi?"
"No."
"È sul movimento punk. Ti piacerà. Te lo presto, se vuoi."
"Sono qui per farti studiare. Se vuoi che me ne vada, me ne vado. Ma se devo restare, devi smetterla di distrarti e cominciare a fare attenzione, capito?"
"Ho capito."
"Bene... comunque, sì, mi piacerebbe che me lo prestassi, ti ringrazio. Ora apri il libro."

"Questo non è Shakespeare."
"Ah, no?"
"Sono le parole di un pezzo dei The Clash."
"Ah, ma quale pezzo dei Clash?"
"Non sono io a dover essere interrogata."
"10, 9..."
"Jess..."
"8, 7, 6..."
"Smettila."
"5, 4..."
"Lo sai che cominci a..."
"3, 2..."
"Ah, ah! Guns of Brixton!"
"Ehi, 10 e lode, brava."
"Ma perché hai detto di sì a questa storia delle ripetizioni?"
"Perché Luke ha detto che dovevo."
"Non hai mai fatto niente perché lo aveva detto qualcuno, tantomeno Luke."
"Sono venuto qui perché l'ha detto qualcuno."
"Ah, quello è diverso."
"Sì, beh... ti va di uscire?"
"Cosa?"
"Sono stufo di studiare."
"Ma scusa, come fai ad essere stufo? Non hai studiato per niente. Hai giocato con le carte, hai fatto il caffè, hai cercato di spiegarmi perché i Coldplay dovrebbero essere considerati una band alternativa, ma finora, niente studio."
"È la tua macchina?"
"Sì."
"Senti, facciamo così. Andiamo a prenderci un gelato, e poi quando torniamo, studio. Okay?"
"Perché uscire? Qui il gelato c'è."
"Si, ma non ci sono i coni."
"I coni?"
"Voglio un cono."
"Senti... se andiamo a prendere un gelato-"
"Il cono."
"Dopo farai lo studente perfetto per tutta la sera?"
"Parola."
"Non ci crederò mai." "Tieni, guida tu. Io ti leggerò l'Otello, ti va?"
"Non puoi neanche sapere quanto."

Continua a non voler studiare.
"Rory... Ci andiamo a prendere il gelato? Dai possiamo usare la tua macchina, quella che ti ha costruito Jean."
"Si chiama Dean, e comunque no, dobbiamo studiare."
"Dai, ti prometto che se andiamo a prendere un gelato, dopo studierò."
"Uhm... Okay, andiamo."

Abbiamo preso dei gelati in cono.
"Buoni i coni eh? Invece il gelato che si mangia con il cucchiaino... Bah."
"La gente è stupida."
"Reggi il volante."
"Cosa?"
"Sta gocciolando, reggi il volante."
"Jess, tu stai guidando, solo il conducente può maneggiare il volante, è la prima cosa che ti insegnano alla scuola guida..."
"Ah, dovrò frequentata allora."
"Uff, okay, lo prendo.." Nel frattempo Jess ha finito il suo cono. "Okay, ora riprendi il volante.. Jess! Riprendi il volante, poi ti ucciderò, e sarà doloroso."
"Vuoi davvero uccidermi? Pensa che noia la vita senza di me." Mi sta sorridendo.
"Una domanda seria.
Sei sicuramente più intelligente della media a scuola, leggi più di chiunque altro, ricordi tutto, potresti essere il primo della classe facilmente, perché non ti applichi?"
"Che me ne importa."
"No, tu potresti diventare chi vuoi, potresti essere chi vuoi."
"Rory..."
"Non è he vuoi fare il ribelle?"
"Non me ne importa niente di fare il ribelle."
"Allora informami."
"Non andrò mai al college, insomma, perché perdere tempo a scuola?"
No, Jess deve andare al college, è così intelligente, sarebbe un'occasione sprecata, lui deve continuare a studiare, e diventerà qualcuno.
"Senti tu sei un tipo in gamba, e devi andare al college."
"No, tu devi andare al college, Rory."
"Hai almeno qualche progetto?"
"Si, andarmene da Stars Hollow, vivrò dove capita, mi troverò un lavoro, e bam."
"Ma tu puoi fare di più."

Non mi vuole ascoltare. Possibile che non mi ascolti mai?

"E dimmi Rory, tu cosa farai, quali sono i tuoi progetti?"
"Hardvard."
"E dopo Hardvard?"
"Farò la giornalista, corrispondente estero."
"Come Christiane Amanpour?
"Esatto." Christiane è proprio il modello di donna he voglio seguire, incredibile che Jess abbia pensato alla stessa persona.
"Sei sicura di farcela?"
"Che cosa intendi dire?"
"Non so, fare la corrispondente estera è molto impegnativo, insomma striscerai fra le trincee, camminerai in mezzo a strade bombardate..."
"Beh invece non è troppo impegnativo per me, almeno lo spero... Non faccio che parlarne da anni..."
"Ehi, no, non volevo dire questo, penso che ce la farai, veramente, se vuoi ti aiuto ad allenarti: domani ti metti lì in mezzo alla strada, e io ti vengo contro a tutto gas imprecando in qualche lingua straniera?"
"Hahaha, si, ma prima dovrai impararla qualche lingua straniera."
"Fortuna che ci sei tu allora."

È così dolce, ci stiamo guardando negli occhi e ci stiamo sorridendo a vicenda.
Il tempo si è fermato. Ci siamo solo noi due, non c'è nulla attorno a noi. Solamente noi.

Sto iniziando a pensare cose che non vorrei pensare su questa nostra 'amicizia'. Per fortuna Jess ha interrotto il ciclo dei miei pensieri.

"Okay, torniamo al locale, ti ho promesso che avrei studiato, quindi adesso vado avanti dritto e fra 2 minuti siamo arrivati... Oppure potremmo sempre girare a destra e continueremmo a girare in tondo..." Si volta verso di me per sapere la mia risposta.
"Svolta a destra."
Jess ha svoltato a destra, ed è successo. Baammm.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora