Capitolo 19

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[Capitolo modificato]

CHARLOTTE POV'S

Sto sognando o è solo la mia immaginazione?.

Non può quest'angelo che continua a stringermi fra le sue braccia avermi appena chiamata bambolina.

Sarà una pura casualità, no?.

Non ci credo proprio che ora la persona che sto abbracciando come se fosse la mia salvezza è propri lui.

È impossibile.

Per favore ditemi che sto solo facendo un altro incubo.

Staccati Charlotte, allontanati, continua a ripetermi il cervello.

È il ragazzo della piscina, quello che ti sottovaluta e che ti mette in continuazione in imbarazzo.

Non può essere Mike.

Mi sposto leggermente appena i miei nervi cominciano a rilassarsi e i miei polmoni riprendono aria, attacco la mia schiena al muro e la persona ancora sconosciuta al buio della mia stanza comincia a sospirare pesantemente.

"Come stai?" mi sussurra con una strana voce.

So di averla già sentita ma non riesco a concentrarmi non mi sentivo così al sicuro da anni.

Quindi convinta che sia l'angelo e che stia ancora sognando prendo parola.

"Io non riesco a capire perché esista il male."

Comincio a torturarmi le mani, l'altra presenza non fiata e prendo il suo silenzio per un invito a continuare.

"Non capisco il dolore, perché ci tortura?.
Potremmo essere tutti felici e stare bene invece soffriamo e perdiamo le persone che amiamo. Infondo non credo che abbia fatto qualcosa di davvero brutto per meritarmi tutto questo. Se tu sei il mio angelo sai di cosa parlo, no?.
Come si sopravvive al dolore?. Come si supera?."

È l'unica domanda a cui non riesco a rispondere.

Come si affrontano certe situazione?. Comincio a sentire freddo ed il muro e il pavimento non mi aiutano di certo visto che mi portano altri brividi.

Qualcuno dall'altra parte della stanza si alza e comincia a muoversi.

"Sai rispondermi?" ritendo con la speranza che la sua risposta possa aiutarmi.

"Non credo di saperti rispondere" mi dice soltanto.

"Perché no, allora potresti dirmi se ne uscirò mai fuori?" dico mordendomi forte il labbro alla delusione.

Perché non può dirmi come superare questo momento, io non c'è la faccio più.

Rivoglio il mio mio migliore amico accanto a me anche se adesso lui è morto.

Come si fa ad accettare ciò?.

Si avvicina è una stoffa mi viene poggiata sulle spalle quasi fosse un mantello.

Si sdraia di nuovo per terra ma stavolta a pochi passi da me.

"Se sarai forte sono sicuro che c'è la farai, qualsiasi situazione ti intrappoli così tanto tu ne uscirai da vincitrice" sussurra deciso.

Assorbo le sue parole quasi come fosse cibo e lo memorizzo nella mia mente.

"A volte sto bene e sorrido ma altre non riesco neanche a respirare. Perché sento questo forte peso che mi stringe le budella?" gli chiedo liberando i miei pensieri.

Il velo del doloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora