Capitolo 69

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CHARLOTTE POV'S

Da un po' le cose non andavano così bene. Mi sento entusiasta, euforica, mi sembra di vivere dentro un sogno.
Sprigiono gioia da tutti i pori, nemmeno sembro più io.
La Charlotte che negli ultimi anni non riusciva più a sorridere sta qui davanti allo specchio a guardare i propri lineamenti e a sentirsi per la prima volta più bella e più sicura di sé.
E per la prima volta nella sua vita non si maledice di essere nata.
Mi alzo dalla sedia e mi allontano dallo specchio, faccio una giravolta su me stessa e sento ancora il suo odore addosso.
Mi porto le mani al viso e soffoco un urlo.. Cazzoo!
Ripenso all'espressione di Mike mentre stavo su di lui e mi mordo le labbra.
Sono così inebriata dalle sensazioni che provo che al solo pensiero di stanotte avvampo ancora, ancora e ancora.
Come non ho mai fatto accendo lo stereo e la musica mi sprona a muovermi e a ballare in mezzo alla stanza come una scema, mi sembra di star toccando il cielo con un dito, mi sembra di avere così tanta felicità nel mio corpo da non saperla gestire.
Tutto è dovuto a lui, nell'ultima settimana è stato così presente, così attento alle cose che diceva, così dolce nei miei confronti e poi ieri sera è apparso dal nulla e lo desideravo così tanto da non provare vergogna nel togliermi i pantaloni poco prima che lui entrasse nella mia stanza.
La reazione dei suoi occhi alla mia vista mi hanno fatto infuocare.
Ho visto come le sue mani e il suo sguardo briciavano su di me e io questa volta volevo proprio sentirmi tale.
La porta si apre e invece di fermarmi saltello più forte e canto mentre i volti dei miei genitori rimangono stupiti.
Non so come interpretare la loro reazione so solo che quando mia madre apre la bocca, mio padre la zittisce dicendole di non distruggere tutto ciò.
Lui si avvicina, sorride, mi prende per la mano e mi fa volteare.
"Sei così solare Charlotte, vorrei che fossi così tutti i giorni, non sai che gioia è guardarti in questo stato, sono così felice di vederti sorridere."
Mi da un bacio sulla fronte e va' via, mia madre invece è ancora vicino alla porta e non sa' che fare.
Io abbasso il volume e mi risistemo.
Non volevo svegliarvi, mi dispiace se è stato così."
"No no, eravamo già svegli stai tranquilla. Io mmh... vorrei parlarti.
Non so molto bene quello che dirti visto che non sono mai stata brava con le parole soprattutto con te.
Abbiamo sempre fatto la guerra, non ci siamo mai capite e di questo adesso sono molto rammaricata."
Si siede su un lato del mio letto e rimango ancora al centro della stanza senza sapere cosa dire o casa fare.
"Ho avuto un'infanzia carina devo dire avevo molti giochi, tanti amici, stavo spesso in giro con i miei compagni a giocare" ridacchia " ma mia madre era molto fredda con me. Tua nonna ovviamente.
Non mi ha mai spiegato il perché ma posso solo dirti che ho cominciato a non chiedermelo neanche più, mi stava bene così.
Sono sempre stata una tranquilla, non davo mai problemi ai miei, quando compii i diciassette anni però conobbi un ragazzo, molto sicuro di sé, molto bello, sempre in sella alla sua moto e io, credimi, dal primo istante persi la testa."
Lei si volta e finalmente per la prima volta le vedo emozionata, è come se il suo corpo sentisse il bisogno di confidarsi. E poi perché mi parla di questo ragazzo .?.
"Feci di tutto per farsí che si accorgesse di me è quando successe fui la più felice del mondo.
Dopo vari mesi andava così bene che pensai di dirlo ai miei genitori ma loro non presero molto bene la notizia e mi obbligarono a lasciarlo.
In quel momento per me fú uno strazio, una ragazzina innamorata che aveva appena conosciuto il suo primo amore, pensavo fosse una cosa proprio fuori dal mondo lasciarlo infatti invece di ascoltarli feci di testa mia e continuai a vederlo di nascosto.
Molti mesi dopo rimasi incinta Charlotte, a quei tempi era un po' più complicato, era l'ultimo mio pensiero andare dai miei genitori e avvisarli, non avevo neppure ancora compiuto i diciott'anni.
Lui appena glielo dissi mi lasciò e mi chiese di non cercarlo mai più e quindi restai anche da sola a prendere quella decisione così difficile.
Credevo di far la cosa giusta ma tutt'oggi quel dolore ancora mi lacera dentro.
Ho abortito, sono riuscita a fare tutto alle spalle dei miei genitori ma porto così tanta rabbia verso quell'azione che mi tormenta tutte le notti.
Quasi otto anni dopo ho conosciuto tuo padre, abbiamo fatto le cose con calma e dopo qualche anno sono rimasta incinta e ho avuto te. "
Scoppia a piangere e io mi avvicino abbracciandola forte. Stavo piangendo anch'io senza rendermene conto.
"Sono sempre stata felicissima di te ma ho ereditato il lato freddo di mia madre e purtroppo hai avuto una mancanza d'affetto da parte mia come l'ho avuta io e sono molto dispiaciuta di questo.
Ho cercato di non farti mai mancare niente, di non farti fare errori e di proteggerti in un certo senso perché molte cose, te le porti per tutta la vita Charlotte.
Io non sono ancora riuscita a perdonarmi e questo dolore me lo porterò per sempre con me.
Quando ho conosciuto Derek, il tuo migliore amico, ho così tanto immaginato che quel figlio che avevo levato al mondo potesse essere lui da iniziare a crederlo veramente.
Non ho mai voluto più bene a lui ho solo riempito quel vuoto e purtroppo è stato un'altro grave errore che ho commesso. "
Mi porto la mano in bocca e spalanco gli occhi incredula dalle parole di mia madre.
"Mamma mi dispiace così tanto, mi dispiace saperlo solo adesso... perché non immagino tutto il dolore che devi aver provato e io non ti sono mai stata accanto come magari avevi bisogno."
"Charlotte non è mai stata colpa tua ma tutta mia.
Se solo te ne avessi parlato prima magari avremmo smesso di farci la guerra l'una contro l'altra. "
Rimango in silenzio e di nuovo prende parola.
"Quel ragazzo al tuo appartamento mi ha fatto ricordare quel ragazzo.
Non voglio che tu commetta qualche sbaglio perché ho avuto io le conseguenze e non sono belle, sei libera di fare ciò che vuoi, hai quasi diciannove anni e io non posso impedirti più di non fare qualcosa o di vedere qualcuno.
Da questo momento tutto cambierà, te lo prometto, io cambierò nei tuoi confronti ma permettimi soltanto di dirti, di non donare anima e cuore a qualcuno Charlotte, perché è il primo e raramente va come si spera, fai in modo che non ti distrugga, fa in modo che anche se dovesse andare via di conservare quel sorriso che ho visto aprendo la porta.
Fa' in modo di essere tu stessa la ragione della tua felicità, la ragione del tuo sorriso."

Il velo del doloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora