Capitolo 31

536 36 4
                                    

Passai il weekend in casa a studiare il grimorio per non rischiare di uscire ed imbattermi in uno dei Drake.
Ricevetti molte chiamate e messaggi da parte di tutti loro, ma furono costretti a smettere quando bloccai i loro numeri di telefono.
Non volevo sentirli, soprattutto Camilla, che dopo le prime chiamate rifiutate si arrese e smise.
Parlai a mio zio della lite con i Drake e di come li avessi mandati a quel paese, ovviamente senza dire nulla del fatto che fossero vampiri, ma fui costretta a dirgli che la ferita sotto l'occhio me l'aveva fatta Camilla durante una lite e per fortuna mi risparmiò il Te l'avevo detto.
Infine gli dissi anche che fosse Kaleb il killer e che fosse controllato da qualcuno.
Quella rivelazione non fece altro che peggiorare la situazione, poiché il ragazzo era sparito nel nulla e pure sua nonna, mentre del suo padrone non si conosceva nulla.
Cercai tra gli incantesimi di mia mamma qualcosa che potesse aiutarmi a scovare Kaleb, ma tutti quelli di localizzazione richiedevano qualcosa di chi si volesse trovare e che possedessero un particolare legame affettivo con lui, perciò, visto che Kaleb era uno psicopatico privo di affetto, non esisteva qualcosa a cui lui tenesse.

Arrivai a scuola il Lunedì mattina, pronta ad affrontare una nuova settimana e soprattutto il dover incontrare i Drake per i corridoi.
Avanzai verso l'ingresso insieme a tutti gli studenti che scesero dall'autobus e non vedendo nessuno di familiare fuori immaginai che fossero tutti dentro, perciò varcai le porte della scuola e mi diressi al mio armadietto. Lo aprii e appeso sull'anta trovai un biglietto di scuse firmato da Mary.
Lo staccai dall'anta e mi voltai, vedendo la vampira bionda più avanti, dall'altra parte del corridoio, che mi osservava in attesa che facessi qualcosa.
La mia risposta fu accartocciare il biglietto e buttarlo nel cestino sotto il suo sguardo.
Lasciai i libri nell'armadietto, lo chiusi e mi diressi verso l'aula della prima lezione.

"Sterling" mi chiamò Mary. Mi superò a velocità normale e mi si fermò davanti.

"Ti prego di credermi. Sono davvero tanto dispiaciuta per quello che-"

"Silentium" l'incantesimo del silenzio funzionò subito, chiudendo la bocca di Mary per impedirle di parlare.
Lei tentò di farlo comunque ma fallì.

"Ahh, pace per le mie orecchie" commentai prima di superarla e andare in classe.
Alla prima ora avevo biologia, perciò entrai nel laboratorio e vidi Hanna seduta ad un tavolo che parlava con i nostri migliori amici seduti dietro.
Mi accomodai in parte alla mia amica bionda e lei si girò subito verso di me. I suoi occhi brillavano di eccitazione e sul volto aveva un sorriso dello stesso tipo.

"Che succede?" chiesi divertita da quant'era emozionata Hanna.
A momenti si metteva a saltellare sullo sgabello.

"La nostra Hannina ha un appuntamento" rivelò Thomas e dopo aver guardato lui, tornai a guardare Hanna, che confermò annuendo.

"Con chi?" domandai, anche se già potevo immaginare di chi si trattasse e fu per questo che il mio sorriso diminuì.

"Con Christian" rispose e in quel momento il mio sorriso svanì del tutto.
Spostai lo sguardo e vidi proprio Christian, accompagnato da Mary, che facevano il suo ingresso in classe e si siedevano nel tavolo di fianco al mio.
Mi rivolsero entrambi un sorriso accennato, ma non ricambiai a nessuno dei due.
Il professore entrò in aula, dando inizio alla lezione e nel frattempo io presi un pezzo di carta e ci scrissi sopra un messaggio per Christian. Lo accartocciai in una pallina e gliela tirai sul suo banco.
Lui lo prese e dopo avermi guardata spiegò il foglietto, leggendo insieme a Mary ciò che avevo scritto:

Se ad Hanna succede qualcosa per colpa di ciò che sei, ti userò come cavia per gli incantesimi più pericolosi e dolorosi.

Christian e Mary mi guardarono preoccupati e io rivolsi loro un cenno che li tenevo d'occhio.
Tornai a concentrarmi sulla lezione, ma dopo una ventina di minuti venne interrotta da dei colpi alla porta.
Il professore diede il permesso di entrare e a varcare la soglia fu un ragazzo dagli occhiali rettangolari e spessi e abbastanza in carne.

Bloody LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora