Capitolo 32

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Il giorno dopo, finita la scuola e terminate le prove, mi ritrovai davanti ad una doppia porta: quella di Villa Drake.
Bussai e nel giro di qualche secondo la porta si aprì, mostrandomi la figura di Damien dietro di essa.
Il suo sguardo era perplesso, poiché una mia visita non era in programma, ma invece che rispondere a parole alzai la scatola rosa che reggevo in mano e la aprii.

"Muffin della pace?" proposi e Damien, nonostante lo sguardo diffidente, mi fece entrare.
Tutti erano riuniti in salotto che parlavano del più e del meno, ma si fermarono quando mi videro.

"Sterling, che fai qui?" mi chiese Mary e così li mostrai i muffin che ero andata a prendere in pasticceria prima di andare da loro.

"Non sono la tipa che serba rancore per tanto tempo. Penso di aver capito perchè avete fatto ciò che avete fatto....e inoltre mi mancavate" ammisi un po' a disagio.
Avevo paura che non tutti fossero come Mary, però Damien mi fece ricredere prendendo la scatola di dolci.

"I muffin sono sempre ben accetti in questa famiglia....e anche tu" quelle parole mi sollevarono. Damien passò la scatola a Mary, che iniziò a scegliere quale muffin prendere.

"Sul serio?" domandò Kira sbalordita. Ci voltammo nella sua direzione e intanto lei si alzò per venirmi incontro.

"Kira, non iniziare" la pregò Damien, ma Kira non era una che si faceva dire cosa fare o non fare.

"Stai seriamente spalancando le porte di casa tua per lei? È una strega, una nemica della nostra specie. Sono stata zitta finché lei non sapeva nulla di noi, ma ora basta" disse puntandomi contro un dito.

"Lei non è come le altre streghe" ribattè Mary, ma Kira le rivolse una sbuffata divertita.

"Ha parlato colei che conosce veramente le persone. La stessa che non si è accorta che il suo fidanzato era un mostro psicopatico" quella risposta ammutolì Mary, che abbassò lo sguardo triste.
Per quanto non ci volesse pensare, Kaleb era ancora una ferita aperta.

"Adesso basta!" Damien alzò di poco la voce. Purtroppo per lui intervennero anche i suoi genitori.

"Damien, Kira ha ragione. La nostra famiglia si è già bruciata a causa dei legami con le streghe. Vuoi per caso che accada di nuovo?" domandò Cassandra, ma Damien non voleva sentir ragione.

"Lei non è come le altre streghe" ripetè con voce sicura.
In quella discussione, io iniziai a sentirmi a disagio. Ero la causa della loro lite e mi sentivo poco gradita in quelle mura, perciò, mentre Damien, Mary e Christian discutevano con i loro genitori e Kira, io mi voltai e uscii di casa.
Al suono della porta che si chiuse, si accorsero della mia assenza.
Mary fu la prima a seguirmi. Uscì di casa e mi chiamò intanto che mi veniva incontro.
Mi voltai e le permisi di raggiungermi.

"Mi dispiace per quello che è successo, dico davvero" io la rassicurai subito con un sorriso smorzato.

"Lo so, ma capisco quando non sono benvoluta da qualcuno" dissi, però non volevo che Mary pensasse che ci avessi ripensato riguardo il voler fare pace.

"Stasera i miei zii escono a cena e Travis è a casa di una sua compagna di scuola, quindi, se vi va, potete fare un salto a casa mia per una cena. Io, te, Damien e Christian" le proposi e il suo sguardo si riaccese subito. Accettò volentieri e così ci demmo appuntamento per quella sera.
La discussione in casa Drake continuò anche dopo che me ne andai e mentre loro litigavano, io ritrovai il coraggio che mi era mancato nei giorni successivi alla mia scoperta per fare una cosa in particolare.

Dopo aver camminato per diversi minuti, mossi qualche altro passo e arrivai in fondo alla stradina.
Davanti a me vidi la mia meta:
La casa di Camilla.
Arrivai davanti alla porta e bussai un paio di volte.
Nessuno rispose.
Bussai ancora, ma di nuovo nessuna risposta.
Provai ad aprire la porta e la trovai aperta.

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