Capitolo 40

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La mattina successiva, Camilla si risvegliò nella sua camera alla Villa, senza alcun vestito addosso e in parte a lei c'ero io, nuda a mia volta, che dormivo profondamente sotto le coperte.
Si incantò a guardarmi dormire per un paio di minuti, ma appena il suo stomaco iniziò a brontolare mi diede un bacio sulle labbra e si alzò in maniera poco delicata come suo solito, cosa che però non mi svegliò.
Indossò l'intimo, una maglietta bianca e un paio di leggings neri, dopodiché uscì dalla stanza e passandosi le mani sulla faccia per svegliarsi scese in cucina per mangiare.
Una volta arrivata, trovò Cassandra ai fornelli, che si accorse della presenza della ragazza.

"Oh buongiorno" la salutò con un sorriso mentre rompeva delle uova nella padella.

"Giorno" rispose Camilla ancora mezza addormentata intanto che apriva il frigorifero per prendere una sacca di sangue.

"Ieri sera tu e Sterling non ci siete andate giù leggere" disse facendo ricordare a Camilla della notte di fuoco puro tra me e lei il giorno prima.

"Sei invidiosa? Se papà non ti soddisfa abbastanza è un problema tuo" rispose Camilla con la sua solita finezza, cosa che fece alzare gli occhi al cielo a Cassandra, che però si accorse di una cosa.

"Papà?" chiese ripetendo la parola che destò il suo stupore.
Camilla annuì.

"Sì, papà" rispose per farle capire che fosse finalmente pronta per ricongiungersi alla sua famiglia.

"Non so se al momento posso perdonarti per quello che è successo un secolo fa, ma non posso di certo ignorare il modo in cui ti sei battuta per me durante il processo" Cassandra sorrise e spense il fuoco per andare dalla figlia.

"Io ho sempre voluto il meglio per te" disse e Camilla annuì.

"Lo so, ma ciò che vuoi tu per me non è ciò che voglio io per me.
Sì, sono una ragazza che si comporta da maschiaccio e sono innamorata di una ragazza....e io sto bene così.
Ho avuto parecchi ragazzi nella mia vita, ma ciò che provo con le ragazze, ciò che provo con Sterling....è tutta un'altra storia.
Credo di essere più lesbica che bisex, ma il punto è: tu puoi accettarmi così come sono?" Cassandra rimase in silenzio, stupita dal coming out improvviso della figlia, ma poco dopo prese le mani di Camilla e gliele strinse.

"Se questo è ciò che vuoi tu dalla vita, allora sarò felice per te" quella risposta sciolse la corazza di Camilla e d'istinto abbracciò la madre dopo più di 300 anni di litigi tra le due.

Una volta risolta quella questione, entrambe si misero ai fornelli per preparare la colazione per tutti e Camilla, da dispettosa quale era, non perdeva occasione per fare qualche scherzo alla madre, che le rispondeva sempre a tono.
Ad assistere a quelle scene divertenti, c'era anche un'altra persona.

"Sono finito in un universo alternativo in cui voi due vi sopportate?" domandò Christian confuso da quella situazione, così sua madre gli spiegò che avevano appianato le divergenze e il ragazzo, felice di quella cosa, ne approffittò per rubare del cibo che le due Drake stavano cucinando.
Cassandra lo ammonì verbalmente, mentre Camilla, che era molto meno fine, lo picchiò in testa con un mattarello e glielo tirò dietro mentre il ragazzo correva fuori dalla cucina.
Tornò poco dopo sventolando un tovagliolo come bandiera bianca e allora Camilla decise di non tirargli contro la padella bollente con le uova sopra.

"Dov'è Hanna? Non era con te ieri sera?" chiese Cassandra e Christian annuì, sebbene con un sorriso smorzato.

"L'ho riaccompagnata a casa mentre tutti voi avevate più alcool che sangue in corpo" spiegò senza accennare al fatto che avrebbe voluto che rimanesse.
Era da tanto tempo che una ragazza non faceva perdere la testa a Christian come Hanna, ma soprattutto era da tanto tempo che una ragazza ricambiasse i sentimenti del vampiro.

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