Jess' Pov: Alti e Bassi

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Ho appena preso in prestito un film da vedere questa sera insieme a Rory.
"Ehi." Esco dalla videoteca e c'è lei che mi aspetta.
"Che cosa hai preso?"
"Quasi Famosi."
"Oh no..."
"Non posso farne a meno."
"Okay, ma se devo subire due ore di quel film, ordiniamo cena indiana."
"Mmh... va bene, ma domani sera La Febbre del Sabato Sera con cena tailandese."
"Va bene." Mi dice lei.
La cingo la vita col braccio sinistro, e le mi stringe la mano sinistra con la sua destra. È una cosa che adoro: è come mettere insieme il tenersi per mano e il tenerla per la. vita.
Ci incamminiamo verso il diner, casa mia.
"Allora, sono passati un paio di giorni dalla grande decisione." Le dico. "Andrai a Yale?"
"Si, ho sentito che ha dei corsi che mi piacciono e degli insegnanti ottimi, e poi ha un'altro aspetto positivo: è molto vicina."
"Circa 22.8 miglia." Le dico.
Ho cercato su internet, subito dopo che mi ha chiamato per dirmelo... ancora non riesco a capire come potrò sopportare la distanza, non poterla vedere ogni mattina al diner.
Ma poteva andarmi molto peggio.
"Come lo sai?"
"Conosci Yahoo?"
"Il motore di ricerca?"
"Si."
"Hai navigato..." Fa lei, compiaciuta.
"Ho solo premuto qualche tasto sul computer."
"Ti sei informato!"
"Mi annoiavo! Non c'era niente in televisione, stavo oziando... ho occupato il mio tempo, tutto qui."
Non voglio sembrare uno di quei ragazzi sdolcinati.
Non voglio ammetterle che la prima cosa che ho fatto quando ho saputo che sarebbe andata a Yale è stata cercare quanto lontana da me sarebbe stata.
"Curiosone." Mi fa lei, abbracciandomi, affondando il suo fiso nel mio petto.
Le la nuca.
Le ho mai detto quanto la amo?

~                                                              

Faccio velocemente colazione dietro il banco del locale, prendo solo un caffè freddo e una ciambella.
Voglio arrivare da Walmart il prima possibile.
Luke è al telefono.
Esco dal locale senza salutarlo.
Dato che è al telefono, e probabilmente distratto, mi permetto di non fare la mia solita scenetta fingendo di andare verso la scuola.
Mi dirigo dritto verso dove ho parcheggiato la macchina ieri.
Arrivo al parcheggio, ma non vedo l'auto.
Non è possibile. L'ho parcheggiata qui, ne sono sicuro.
Mj guardo intorno, ma non vedo ombra della mia automobile.

Corro verso il locale.
"Attacca il telefono." Dico, appena entrato.
"Cosa?"
"Mi serve il telefono, attacca!"
"Ma che succede?"
"Qualcuno mi ha rubato l'auto."
"Nicole, ti richiamo." Fa lui, attaccando il telefono. "Cosa intendi?"
"L'ho parcheggiata proprio dietro l'angolo, e non c'è."
"Perché dovresti parcheggiarla dietro l'angolo?"
"Perché è dove l'ho parcheggiata."
Compongo il 911.
Risponde... la segreteria telefonica!?
"Com'è possibile che la polizia abbia la segreteria!?"
"Senti, calmati."
"Chi ruberebbe mai quel catorcio? A stento si accende!"
"Ho sentito di al uni posti dove costruiscono auto nuove di zecca con qualsiasi cosa."
"Appena trovo chi me l'ha presa, l'ho ammazzo."
Lo ammazzo, eccome.
È incredibile. Chi mai potrebbe voler rumare quella merda di macchina che mi ritrovo?
"Senti, tu vai a scuola. Mi occupo io di tutto."
Come posso andare a scuola dopo che mi è appena stata rubata l'auto!?
"Ma devo parlare con la polizia!"
"Lo farò io. Tu vai, non vorrai fare tardi a scuola."
"Bè, no, ma.."
"Avevi intenzione di andare a scuola, no?"
Ma sospetta qualcosa?
"Giusto, ma-"
"Allora vai a scuola, io mi occupa del resto."
"E va bene." Mi arrendo.
"Buona scuola, studia tanto e non preoccuparti. Lascia che mi occupi io della macchina."
Mi incammino verso scuola, ancora incredulo e incazzato nero.

~

Luke ha sporto denuncia per il furto d'auto.
Ma non la troveranno più, tanto vale rassegnarsi.

Rory mi ha fatto conoscere i componenti della band di Lane, che provano qualche volta alla settimana nel garage di casa di Rory e Lorelai.
Siamo proprio qui, nel garage, ad ascoltare una delle loro prove.
Dopo aver suonato una decina di canzoni, riescono finalmente a finirne una tutti a tempo, nello stesso momento.
"Non ce l'avevamo mai fatta prima d'ora!" Dice Lane.
"A metà della canzone non sembravamo neanche noi!" Fa Brian, il chitarrista.
"Infatti, era buono." Dice Dave, il fidanzato di Lane.
"Era più che buono! Avete suonato bene tutta la canzone" Li incoraggia Rory. "Vero?"
"Non era niente male." Dico.
"Suoneremo alla grande per questo ingaggio"
"Abbiamo un ingaggio... suona così bene dirlo!."
"Dove?" Chiedo, sinceramente curioso.
"Sai Kyle di scuola? I genitori non ci sono per il weekend, e lui ha deciso di organizzare una grande festa."
"Avete abbastanza canzoni?"
"Ne abbiamo abbastanza per un set di due ore e mezza." Mi dice Dave. "Ci serve solo un nome."
Iniziano a discutere sul possibile nome, su quale lunghezza e quante parole dovrebbe avere, ma io non li ascolto più di tanto.
Sto perdendo la cognizione del tempo guardando Rory, che non se ne accorge, perché guarda loro.
"Ci vediamo, ragazzi." Le sento dire dopo un po'.
"Ci vediamo."

Una volta usciti dal garage, Rory mi chiede se ci siano delle novità sulla macchina.
"Niente."
"Strano, pensavo che ormai qualcuno l'avesse trovata. È abbastanza riconoscibile."
"Ah, ormai è andata. Mettiamoci una pietra sopra."
"Sono contenta che stai iniziando a conoscere Dave."
"Si, è in gamba."
"Bene. Questo renderà il ballo insieme a lui e Lane ancora più divertente."
Il ballo... vero.
"Ah vero, stavo quasi per dimenticarmi del ballo."
"No, tu stavi cercando di dimenticarti del ballo."
Mi conosce troppo bene.
"Ho detto che verrò, e manterrò la mia parola."
"È che se c'è ancora un unico ballo a cui voglio andare nella mia vita, è il ballo della Stars Hollow High, con Lane."
"Prendo i biglietti questa settimana."
"E io pago, va bene?" Se lo scorda.
"Neanche per idea."
Ci baciamo.
"Dovrai indossare uno smoking, lo sai? So che è da sfigati."
"Lo smoking lo indossa anche James Bond, non è da sfigati."
"Sei gentile."
"Porterò comunque un cambio di vestiti, non si sa mai"
Mi bacia di nuovo, poi entra in casa.

~

Vado a scuola, chiedo alla bidella dove si debba andare per acquistare i biglietti per il ballo e mi indica l'ufficio del preside.

Busso alla porta ed entro.
"Guarda guarda: Jess Mariano. Che piacere, si sieda." Mi dice il preside.
"Volevo solo prendere i biglietti per il ballo, mi hanno detto che devo venire qui."
"Siediti."
Mi siedo.
"Per il ballo? Non ti credevo tipo che vuole andare al ballo scolastico."
"La mia fidanzata vuole andarci."
"Che peccato."
"Cosa? Perché?" Gli chiedo.
"Perché sarai bocciato."
No, non possono bocciarmi, no.
"Come dice?"
"Non avrai il diploma, Jess! I biglietti sono per i diplomandi e basta. A quanto pare la tua ragazza non è fortunata."
Ma di che sta parlando? Sono un po' indietro, sì, ma ho tutto sotto controllo. Posso mettermi in pari.
"Aspetti, posso recuperare, sono solo un po' indietro."
"Non credo, hai troppe assenze."
"Non ne ho fatte troppe." Avevo calcolato i giorni...
"31 giorni! Con 31 sei fuori."
Devo aver sbagliato i calcoli. Com'è potuto succedere?
"Allora è così? Tutto buttato via?"
"Si."
"Grazie per il preavviso."
"Tutte le lettere che ti ho mandato non sono servite a nulla? Tutti i colloqui che ho cercato di organizzare fra l'insegnante di sostegno, te e me, ai quali non sei mai venuto, non erano abbastanza come preavviso?"
"Posso recuperare, sono più intelligente di tutti gli altri, qui."
"E anche il più umile..."
"Posso recuperare, vedrà"
"Non c'è niente da vedere. Sei bocciato."
"Va bene, andrò alla scuola estiva, se è questo che vuole!"
"Bene, ma non è abbastanza. Dovrai comunque ripetere l'anno."
"L'intero anno? Se lo scordi."
"Allora nessun diploma."
Non... non ci possono credere. Non può essere.
"M-Mi lasci almeno andare al ballo. Io non voglio andarci, lo faccio solo per la mia ragazza, che cosa le costano due biglietti per il ballo!?"
"Abbiamo finito, qui."
"Per favore!"
"Vuoi parlare di ripetere l'anno? La mia porta è aperta. Per altro, fuori."
Basta, non ha senso provare a ragionare con questo.
Ha già fatto la sua decisione, è irremovibile, ormai.
"Come vuole." Dico aspramente, dirigendomi verso la porta. "Non sentirò la sua mancanza, e neanche di questo posto."
"La cosa è reciproca." Sento, prima di sbattere con rabbia la porta.

Perché anche questa?
Perché tutte a me?
Non voglio deludere Rory.
Non la posso deludere.

Credo Di Amarti | Rory & JessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora