Bloody Love

Capitolo 5

"Un Nightwalker? Credevo che esistessero solo nei miti" disse Christian nel parcheggio dell'ospedale in risposta alla spiegazione che Damien e Mary diedero a lui e Camilla, arrivati troppo tardi per poter fare qualcosa.

"Invece questo è reale quanto noi e da quello che abbiamo visto è anche molto veloce" rispose Damien.

Nel frattempo, le uniche luci che illuminavano quel parcheggio, oltre ai lampioni, erano quelle blu e rosse delle auto della polizia, che cercavano invano di capire cosa fosse successo e come avesse fatto il killer ad entrare indisturbato, mentre un paio di paramedici caricavano sia il corpo di Leah che quello dell'agente Bryan in due sacchi per cadaveri sull'ambulanza per portarli all'obitorio.

"Che cosa sono esattamente i Nightwalker?" chiese Mary con gli occhi puntanti sulla barella che veniva caricata sull'ambulanza.
Lei, oltre ad essere la più giovane del gruppo, era anche quella più emotiva e in quel momento il suo cuore si stava spezzando al pensiero di cosa avrebbero provato i genitori di Leah e i suoi amici quando avrebbero ricevuto la notizia.

"Secondo il mito, sono vampiri non completi. Esseri umani trasformati in modo errato, spesso da vampiri inesperti. A differenza nostra, si bruciano alla luce del Sole e il loro istinto di predatori prevale sulla loro umanità, portandoli a dissanguare chiunque li capiti a tiro. Sono animali in tutto e per tutto ed è per questo che dobbiamo trovarlo e ucciderlo" disse Damien e nessuno obiettò.

In seguito, tutti e quattro si avviarono verso la macchina di Damien, si aggiornarono sulle non-scoperte che avevano fatto e decisero di chiudere in quel modo la serata. Avevano scoperto chi fosse l'assassino, ma a caro prezzo, perché una giovane ragazza, con ancora tutta la vita davanti, era morta e il suo nome sarebbe stato aggiunto alla lista come ennesima vittima di quel mostro.

Passò un altro giorno, arrivò il Lunedì e la scuola riaprì per l'ultima settimana prima delle vacanze invernali.
L'armadietto di Leah venne decorato con tanti fiori colorati, foto sue con gli amici e delle lettere struggenti scritte da chi aveva il cuore spezzato per la scomparsa della ragazza.
Damien, Mary e Christian dovevano apparire come normali adolescenti, perciò si presentarono anche loro a scuola, ma non Camilla, perché aveva deciso di essere altrove: da me.

Ero ancora priva di sensi e nella stanza c'eravamo solamente io e lei. La sua presenza non era a causa di un casuale momento di bontà, bensì per un pensiero che occupava la mente della ragazza più del Nightwalker.
Alla serata cinema, quando mi spaventò nel bosco, mi girai verso di lei mentre i suoi occhi da vampiro erano attivi, perciò temeva che io potessi ricordare e quindi mettere in pericolo lei e la sua famiglia.
I medici avevano detto che si sarebbe dovuto aspettare il mio risveglio, ma Camilla era di tutt'altro avviso, infatti mi prese il polso destro, i suoi canini si allungarono e me lo morse, iniettandomi una minima dose di una sostanza presente nei due denti appuntiti, una specie di veleno, sebbene non fosse affatto letale.

Quella sostanza mi entrò in circolo con rapidità. Iniziai a sentire il rumore dell'elettrocardiogramma, ripresi la sensibilità nelle mani e nelle gambe e infine aprii finalmente gli occhi.
La mia vista era offuscata, ma Camilla era abbastanza vicino perché io la riconoscessi. Appena la riconobbi, rimasi un attimo stupita dalla sua presenza.

"Sei l'ultima persona....che pensavo....di rivedere al mio risveglio" dissi con voce bassa e debole. Camilla non si scompose e si chinò su di me fino a quando il suo viso non fu a una decina di centimetri dal mio.

"Dimmi cosa ricordi della serata al cinema" pronunciò usando l'ipnosi su di me, che però non funzionò e io la guardai stranita per qualcosa che notai.

"Che hanno i tuoi occhi?" la domanda fece capire a Camilla che non solo il sangue di Damien aveva fallito, ma anche l'ipnosi. Le sue sopracciglia si alzarono leggermente per lo stupore, ma si riprese quasi all'istante.