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"Dovresti abbracciarmi più spesso" gli dico sotterrando la testa nel suo petto.
"Invece tu dovresti ridere più spesso, sei più carina quando lo fai."
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Come sempre mi sveglio sudata e con i battiti cardiaci accelerati. Mi porto la mano sulla fronte e mi asciugo il sudore.
Quei ricordi mi danno la caccia.
Asciugo le poche lacrime che scendono dal mio viso e mi guardo in torno.
Una sensazione di delusione si forma sul mio viso alla mancanza di Mike nel letto ma subito dopo ne sono grata.
Se mi avesse sentita o vista in questo momento, avrebbe voluto spiegazioni e io non sono ancora pronta.
Mi alzo dal letto e scendo al piano inferiore, in casa non c'è nessuno e questo mi ferisce ancor di più non per gli altri, mi ha invitata Mike è adesso lui non c'è, mi sento presa in giro onestamente.
Non riesco a capire il suo cambiamento. Fino ad una settimana fa mi odiava, faceva di tutto pur di allontanarmi da tutti e adesso non facciamo altro che ritrovarci insieme.
Non so questa cosa come interpretarla.
Da una parte sono felice, magari ha cambiato idea su di me e adesso possiamo provare ad andare d'accordo ma l'altra parte è seriamente preoccupata. A cosa è dovuto questo suo cambiamento?. C'è qualcosa sotto.? È dovuto a quella maledetta frase, la sera in piscina.?
Nego con la testa e caccio i diversi pensieri che mi vengono.
Ha questa brutta mania di offendermi. Da quando ho conosciuto Katy e di conseguenza lui e gli altri, Mike non ha fatto altro che offendermi e farmi soffrire.
Finendo poi chiamandomi troia.
Questi suoi sbalzi mi fanno impazzire.
Decido così di andarmi a fare una doccia e liberarmi da questi pensieri.
Perché non è in casa?. Dove sarà ora, mentre io sono in camera sua?.
Mentre l'acqua scivola sul mio corpo, quelle domande si moltiplicano.
Dovrei tranquillizzarmi ma in realtà sono tutto tranneché tranquilla.
Indosso l'asciugamano che precedentemente avevo preso da un cassetto ed esco, sul momento di rivestirmi, mi stupisco di vederlo sdraiato sul letto.
Ha gli occhi chiusi e non fa altro che sbuffare.
Prima che me ne possa pentire mi avvicino lentamente e mi siedo al suo lato.
Apre di poco gli occhi e sorride. Mille emozioni si espandono alla vista del suo sorriso.
È sempre bello, continuo a pensare.
"Pensavo fossi andata via" sussurra calmo.
Nego solamente.
"C'è qualcosa che non va?" chiede in seguito.
Porta una mano sul mio ginocchio e fa dei massaggi circolari. Mi guarda attentamente in attesa della mia risposta.
"Dove sei stato?. Non c'eri quando mi sono svegliata, potevi farlo tu.. così sarei andata via prima." Dico e toglio la sua mano dal mio ginocchio e mi alzo dal letto.
"Non volevo" dice solamente.
Mi squadra tutta e un rossore si espande sulle mie guance al ricordo di essere davanti a lui in quelle condizioni.
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Il velo del dolore
RomanceCharlotte è una ragazza timida, gentilissima sempre verso tutti e responsabile a tal punto da negarsi qualcosa pur di fare felice i suoi genitori e chi le sta intorno. Quando viene a mancare il suo migliore amico il suo cuore si spezza, il mondo le...