Capitolo 57

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Il giorno dopo ritornammo tutti a scuola, senza sapere nulla della scoperta fatta da mio zio il giorno prima.
Voleva evitare il panico che si era creato quando Kaleb era ancora in circolazione.

Quella mattina, arrivai a scuola sulla sella della mia moto, che parcheggiai di fianco a quella di Camilla, con la vampira appoggiata ad essa che mi aspettava.

"Era più veloce mia nonna nel XVII secolo" commentò con il solo scopo di infastidirmi come fece il giorno prima, durante il quale io subii una valanga di dispetti da parte sua e lei subì una valanga di insulti da parte mia.

"Ti prego non iniziare" dissi avviandomi verso la scuola.

"A fare cosa?" domandò toccandomi la spalla con l'indice, che era la stessa mossa del giorno prima.
Continuava a toccarmi e toccarmi in ogni parte del corpo con quel dito maledetto, addirittura una volta me lo mise nel naso mentre dormivo.

"Camilla!" la richiamai sperando che la smettesse, ma sapendo che ero facilmente irritabile era diventata più dispettosa di Christian, infatti al mio richiamo si mise a ridere e io sbuffai.

Camilla, per mia fortuna, si fermò fuori per fumare una sigaretta e io ne approffittai per scappare da lei entrando nella scuola.
Tuttavia, appena aprii il mio armadietto, vidi una maschera da clown che mi fece sobbalzare e cacciare un urlo per lo spavento.

Gli studenti presenti si misero a ridere, mentre Christian si avvicinò di corsa.

"Oh ecco dov'era finita!" disse prendendo la maschera e facendomi capire che fosse stato lui a metterla dentro.

"Spero non ti abbia spaventata" io lo fulminai con lo sguardo, ma lui non ci fece caso.

"Oh a proposito, io e Hanna ci siamo lasciati" mi comunicò con un tono triste e a quel punto rimasi di sasso.

"Davvero?" chiesi incredula.

"No. Pesce d'Aprile" rispose scappando e ridendo, mentre io cercai di mantenere la calma per non doverlo inseguire per prenderlo a colpi di zaino in testa.

La giornata iniziò in maniera abbastanza normale e tra una lezione e l'altra arrivò la pausa delle 10:30.
Uscii dall'aula con uno snack in mano, quando improvvisamente gli altoparlanti risuonarono, segno che stava per avvenire una comunicazione importante.
Tuttavia, non sentii la voce della vicepreside, ma quella di Camilla.

"Comunicato importante per la studentessa nota come Sterling Amber Wyatt.
Mi duole informarla che le previsioni di oggi hanno messo grandine improvvisa!"

Prima che potessi capire il senso di quelle parole, Christian, Thomas e Luis mi arrivarono alle spalle con un secchio pieno di cubetti di ghiaccio e me lo versarono addosso.

Un'ondata di gelo mi colpì dalla testa ai piedi e nel frattempo i tre ragazzi mi superarono battendosi il cinque.

"IO VI AMMAZZO!!!" gridai correndo in avanti, ma loro corsero più velocemente e così partì un inseguimento per i corridoi della scuola finché non entrarono nei bagni dei maschi, pensando stupidamente che non ci sarei entrata; cosa che invece feci.

"Ehi Ster, ti vedo raggiante oggi" disse Thomas con un sorriso nervoso, mentre io chiusi la porta dietro di me e nel frattempo un'idea mi veniva in mente.

"Sapete....Camilla ha detto che ci sarebbe stata una grandinata...." rivolsi un palmo della mano verso l'alto e sopra di esso iniziò a formarsi un piccolo pezzo di ghiaccio, poi due e poi tre finché non ce ne furono una dozzina.

Luis si voltò verso Thomas e gli porse la mano.

"È stato un piacere essere tuo amico" il ragazzo dai capelli ricci gliela strinse e intanto Christian alzò le mani.

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