Capitolo 51

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CHARLOTTE'S P.O.V

Il risveglio è più brutto del giorno prima e mi chiedo quando farò mai una dormita coi fiocchi.

La testa mi scoppia e il mio corpo è un fascio di nervi, cancello la platina di sudore dalla fronte e afferro qualche indumento pulito.

Sono a malapena le sei, infreddolita apro il rubinetto d'acqua e quando c'è una bella nube di vapore mi spoglio e mi lascio cullare.

Scivolo ai piedi del dox doccia e voglio solo cancellare gli ultimi episodi avvenuti.

Con esitazione fisso il mio corpo, l'acqua scava e perquisisce ogni curva del mio fisico e con riluttanza sollevo il petto verso l'alto.

L'acqua cade colpendo in pieno i miei seni e voglio solo togliermi dai pensieri le sue mani, i graffi sono evidenti e invece di arrabbiarmi sono elettrizzata. È successo davvero.

Gli episodi con lui ormai riempiono la mia mente, il bacio nel parco abbandonato, le sue mani sul mio corpo, il pollice sul labbro la sera prima...è tutto così, bello.

È pur sempre Mike è non so perché abbia avuto questo cambio di comportamento con me, spero solo che non ci sia qualcosa sotto e che non centri la sua frase di quando ci siamo conosciuti.

Raccolgo le ultime forze e insapono i capelli, sfrego forte all'interno delle cosce e per qualche motivo afferro la lametta.

Comincio a togliere i piccoli peli dalle gambe e cerco di disfarmi da tutte le mie insicurezze.

Non né sarò mai capace in realtà.

Prendo l'accappatoio, stringo i capelli in un asciugamano e poggio i polsi nel davanzale del rubinetto.

Lo specchio mi riprende e mi clona, sono sempre io eppure mi sento così diversa.

Nuovamente afferro la pinzetta e solo ora mi chiedo se sto facendo tutto questo per lui.

No, no. Lo sto facendo per me, per me stessa.

Quando comincio ad indossare l'intimo, nascondo i segni evidenti all'interno della coppa, metto dei semplici leggins e prima di voltarmi, il collo richiama la mia attenzione.

È tutto arrossato e visibile anche se sta scomparendo la forma di un morso e non posso che collegarmi ad ieri notte quando mi ha detto di sciogliere i capelli.

Sgrano gli occhi e solo ora mi rendo conto di quanto sia carnale quel ragazzo. Lascia impronti su qualsiasi cosa faccia.

E nuovamente non sono arrabbiata, mi sento strana forse perché adesso ho qualcuno a cui importa di me.

Rientro in stanza e un post-scriptum verde su un angolo del muro richiama la mia attenzione.

Sono incazzato perché ci hanno interrotti 

ma non so, se c'è l'hai con me adesso.

Domani ti chiamo.
M.

Alle nove precise i miei già sono seduti sul divano, nessuno ha il coraggio di parlare e io devo fare solo una cosa. Difenderlo, difenderlo ad ogni costo.

"Chi vuole cominciare?" chiedo nervosa.

Mio padre sembra estraneo a tutta la faccenda infatti solleva le spalle innocentemente e il mio vero bersaglio non né lui, ma bensì lei.

"Mi hai deluso ieri sera" dice unendo le mani sopra il tessuto della gonna.

"Lo faccio sempre per te, però senza sapere i motivi reali."

Il velo del doloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora