Capitolo 47

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Senza alcun vestito addosso, entrai nella doccia alla villa dei Drake. Mi buttai sotto il getto d'acqua calda a occhi chiusi e rimasi lì per rilassare ogni mio muscolo e per lavarmi da tutta la terra e il sudore.
Era passata solo mezz'ora da quando avevo ucciso Kaleb e mentre io ero sotto la doccia, in salotto tutti discutevano sull'accaduto.

"Come accidenti ha fatto Sterling a imparare qualcosa che uccide all'istante?!?" domandò mio zio sconcertato guardando Maya, che era l'unica altra strega presente in quella stanza.

"Ho un libro a casa mia che parla di queste maledizioni. Il giorno dell'arresto di Camilla era venuta da me per chiedermi una cosa, ma io ero impegnata, così l'ho fatta aspettare in casa....e lì deve aver ficcato il naso dove non doveva" spiegò Maya ipotizzando ciò che realmente accadde e allora mio zio non potè più incolparla di quello, poiché fu tutto frutto della casualità.

"Tu l'hai chiamata maledizione, non incantesimo. C'è differenza?" chiese Damien, ma Hanna intervenne interrompendolo.

"Scusate? Sono l'unica qui che ancora sta metabolizzando il fatto che la magia esista davvero e che la mia migliore amica abbia strappato l'anima di una persona?" disse chiedendo spiegazioni e lo fece con un tono che significava che le volesse in quel preciso momento.
Damien, allora, si prese la responsabilità di parlare del sovrannaturale ai miei migliori amici e a mio zio, mentre Travis dormiva nella stanza di Malcolm e Cassandra.

"Al mondo esistono diverse creature sovrannaturali, molte delle quali si nascondono alla luce del Sole, mischiandosi agli esseri umani" spiegò mentre tutti gli altri rimanevano all'ascolto, non sapendo se Damien avesse rivelato anche l'esistenza dei vampiri o no.

"Come avrete capito ci sono le streghe, poi ci sono anche i licantropi, mutaforma....e tante altre" spiegò senza includere i vampiri, ma fu dura da digerire per tutti, così come lo fu per me quando scoprii di essere una strega.

"E voi? Siete creature sovrannaturali?" chiese Thomas con lo sguardo rivolto verso Mary.
A rispondere fu Christian, che ebbe un lampo di genio.

"No, noi siamo solo una famiglia che ne sa abbastanza. Alcune famiglie lasciano in eredità delle case, altre come la nostra lasciano libri su libri che ti raccontano del mondo sovrannaturale" mentì, ma usando un tono simpatico che mascherò la bugia.
Agli altri Drake piacque quella spiegazione e fu sufficiente anche per placare i dubbi e i timori di quasi tutti, ma non di Hanna.
Era la più sveglia del gruppo e capiva quando qualcosa non quadrava.

"Quindi dobbiamo considerare normale il fatto che Camilla abbia scardinato il coperchio di una bara a mani nude e che l'abbia lanciato fuori da una fossa di 3 metri come se nulla fosse?" domandò indicando la vampira, che non ci mise molto a risponderle.

"Si chiama scarica di adrenalina. Ti conviene andare a studiare" rispose con tono annoiato e da presa in giro che infastidì Hanna, ma Damien invitò entrambe a non iniziare una discussione, dopodiché tornò a guardare Maya.

"Ci stavi spiegando cosa sono le maledizioni" le ricordò e la strega annuì.

"Le maledizioni sono la forma più oscura della magia.
Sono molto potenti, ma altrettanto incontrollabili.
Se l'incantesimo del fuoco può accendere un camino, la maledizione del fuoco, nel migliore dei casi, può incendiare un'intera casa, ma nel peggiore potrebbe dare in pasto alle fiamme un'intera foresta.
Per questo motivo l'uso delle maledizioni venne proibito secoli fa e al massimo si possono usare solo con il consenso e sotto il controllo del Capo della Congrega"
La spiegazione fu soddisfacente per tutti, ma c'era ancora un punto da spiegare e a chiedere fu Camilla, che, insieme a mio zio, era la più preoccupata per la mia incolumità.

"E quella che ha usato Sterling? Che cos'è precisamente?" chiese e a quel punto lo sguardo di Maya si incupì.

"Viene chiamata Maledizione del Vuoto ed è un tipo di magia così orribile, così oscura, che molte Congreghe hanno persino vietato la sua pronuncia.
Come ho spiegato nel bosco, questa maledizione strappa l'anima di una persona dal suo corpo. Il cuore continua a battere e all'apparenza è vivo, ma solo in apparenza.
Nessuno sa dove vada a finire quell'anima, ma tutti concordano sul fatto che sia una sorte peggiore della morte"
Quella spiegazione buttò a terra il morale di tutti per la gravità di quell'incantesimo, ma soprattutto per il fatto che lo usai io, che ero considerata come una ragazza dolce e innocua.

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