«L'osservazione è una forma di rilevazione finalizzata allesplorazione di un determinato fenomeno».
Mantovani.
MIKE'S P.O.V
"Cosa hai voglia di fare?"
Picchietto le dita nervoso sul manubrio, per scaricare la tensione.
Scatta il verde nel semaforo e premo sull'acceleratore, mi guardo intorno e aumento maledicendomi di aver avuto quella reazione.
Perché l'ho fatto?."Potresti cominciare rallentando."
La guardo sott'occhio e sbuffo ma che cazzo mi è preso.
Le sue braccia sono incrociate sul petto a mo' di abbraccio e i suoi occhi sembrano quasi tristi.
Sta immobile e non le chiedo neppure se le dà fastidio l'aria fredda, visto che ho abbassato il vetro del finestrino. Stavo cominciando a sudare.
Il suo cellulare comincia a vibrare e per qualche assurdo motivo so già chi è.
"Ti da fastidio se rispondo?" dice incerta.
"Fai pure" dico alzando le spalle.
Ripasso la via di casa mia, per notare se qualcosa non va' ma sembra tutto tranquillo.
Alice dovrebbe essere da un professore privato visto che ha un po' di problemi, abbiamo scoperto da poco che soffre di dislessia è una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente, invece mia madre come al solito dovrebbe essere a casa.
Mi pento di aver deciso di saltare lavoro, ma sentivo l'esigenza di chiarire con Charlotte e non sono riuscito a rimandare.
So che l'ho tenuta all'oscuro dal vero motivo della festa giovedì sera alla sala giochi ma non mi sentivo ancora pronto a parlare con lei non almeno di tutto quello che mi circonda, nel vero senso della parola.
Ho un negozio tutto mio. Anni di sacrifici e sudore, paura ma tenacia. Convinzione e passione.
Qualcosa per cui andare fiero, qualcosa per cui essere ricordato.
"Pronto" dice.
Decido di star muto e non intromettermi più come è già capitato l'ultima volta.
"No... non sto a casa" prosegue e il suo sguardo si ferma su di me.
A volte la noto che mi osserva.
Lei non mi guarda semplicemente come fanno tutte, lei mi osserva.
È c'è un abisso tra guardare e osservare.
Guardare è un'azione che fa parte della quotidianità di ciascuno di noi, è attraverso questo che avviene il nostro primo contatto con la realtà circostante, nel senso che guardare è spontaneo, naturale.
Diverso è invece osservare.
Una persona che osserva ha un preciso obiettivo che può andare nella conoscenza e nella descrizione, il più possibile oggettiva.
Come i suoi occhi chiari mi studiano in questo momento.
Giro il volto e beccata in pieno, si volta imbarazzata.
"Posso dirti io quando?. Sono impegnata adesso."
Fa un profondo respiro e Billy che passa di corsa al mio lato suona il clacson per secondi in modo di saluto. Charlotte entra nel pallone e faccio segno con la mano di sbrigarsi."Sto cercando qualcosa per fare un regalo e sono in giro, no no davvero. Non preoccuparti. Okay ci sentiamo Sam."
Dopo anni che non l'ho facevo più decido di andare in un posto che so che farà bene ad entrambi.
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Il velo del dolore
RomanceCharlotte è una ragazza timida, gentilissima sempre verso tutti e responsabile a tal punto da negarsi qualcosa pur di fare felice i suoi genitori e chi le sta intorno. Quando viene a mancare il suo migliore amico il suo cuore si spezza, il mondo le...