La Lettera

179 11 0
                                    

Non ce la facevo più a stare a Stars Hollow con mamma ancora arrabbiata con me.
Così quando qualche giorno fa, il giorno dopo del fatidico fatto, la nonna mi ha chiesto di andare in Europa con lei per due settimane, ho accettato.

Sono in Italia con nonna, abbiamo già visitato alcuni paesi e fra pochi giorni tornerò a Stars Hollow. Questo viaggio mi ha fatto pensare, rilassare.
Ho deciso di scrivere una lettera a Dean.
Non voglio più intromettermi nella sua vita.
L'ho lasciato per Jess e poi me ne sono fregata di lui, e ora non si sa perché ci siamo trovati a letto insieme. Non ha senso.
Io, che programmo tutto, che penso a tutto, che faccio la lista dei pro e dei contro, come ho fatto a diventare l'amante di qualcuno, l'altra donna?
Scrivere la lettera mi è venuto naturale.
Devo farmi da parte e lui deve dimenticarmi, questo è il succo della lettera.
Il problema adesso è come fargliela arrivare.
Potrei chiedere a mamma di fargliela avere. In teoria siamo ancora 'in guerra', ma credo che dopo questi giorni di lontananza si sia calmata un po', come ho fatto io.

La chiamo e risponde dopo pochi squilli.
"Pronto?"
"Sono io."
"Ah, ciao."
"Disturbo, sei impegnata?"
"Cerco di non esserlo, tu come stai?"
"Bene, tu?"
"Bene."
"Sono andata al club del formaggio oggi."
"Me lo ricordo."
"È identico a com'era."
"È identico a com'era? E c'era anche quel cagnetto che abbaiava tutto il tempo?"
Ricordo con nostalgia il nostro viaggio in Europa, del tutto diverso da questo.
"No, il cane non c'era, ma ho avuto parecchi flashback."
"E hai preso il tuo solito caffè al formaggio?"
"No. Avrei voluto, ma hanno detto che non ha avuto nessun successo e quindi non lo fanno più. La gente non lo ordinava mai."
"La gente non capisce."
"E poi ho sbagliato ad ordinare il formaggio."
"E ti sei dovuta mangiare il gorgonzola."
"Era un po' puzzolente, ma l'ho mangiato."
"Certo, perché tu sei una cittadina del mondo."
"Mamma..."
"Si?"
"Mi dispiace."
"Fa niente."
"Ho sbagliato. Ho fatto un gran casino, ho sbagliato tutto."
"Oh, tesoro."
"Ci ho pensato tanto in questi giorni, e ho capito di aver sbagliato."
"Vorrei rimediare. Devo rimediare."
"Ci riuscirai."
"Lo so ma vedi... mi serve un favore."
"Okay."
"È grande."
"... Okay."
"Ho scritto una lettera... a Dean."
"Ah..."
"Gliela potresti far avere? Non so come altro fare, non gliela posso spedire a casa, non posso."
Non dice nulla.
"Lo so, è un favorone." Dico.
"Tesoro, non lo so."
"È chiedere tanto, ma credo che migliorerebbe le cose. Ti prego, non ce la faccio ad aspettare, devo fare qualcosa adesso."
"Una lettera? Spediscimela a casa e gliela farò avere."
"Grazie, mamma, grazie."
"Fatti un doppio espresso alla mia salute."
"Lo farò, ti voglio bene."
"Anch'io tesoro, ciao."

~

Sono tornata a casa, mi sento meglio, ma mi sentirò ancora meglio quando saprò cosa ha da dirmi Dean riguardo alla lettera.
Ci sono mamma e Sookie a casa, che mi hanno aspettata qui.
"Come mai siete a casa?"
"Stiamo cercando di difenderci dallo stress."
"Le cose vanno a gonfie vele. Dovresti venire a vedere. Non abbiamo quasi mai una stanza libera, e il ristorante è sempre pieno. Samo diventate la miglior locanda del Connecticut! Ma questo è niente in confronto ad altre novità!" Mi dice Sookie.
"Quali?" Le chiedo io.
"Sookie... n-"
"Passavamo sotto casa di Dean, e Lindsay gli stava buttando le cose dalla finestra!"
Oh no... no no no... "Una cosa pazzesca, urlavano e stillavano e..."
"Sookie ti prego, è appena arrivata, e credo abbia fame adesso."
"Vi preparo qualcosa?"
"No, tu devi andare da Davie, noi andiamo da Luke."
"Okay, allora ci vediamo dopo."

"Che è successo? Faccio a mamma appena uscite di casa.
Ci dirigiamo verso la piazza del gazebo per poi andare da Luke.
"Una cosa da non credere, davvero brutta... lei urlava, gli buttava le cose dalla finestra, sono volati insulti. È stata una cosa violenta, davanti a un sacco di persone, orribile."
"Non sarebbe dovuta andare così..."
"Tu!" Sento un urlo. "Dovresti vergognarti di farti vedere in giro!"
Oh no, Lindsay e sua mamma. Non ci voleva. Abbasso subito lo sguardo, non riesco a guardarle negli occhi. Fa così anche Lindsay.
"Aspetta." Le dice mamma.
"Cosa ti aveva fatto? Ti ha ferito per caso? Perché le hai fatto questo!?" Continua la madre di Lindsay.
"Teresa calmati, per favore." Fa mamma.
"Calmarmi? La mia bambina è tornata a casa e ha trovato la tua odiosa lettera nella giacca di Dean."
"Ehi, siamo in mezzo alla strada."
"Sei un mostro."
Si, lo sono. Ma ho provato a rimediare.
"Ehi, piano con le parole!"
"Il mondo è pieno di uomini, doveva proprio essere suo marito?"
"Basta, smettila di aggredire mia figlia! Sei arrabbiata, okay, ma non si fa così."
Continuo a guardare il pavimento, muta.
"È andata a letto con mio genero e ha distrutto un matrimonio. Sei fiera di lei?"
"Non voleva."
"Che ne sai tu?"
"Smettila, conosco Rory."
"Io so solo che mia figlia è devastata, suo marito è tornato a casa sua, la loro vita è rovinata. Andate all'inferno tutte e due." Dice, prendendo per il braccio Lindsay e portandola via.
Mi sento uno schifo.

"Okay, che cosa hai scritto in quella lettera?" Mi chiede mamma, appena se ne sono andate.
"Ho scritto... che quella notte è stata s-speciale, ma che me ne sono pentita. Lui è sposato, e ha una sua vita adesso, quindi sarebbe meglio per tutti se io mi facessi da parte."
"L'hai scritta con il cuore."
"Come ha fatto a trovarla?"
"Credo che sia meglio andarcene, questa è una zona pericolosa."
"Si..."

~

Dopo quello che mi ha raccontato mamma e quello che mi ha urlato contro la mamma di Lindsay non faccio altro che pensare a Dean... è tornato a casa? Come sta?
È arrabbiato con me?
Cosa pensa la gente di questa storia?

Decido di andare a casa sua, per vederlo, per parlargli, questa volta.
Arrivata busso alla porta e mi apre Dean.
La prima cosa che noto è che si è tagliato i capelli e si è rasato.
"Spero che vada tutto bene, non sapevo dove e se chiamare... tu stai bene?"
"Se sto bene?"
"Si, insomma, come ti senti?" Gli dico io. "Scusa, è una domanda idiota."
"Non è una domanda idiota" Mi dice. "Vediamo, come mi sento? Come un cretino."
"Perché?"
"Perché? Perché ero sposato, Rory, sposato. E ho gettato tutto al vento per una che mi ha mollato e poi se n'è fregata."
Ha ragione.
"Non me ne sono fregata."
"Ho ferito tutti quanti: Lindsay, la sua famiglia, la mia famiglia. Ora mi ritrovo dai miei genitori, e tu in Europa con tua nonna. Ma che cosa avevo in testa? Che cosa sto facendo? Che cos'ho di sbagliato?"
"Niente."
"Devo andare a lavoro ora." Mi fa, poi torna dentro casa.

L'abbiamo proprio fatta grossa. E a che pro?
Ce ne siamo pentiti entrambi.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora