Capitolo 66

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MIKE 'S POV

Sam continua a guardarmi con gli occhi infuocati e mi squadra aggressivamente, so già che perderà la lucidità e spero che non lo faccia, metterebbe purtroppo la nostra amicizia in rischio.
Sbuffa rumorosamente e le sue mani si chiudono a pugno, mentre Charlotte cerca di acciuffare quei piccoli pesciolini per terra io prevedo già la sua prima mossa.
"Sam non fraintendere.."
Una miccia attraversa i suoi occhi e come non l'ho mai visto si getta su di me di colpo, cado per terra sbattendo le spalle e mi lamento per il dolore immediato, l'alcool che ho assunto non mi aiuta a restare lucido e vedo la stanza ruotarmi attorno troppo velocemente.
Sam comincia a prendermi a pugni e decido di non mi ribellarmi, va bene così.
Gli avevo promesso che gli sarei stato alla larga, gli avevo promesso che non l'avrei più stuzzicata e non l'ho fatto.
Ma lei è così diversa dalle altre.
Mi fa sorridere quando si imbarazza ai miei occhi, mi fa incazzare quando non mi ascolta, mi fa impazzire per quanto è bella.
Cerco di sputare il gusto di sangue che si accumula rapidamente in bocca e cerco di non farmi distruggere la faccia.
"Testa di cazzo così tratti un fratello" lo spingo dalle spalle ma solo per poco che poi mi riafferra i capelli e sta volta sul pavimento sbatto il capo.
Un suono ovatto si estende nella stanza e sento Charlotte urlare dallo spavento, non riesco a scollarmelo da dosso ma è tutta colpa mia, gli ho mancato di fiducia è il minimo che possa fare è starmene fermo e subire i suoi pugni.
"Sei uno stronzo, un brutto stronzo che le vuole tutte" urla Sam.
Sta volta a fare il crack è il mio naso è spero non me l'abbia appena rotto.
"Sei un amico di merda, fai schifo, ma quale fratello!. La tenevi per mano brutta merda, sai che mi piace, sai che mi piace, te l'ho detto in tutti i modi."
Apro un occhio è intravedo il petto di Sam che fa su e giù, respira a fatica e una sua mano già è arrossata e gonfia. Mi tocco il naso, la bocca, tutto è pieno di sangue e credo di avere un'aspetto orribile.
Mi strattona sollevandomi dal pavimento dal colletto e il sangue cola tutto sulla camicia, è sto già cercando come farmi perdonare per aver sporcato di sangue un abito così costoso a Deniel, cazzo.
I pugni continuano ad arrivarmi ovunque e uno sul petto mi fa mancare l'aria.
Continua a respirare, Mike.
Udisco la voce di Charlotte e urla varie attorno ma è come se non riuscissi più a capire da chi provengono.
Mi sento confuso, stanco, ubriaco.
"Non voglio che mi rivolgi più la parola, non voglio più avere a che fare con te" mi ringhia a due passi dalla faccia.
Si alza dal mio corpo liberando il colletto dalla sua presa e nuovamente sbatto le spalle per terra.
Poi forse pentito mi lancia un fazzoletto che teneva in tasca per pulirmi dal sangue che sgocciola dal viso.
"Non ho mai fatto una cosa del genere, mi hai trasformato in quello che non sono!" continua ad urlare Sam e le lacrime gli rigano il volto.
Molto lentamente provo ad alzare le spalle e cerco di appoggiarmi al muro per riprendere a respirare, toccandomi forte il torace.
Charlotte piange e l'unico sguardo che rivolge è su di me.
Non mi guardare scema, lo farai incazzare di più se lo nota.
Gli mimo un stai tranquilla, ma faccio una smorfia quando il dolore continua ad aumentarmi sul petto.
Sam si avvicina a Charlotte e stavolta tutti ci circondano, John urla a Sam di calmarsi fermandolo dalle braccia, Deniel cerca di togliermi il sangue dal viso ma gli sussurro di lasciarmi stare, vedo Katy e Lucy correre letteralmente verso Charlotte e tutti gli sguardi sono preoccupati e amareggiati verso Sam.

"Non dovevi correre da lui Charlotte, te l'ho detto così tante volte che ti ferirà, che ti farà stare malissimo ma no cazzo.! Perché vi piace lo stronzo che vi tratta di merda" dice alzando le braccia in aria.
"Sam smettila" lo rimprovera Katy.
"Devo smetterla Katy.? Devo stare zitto dopo che tutti voi sapete che a quello" dice indicandomi "non importa un cazzo di lei."
"Stai zitto non sai niente tu" rispondo a fatica.
Scoppia a ridere in modo isterico è stavolta mi fa incazzare.
"Che vuol dire? Che vuol dire che non so niente!?. Fino a pochi giorni fa' ne parlavi malissimo e adesso sono io a non sapere niente?.
"Io non parlerei più prima che- "
"Tu un cazzo Mike, sei un verme. Quando riuscirai ad ottenere ciò che vuoi veramente da lei, lei sarà come tutte le altre e tu" dice indicando stavolta Charlotte "mi fai schifo adesso."

Il velo del doloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora