Lui è Samuel/Sam Peterson.
[Capitolo modificato]
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Strofino le dita sui miei occhi e cerco di schiarire sempre più la vista per farsí che la persona davanti alla mia porta sia reale e che non si tratti in realtà di un sogno, ma è sempre la stessa figura alto e carino.
"Ciao" mi dice un po' imbarazzato grattandosi la nuca.
Dal canto mio l'unica cosa che riesco a formulare è un "wow."
"Non l'avresti mai immaginato vero?" ridacchia.
"Credimi assolutamente no."
Lui si accomoda un po' a disagio e io cerco di sistemarmi i capelli per non far notare quando io sia imbarazzata.
"Allora.." cerco di tossire e cerco di far svanire l'aria tesa che si respira.
Lui sembra risvegliarsi e si scocca uno schiaffo sulla nuca sbandato.
"Si scusami per l'ora" dice indicando l'orologio che segna notte fonda.
Se fosse venuto la notte precedente mi avrebbe fatto un grandissimo favore visto che non riuscivo neanche a calmarmi ma adesso ero grata di essermi addormentata. Questo non esclude assolutamente la sorpresa nel vedere Sam qui in casa mia e questo mi fa' solo piacere."Ho cercato di aspettare e venire domattina ma non ci sono riuscito, scusa" continua strofinandosi il palmo della mano sul viso.
"Ehii non fa nulla" lo rassicuro "l'indirizzo presumo te l'abbia dato Katy."
Ovviamente lei e John sono gli unici a conoscenza del posto dove abito, annuisce e un sospiro di sollievo mi prevade.
"L'ho costretta non è colpa sua" prosegue scusandosi.
"È okay" ridacchio e mi accomodo sul divano incrociando le gambe.
"Ero troppo preoccupato" se ne esce quando l'atmosfera è più rilassata.
"Per cosa precisamente?"
"Mi avevi detto che andavi in bagno e non sei più tornata, all'inizio pensavo fosse solo una scusa per scaricarmi" ride leggermente ma sembra un po' offeso "solo quando Katy mi ha chiesto di te e non riusciva a trovarti ho iniziato a preoccuparmi. Ci siamo praticamente girati l'intera villa ma di te nessuna traccia."
Ha ragione mi sono scordata completamente di Sam.
Mi stavo divertendo ed ero spensierata con lui ma ho deciso di andare in piscina e tutta la serata è andata di male in peggio.
"Dove eri finita?" mi chiede guardandomi dritto negli occhi.
Un rossore si estende sul mio viso, lui è anche bello a quest'ora, le sue guance leggermente scavate, i suoi occhi nocciola e il suo leggero accenno di barba sotto il mento risaltano il suo intero volto. Quest'aria da bravo ragazzo che lo circonda, questo suo sorriso che riserva a tutti lo fa risplendere in un modo veramente carino.
È io sono qui con tutti i capelli spettinati e un pigiama inguardabile.
"Sono andata in bagno sul serio quella sera" mi osserva con curiosità e non so se raccontargli tutto "poi ho visto la piscina e mi sono avvicinata e qualcuno nel frattempo mi ha buttata in acqua, volevo tornare da te ma in quelle condizioni non ero più presentabile, mi dispiace non averti avvisato di essere andata via."
Mi guarda sbalordito e comincia a stringere i pugni forte.
"Sam è tutto okay?" sussurro un po' agitata poco dopo e non capisco la sua reazione.
"Aveva ragione."
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Il velo del dolore
RomanceCharlotte è una ragazza timida, gentilissima sempre verso tutti e responsabile a tal punto da negarsi qualcosa pur di fare felice i suoi genitori e chi le sta intorno. Quando viene a mancare il suo migliore amico il suo cuore si spezza, il mondo le...