Capitolo 28

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[capitolo modificato]

Ma che cosa mi è passato in mente, sono impazzita per caso?.

Molte domande mi inondano la testa e vorrei davvero sbarazzarmene. Il mio subconscio non fa altro che ricordarmelo e vorrei seppellirmi viva.

Non posso continuare così, non so neppure che ragazza sto diventando, insomma non ho fatto niente ma la società di oggi mi affiderebbe il nomignolo da ragazza facile ed non è assolutamente vero. Io mi riprometto di non farmi toccare però appena mi guarda qualcosa cambia nel mio corpo.
Qualcosa che io non mi spiego.
Mia madre mi ucciderebbe se sapesse tutto ciò.

Mi ha sempre ripetuto di non farmi baciare e non lasciarmi toccare da nessuno finché non sarò tra le braccia di quello giusto, ma come si fa a capire questo?.

La verità e che non mi sono mai sentita così strana con qualcuno non so neanche che aggettivo dire o come spiegarlo, perché veramente non mi è mai capitato.

Neanche con Sam tutto questo mi succede è vero che quando sto con lui sto bene ma non è la stessa cosa che con Mike.

È questo mi fa impazzire.

Perché lo odio ma poi lo preferisco a tutti?.

~~

Qualcosa vibra e per quando ancora assonnata possa essere, sono sicura che sia il cellulare.

Mi passo una mano sul viso e sbadiglio.

Che nottata.

Quando apro gli occhi cerco di schiarirmi la vista e punto immediatamente al cellulare, mi alzo di malavoglia e rispondo.

"Buongiorno Katy" strascico con voce assonnata.

Lei ridacchia e fa un verso strano. "Buongiorno a te dolcezza."

"Che stai facendo?" le chiedo mentre controllo l'ora. Guardo attentamente e mi stranizzo che sono le sette e mezza.

Cosa ci fa lei sveglia a quest'ora?.

"Sto lavando casa" sussurra quasi imbarazzata.

"Oh.." è tutto ciò che esce dalla mia bocca.

"A cosa dobbiamo questo?" proseguo.

Lei ride ma si nota che nasconde qualcosa "va tutto bene Katy?"

"Si-si certo" dice troppo in fretta.

"Sei sicura?" richiedo.
Sospira forte e vorrei sapere veramente che le prende.
"Stavi dormendo vero?" mi chiede cambiando argomento.

"Io e il sonno non andiamo molto d'accordo" dico sdrammatizzando.

Sento il suo cervello formulare idee e poco dopo riparla.

"Avevo capito tempo fa questa cosa me lo spiegherai mai il perché?"

"Può darsi" dico insicura.

"Tu che hai invece?" richiedo per l'ultima volta.

Sta in silenzio e sono sicura combatta con se stessa per non parlarne. Lei è un tipo di persona che non riesce a nascondere qualcosa per molto ma se non parla vorrà dire che qualcosa di serio. "Parlerai?"

"Può darsi."

Sorridiamo entrambe forse per la stessa risposta ed è lei poi a cambiare nuovamente argomento.

"Che ti va di fare oggi?"

"Tu a che hai pensato?"

"O andiamo a fare shopping tutto il giorno oppure ci azzuppiamo qualche telenovela strappalacrime. Decidi."

Il velo del doloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora