Capitolo 16

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[Capitolo modificato]

I lampi continuano a mostrarsi e io non posso che chiudere gli occhi spaventata.

Non ci posso credere, era dovuto a questo il mio presentimento. Avverto una piccola vibrazione nella gamba ma ormai i rumori intorno a me pian piano vacillano e non riesco più a capire niente, le immagini si sbiadiscono e le parole mi muoiono in bocca. Solo una mano forte con inciso una croce sul pollice può aiutarmi.

~~~

Sento una leggera mano posarsi sulla mia fronte e vari sussurri, apro lentamente gli occhi e gli sguardi dei ragazzi sono tutti rivolti a me.
Rialzo la testa e lentamente prendo l'elastico dal polso e mi faccio una veloce coda, Katy si inginocchia davanti a me preoccupata.

"Stai bene Charlotte?" dice accarezzandomi il viso dolcemente, annuisco e le sorrido. "Non sai che paura ci siamo presi non sapevamo che cosa fare.!. Che ti è successo?" continua spaventata.

"I lampi" gli dico indicandoli. "Sono terrorizzata e ogni volta che non sono pronta mentalmente perdo la lucidità" le sussurro. "Non sarei uscita di casa se solo avessi saputo del ma tempo ma sto bene adesso, tranquilla."

Lei annuisce dopo tante rassicurazioni e il tempo passa lentamente, non posso credere di essere svenuta, non posso realizzare di aver fatto questa figura.

Dopo che mi sono ripresa John e Sam hanno cominciato a insultarmi perché anche loro si sono spaventati è non ho fatto che ridacchiare per alleggerire l'aria, mal un leggero mal di testa si impossessa di me.

"Io vorrei tornare a casa la testa mi sta scoppiando ci vediamo okay?" dico rivolta a Katy e mi alzo dalla sedia.

"Non puoi andare a piedi da sola, continua a piovere e se ti senti male di nuovo.?"

Sam dice immediatamente che mi accompagnerà lui e mentre indosso il giubbotto, noto Mike fare la stessa cosa. Non ha pronunciato neanche una parola, strano.

Ovviamente non mi sarei mai aspetta niente da nessuno e sono sollevata che a Katy, John e anche Sam importi un po' di me ma non posso anche pretenderlo da Mike. È la prima volta che mi sento accettata in un gruppo e ne sono contenta.

Riguardo Mike è tiene il passo veloce mentre ha lo sguardo rivolto verso terra come se fosse pensieroso e si ferma alla cassa.

Sam mi poggia una mano alla schiena e anch'io guardo il pavimento per non notare i lampi al cielo.
Quando mi fermo alla cassa per pagare Mike, mi tira lontano da lì "ho già pagato io" dice solamente, lo guardo sconvolta e non posso che alzare un sopracciglio.

"Perché?" gli chiedo.

"Non è nulla andiamo ti accompagno a casa."
E con questo esce dal locale.

Sam stringe i pugni e io non so cosa significhi.

"Sam io non so che-" sembra capirmi ed anche lui esce dal locale.

Mi guardo indietro e i due fidanzati sono troppo impegnati a parlare per notare quello che sta succedendo, apro la porta del bar salutando Paola, la cameriera ed esco. Mike e Sam stanno discutendo e non riesco a capire su cosa, quando mi avvicino smettono.

"Sei sicura di voler andar via con lui?" mi chiede Sam guardandomi dritta negli occhi con rimprovero.

Io riporto lo sguardo a Mike che mi osserva con una strana luce negli occhi, mi porto le mani dentro le tasche del giubbotto e mi sollevo in punta di piedi facendo avanti e indietro.

Il velo del doloreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora