Perché non riesco mai a lasciarmi andare, mi riprometto di divertirmi, di fare dei passi avanti e poi non riesco neanche a fare un piccolo tuffo in acqua.
Cosa ho pensato realmente in quel momento...e se non gli piaccio?.
Inutile mentire e dire scemenze, non sarò mai la ragazza adatta a lui.
Lui è troppo.
Insomma i suoi difetti battono i suoi pregi, ma fisicamente lui è perfetto.
Il suo corpo è perfetto, il suo viso è perfetto.
Come potevo anche solo togliermi il giubbino, sapendo che i suoi occhi avrebbero osservato tutto.
Restare in intimo davanti a lui?. Non c'è la posso proprio fare.
Mi mette così tanta insicurezza, disagio.
Anche se sono sempre stata timida, ricordo di non aver mai avuto così tanta paura nel mostrare il mio corpo, anche se ero più piccola adesso che ci penso.
Quando mamma preparava la piccola piscina smontabile io ero la prima a tuffarmi, anche se con me c'era lui o quando io e Derek andavamo a mare non facevo nessuna fatica a spogliarmi.
E adesso davanti a lui, non so come, non so perché, ho vergogna a fare tutto.
Sarà che è passato ormai un po' da quando qualcuno mi riservava queste piccole attenzioni.
Ed è tutto inutile resterò per sempre intrappolata, non c'è nulla da fare. Non mento quando dico di essere una grandissima fifona.Poi quella frase continua a rimbombarmi "Toglili e non nasconderti sotto. Nasconderti non ti darà il potere di non essere vista.
Affrontalo Charlotte. Cancella queste barriere che continui a portare con te."
Lo guardo è ha un espressione strana, sembra un misto tra l'incazzato e il deluso, mi chiedo se questo a che fare con me.
Il suo naso perfettamente dritto gli rende il gioco facile, continua a bagnarsi le labbra e non stacca per nessuna ragione gli occhi dal cristallo davanti a sé.
"Hai mai avuto una fidanzata?" chiedo improvvisamente e per poco lui non si strozza.
"Che cosa?" tossisce.
"Si, insomma so che conosci molte ragazze ma né hai mai avuta una tanto importante per te.?"
Si prende qualche secondo per rispondere, unisce le sopracciglia come se fosse turbato e si pizzica la pelle del collo.
"Si certo... perché questa domanda" borbotta corrucciato, sembra insicuro.
Mike Wood insicuro?.
Alzo le spalle indifferente e rimango stupita, sono così sollevata dalla sua risposta. C'è ancora speranza per lui.
"Odio le relazioni" aggiunge.
"Non puoi odiarle, che senso avrebbe?"
"Per me ha un senso Charlotte, le odio e basta."
"Spiegami il motivo."
"Sarebbe un tutto prendersi per il culo. Io non ho bisogno di qualcuno che mi stressi ogni ora del giorno, non ho bisogno di sentirmi dire con quella non ci devi parlare perché sono gelosa, non ho bisogno di sentirla ripetere sempre stiamo a casa a farci le coccole, io non sono fatto così. Non mi sono mai piaciute queste cose. A me va bene com'è la mia vita ora.." mi dedica uno sguardo trucido ma poi sorride "posso fare quello che voglio, posso baciare tutte le ragazze che voglio e posso scopare quando voglio. Dimmi Charlotte perché dovrei distruggere tutto questo?."
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Il velo del dolore
RomanceCharlotte è una ragazza timida, gentilissima sempre verso tutti e responsabile a tal punto da negarsi qualcosa pur di fare felice i suoi genitori e chi le sta intorno. Quando viene a mancare il suo migliore amico il suo cuore si spezza, il mondo le...