Il velo del dolore

Capitolo 42

Possedere la mente di qualcuno non è come possederne il corpo. È molto di più. È fare l' amore senza limiti. È trovarsi sempre. Ovunque. Aspettarsi. Cercarsi. Trovarsi ancora. Prendersi. Viaggiarsi dentro. È tentarsi. Cedersi. Stringersi. Restare nella stessa follia, quasi fosse il miglior posto del mondo.

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"Plaffy, dovresti mangiare di più" gli dico accarezzandolo.

In tutta risposta lui guarda il cibo sulla ciotola e si allontana. Perché non mangi?.

Ho preso al supermercato il miglior cibo per gatti ma a lui non interessa molto.

Ovviamente cerco di parlare con lui per occupare il silenzio, anche lui sembra triste.

L'atmosfera non è delle migliori mi sà.

"Sai?. Credo che tu soffri, si né sono sicura. Tutti i gatti mangiano tanto e tu, ti limiti a guardarlo. Qui gatta ci cova. Ehh."

Ovviamente non mi risponde ma noto che mi osserva con attenzione.

"Ho indovinato vero, eri innamorato?.
Speriamo, perché il veterinario mi ha assicurato che stavi bene e se entro domani non mangi ti ci riporto. Capito.?"

In tutta risposta alza la coda e si nasconde sotto il tavolo.

"Hai paura?" gli chiedo ridendo.

Credo che l'ultima volta il veterinario non gli sia andato a genio, perché ogni volta che lo nomino si nasconde.

"Allora visto che qui in casa non c'è nessuno oltre te ovviamente e io non so con chi parlarne. Discuterò con te. Okay?.

Faccio finta che annuisce e continuo.

"Visto che non mi conosci, io ti racconterò di me ma solamente perché non puoi parlare e quindi non lo potresti raccontare a nessuno, anche se non so se riuscirei a dirlo ad alta voce."

Lui continua a guardarmi e mi chiedo davvero se mi riesca a capire.

"Con cosa posso cominciare?" mi chiedo.

In questo momento sembro una di quelle pazze che parlano da sole o che cercano di comunicare con i propri animali. Io non voglio essere nessuno delle due.

Ho solo bisogno di parlare e sono sola come sempre.

"Sono preoccupata per Katy non ho ancora capito perché ha litigato di nuovo con il fidanzato ma spero non siano in quel periodo detto momento di riflessione. Mi dispiacerebbe troppo per lei.
Sai cosa ho notato?. Che suo fratello è diverso da lei, insomma ha i capelli neri e occhi color ghiaccio e Katy è mora e occhi color nocciola. Sicuramente lei assomiglierà alla madre e lui al padre.
Per non dire che ci provava con Lucy mentre la sorella non c'era. L'ha invitata ad un uscita fuori ma lei ha rifiutato dovevi vedere che faccia aveva. Sembrava davvero sorpreso dalla risposta della ragazza. "

Mi alzo e mi avvicino alla felpa lavata e stirata sopra il mobiletto, la felpa di Mike. La prendo e continuo a sentirne il suo odore.

Neanche la lavatrice ha tolto il suo odore.

"Non riesco a capire perché mi tratta così. Con le altre e sempre tranquillo, gli sorride, le abbraccia, lo vedo per fino provarci, invece con me no. È freddo, si arrabbia subito, si incupisce appena gli faccio qualche domanda.
Per non parlare che non mi sono mai fatta toccare e lui in qualche modo riesce sempre a sfiorarmi con quel modo così sexy.
È pensa che sono una troia solo perché ho parlato con con Deniel. Mi invita a casa sua, passo la notte da lui e litighiamo in continuazione.
Non riesco a capire Plaffy. Poi iniziamo a discutere e se n'è va e quando mi riaccompagna mi dice che non c'è nessun noi.. ma è normale, non lo vorrei mai uno così. Scorbutico, lunatico, teneb-"