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In genere queste scene, le ho sempre viste nei film, in quei favolosi romanzi dove sai che qualcosa di bello accadrà.
Il ragazzo di cui vai pazza ti ignora e ti tratta male, di un gruppo di amici che poi diventano i tuoi di amici e una mega festa che celebra l'inizio di un nuovo anno.
E sì l'ho immaginato così tante volte ma non ché stesse per succedere proprio a me. Quasi rido.
È vero Mike mi trattava come se non avessi un valore, come se della mia esistenza non gliene importasse nulla ma sono convinta che questa cosa è cambiata.
Spero che adesso tenga veramente a me.
E questa festa, questa festa piena di dettagli, voglio che sia perfetta.
Indosso il mio abito lungo rosso e dei tacchi neri che mi ha prestato Katy, nei capelli faccio qualche onda leggera e per l'occasione applico anche il rossetto rosso.
A mio stupore sono veramente elegante e i tacchi completano l'opera magnificamente.
Indosso una collana che mi ha regalato mesi fa' mio padre è sono pronta.
Apro la porta e Mike è di spalle con le braccia conserte mentre osserva il cellulare.
Tossisco, lui piega il braccio e io mi appoggio.
Il suo sguardo purtroppo è diritto di fronte a sé e mi dispiace che dopo tanto impegno che ho messo non mi guardi nemmeno per sbaglio.
Di sotto sentiamo i schiamazzi e le risatine delle ragazze, noi aumentiamo il passo e senza accorgercene abbiamo già sceso le scale.
All'entrata del salotto tutti si girano e arrossisco quando metà di loro applaudono. Mike si volta, mi fa un sorrisino tirato e si allontana.
"Che belle che siete ragazze" esprimo contenta, tutte abbiamo abiti diversi e anche i ragazzi sono favolosi.
Poco dopo siamo già tutti seduti e Mike senza farsi dire niente si siede accanto a me e Lucy alla mia destra.
Lei indossa un abito corto azzurro dove risaltano le sue gambe e la sua pelle color oliva.
Katy indossa invece un abito nero a pezzi trasparente e vedo le occhiate da parte di John, ridacchio lievemente e accanto a loro siede Fenice indossa una tutina molto elegante color pesca.
Con lei nessun sguardo, nessun contatto, niente di niente.
Cominciamo a cenare e tra risate, racconti, barzellette squallide anche Mike si diverte, lo noto dal suo sguardo più sereno che rivolge a tutti.
"Ti piace la carne?" mi sussurra sempre lui piano.
"Si è squisita a te non piace?" rivolgo sta volta la domanda a lui.
"Manca di sale"
Io alzo le spalle non d'accordo con lui e gli sfioro la spalla.
"lo dici solo perché l'ha fatta Sam."Lui alza il sopracciglio sorpreso, si porta un pomodorino alla bocca e si avvicina.
"Da quando pensi che le cose che faccia Sam a me non piacciano.?"
La domanda mi fa bloccare la forchetta per aria e di fronte pochi secondi dopo John mi incita a mangiare.
Riprendo il pezzetto di carne e mastico.
"Complimenti Sam la carne è veramente buona."
Lui scuote la testa sempre serenamente e butta giù un po' di vino.
"La carne l'ha preparata Deniel, ci ha sorpreso tutti, non pensavamo sapesse cucinare."
Deniel dal canto suo mi ringrazia ridacchiando e io mi giro a guardare Mike.
"Ah adesso c'è l'hai con lui?" sussurro a bassa voce riferendomi ovviamente a D.
Mike fa un espessione strana e mi chiedo se si sia arrabbiato con l'ultimo per la scena vista poco prima.
Lucy e Alessio continuano a ridere, a strattonarsi lievemente, si criticano entrambi e mi stupisco che Katy non dica niente, è ovvio che si piacciano da morire.
"Dopo vuoi ballare Char?" a pormi la domanda è sempre Mike al mio sinistro, divento viola quando il suo indice sfiora il mio braccio.
"Tu non sei il tipo che invita a ballare le ragazze."
"Stanotte voglio essere un Mike diverso, voglio essere un Mike alla tua altezza."
Sussurro che sei sempre altezza di tutte sono le ragazze a non essere alla tua altezza, ma già ti sei girato per parlare con John.
Katy rimprovera suo fratello Alessio che sta bevendo già troppo ma lui alza le spalle.
"Stasera ci dobbiamo divertire, non assillarlo è abbastanza maturo da capire quando smettere" gli dice John.
Wild racconta come ha fatto la carne Deniel e nel frattempo io e Katy sparecchiamo.
"Vedo tanta complicità tra te e Mike."
"Non saprei" dico solamente.
"È stato male Mike, ogni anno in questo periodo sta male.
Preferisco che lo dica direttamente a te il motivo, non mi sembra giusto rovinarti il suo momento se si confiderà."
"Grazie Katy apprezzo tanto, posso chiederti una cosa.?
"Certo tesoro dimmi"
"Ci sono state altre ragazze qui prima di me?"
"Delle cugine di Fenice, perché?"
"Hmm ho trovato nel bagno di Mike un reggiseno nero."
Lei per poco non si strozza e rimane con il piatto e la forchetta piegata verso il lavello a mo di fanstama.
"Quando qualche notte fa' ho ricevuto la sua chiamata, mi aveva avvertito che una ragazza in perizoma lo stava provocando, pensavo solamente che scherzasse perché era ubriaco... non credevo fosse veramente serio."
Katy mi ascolta attentamente e ad un tratto i suoi occhi balzano dietro di me.
Avverto una voce forte dietro le mie spalle e mi faccio piccola piccola, quando mi sorprendo invece che a parlare non è Mike.
"Non è andato a letto con Nadia se è questo che ti preoccupa."
Appena mi volto Fenice ha le braccia incrociate e mi sfida con lo sguardo.
"C'è qualcosa fra te e lui?"
Dal canto mio continuo a rotolare il pezzo di stoffa che stringo dalle mani e comincio a sudare freddo.
"No, lui.. Io-"
"Andate a letto insieme, rispondi."
Katy mi smuove il gomito e io cerco di riprendere fiato.
"No no...non siamo mai stati a letto in quel senso."
"E cosa siete allora?"
Lei osserva le sue unghia a questa domanda e mi innervosisco.
"Non siamo nulla in realtà io e Mike" il tono esce duro, freddo, ma appena udibile, mi stupisco da sola di tale risposta e mi chiedo perché l'ho pronunciata con tanta cattiveria dopo tutto quello che provo per lui.
Lo sguardo di Fenice saetta a me e di nuovo alle mie spalle e a questo giro dalla rotture di risate che non sento più capisco che ho appena fatto l'errore più grande che potevo fare.
Mi volto mezzo secondo per notare il viso di Mike scurirsi e l'espressione di Katy sbiancarsi.
"Te l'ho detto Mike non puoi fidarti di lei. Quando ti volterai lei ti tradirà."
Lei va via guardando soddisfatta Mike e tutti adesso mi guardano con aria da colpevole.
Anche lui se n'è va è sento che il buon umore che doveva esserci per tutta la serata si è appena distrutto.
L'ultima coltellata la ricevo da Katty quando mi sussurra all'orecchio una frase, prima di lasciarmi da sola in cucina a pensare."Avevamo iniziato a capire che ci fosse qualcosa tra te e lui... quando era ubriaco Mike ha continuato a ripetere soltanto il tuo nome."
Mezz'ora dopo della rossa e di Mike nessuna notizia. Cerco di distrarmi facendo questo gioco di tavola, Wild dice i numeri e qui tutti esultano tranne io.
Tutti tombola tranne io.
Ho cominciato dieci minuti fa' a bere vino rosso dal nervoso e Sam mi ha sussurrato che da arrabbiata è peggio bere.
Non lo ascolto e butto giù.
"Ho vinto, ho vinto, ho appena fatto tombola" esclama Lucy saltellando sul posto.
I ragazzi rimescolano i numeri e io mi alzo dal tavolo.
"Arrivo, vado in bagno."
Afferro la metà di bottiglia che mi rimane è giro tra le stanze di questa baita.
Cerco di sentire qualsiasi rumore che mi faccia pensare che loro siano lì, ma è tutto troppo silenzioso.
Un urlo mi fa impallidire ma è solo Lucy dalla cucina, mi getto per terra e scrivo un messaggio a mamma."Perdonami."
Continuo a sorseggiare e faccio smorfie continue al gusto estraneo.
Mi ubriacherò di delusioni stanotte.
Mi rialzo e mi tolgo i tacchi ormai stufa e continuo a girare alla ricerca del mio ragazzo stronzo. Già, mio.
"Wood" strascico a bassa voce.
Ridacchio e rifletto, non l'ho mai chiamato per cognome, continuo a ridere.
Sono una deficente.
"Wood?" spalanco la porta rapidamente ma di lui niente.
"Signor Wood è desiderato alla cassa" riprendo ad urlare e mi tappo la bocca da sola.
Di corsa corro nella nostra stanza e la robba sua è ancora tutta qui, che sollievo. Dall'armadio estraggo un suo profumo e anche se non dovrei né spruzzo un po' sul mio collo.
Il suo odore ora ricopre la stanza e il mio corpo, non ho mai sentito così tanto la sua assenza.
Prendo dal mio borsone una bottiglia qualsiasi che ho preso dalla cantina di mio padre e riprendo a correre.
Da sotto si comincia a sentire la musica e il pavimento trema o è il mio cervello che me lo fa' credere.
Mi fisso a guardare il tappeto rosso del cortile e mi chiedo che tipo di madre sia stata quella di Deniel.
Una madre dolce? Gentile? Sempre premurosa?.
Scendo le scale e ritorno in cucina. Tutti ballano felici abbracciandosi e scantendosi al ritmo della musica. Dalla luce anche Sam sembra molto felice, non si è ancora accorto della mia mancanza?.
Fenice la intravedo su un divanetto all'opposto della sala da ballo ma sono più che convinta che sia sola.
Spingo la porta della cucina e in un secondo sono all'aria aperta.
Il vento mi fa rabbrividire e stappo la mia bottiglia ormai rassegnata.
Da dentro sento delle urla inferocite, schiamazzi e brindisi e collego subito che è la mezzanotte è appena scattata.
Stappo la mia bottiglia è il suono rimbomba tra gli infiniti alberi.
"Mi ubriacherò di delusioni. Mi ubriacherò di rimorsi. Mi ubriacherò di mancanze, alla nostra Charlotte."
Scolo più di mezza bottiglia, una delle bottiglie più costose di papà ad occhi chiusi è mi sento osservata dalle stelle. Punto il mio sguardo al cielo.
È perché non farlo?
"Brindo a te Derek per la miglior persona al mondo, per il miglior braccio destro che abbia mai potuto desiderare, per il miglior uomo che potesse esistere sulla terra."Cado con le ginocchia per terra e mi accorgo solo ora che per terra si è già formato uno strato di neve. Mi nevica addosso...come se non mi nevicasse da una vita.
Me ne sto lì, infreddolita, triste e tra le mani una bottiglia di vino pregiato.
Guardo la neve ai miei piedi e poco dopo capisco che c'è qualcosa che non va.
Quando afferro quel poco di lucidità, noto che c'è buio ma qui c'è un ombra che non è la mia.
Risollevo lo sguardo e proprio sopra di me, sul tetto vedo dei piedi.
Mi volto e Mike è lì, a metri da me, sopra un tetto con una bottiglia in mano.
Due ragazzi soli, con niente nel cuore e una bottiglia nella mano destra.
Vedo da qui con il buio e con il riflesso della luna i suoi occhi lucidi.
Lui mi sorride in una maniera quasi perfida e il cuore si ferma quando un suo piede scivola al di fuori del cornicione.
"Cazzo sta attento Mike" urlo a squarciagola.
Il secondo piede gli scivola e sbianco nuovamente, l'unica cosa che lo sostiene è la sua mano sinistra e urlo, urlo ma lui non mi ascolta.
"Mike rientra. MIKE CAZZO RIENTRA I PIEDI."
Non cadere, non cadere non voglio perdere anche te.
Mi sgolo, piango e mi agito e dura poco la scena perché poi un rumore assurdo e chiudo gli occhi spaventata.~~~
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Il velo del dolore
RomanceCharlotte è una ragazza timida, gentilissima sempre verso tutti e responsabile a tal punto da negarsi qualcosa pur di fare felice i suoi genitori e chi le sta intorno. Quando viene a mancare il suo migliore amico il suo cuore si spezza, il mondo le...