Bloody Love

Capitolo 68

Il mattino seguente mi svegliai da sola in quel letto e vedendo l'altra metà completamente intatta iniziai a preoccuparmi di aver solamente sognato il ritorno di Camilla, cosa che effettivamente era già successa al termine di giornate così stancanti che non ricordavo nemmeno come fossi tornata a casa.

Tuttavia, appena sentii un tonfo in salotto, iniziai a credere che non me lo fossi immaginato e la voce di Camilla che parlò me lo confermò.

"Ti giuro che se l'hai svegliata ti strappo le budella e le uso per impiccarti" sentii dire a bassa voce dalla vampira verso un'altra persona.

Incuriosita da quella situazione, mi alzai, indossai le mie ciabatte pelose e aprii la porta scorrevole della camera, trovandomi davanti Camilla e un ragazzo, mentre in terra c'era un trolley.

"Sterling, ti ha svegliata lui?" domandò puntando il dito verso il ragazzo, che si leggeva nei suoi occhi quanto avesse paura di Camilla.
Io però scossi la testa.

"No tranquilla. Che stai facendo?" chiesi usando la magia per rimettere il trolley in piedi e vedendone altri dietro la vampira.

"Mi sono fatta portare le mie cose da Brightwood. Ho deciso di trasferirmi qui con te, così staremo insieme più spesso e potrò pagare tutte le tue spese, poi-"

"Wo wo frena un secondo" la interruppi facendola voltare, visto che aveva iniziato a camminare per la stanza.

"Non ho bisogno che tu mi paghi le spese e non te l'ho neanche chiesto" dissi e a quel punto calò un silenzio tra me e lei, che venne interrotto dalla vampira per rivolgersi al ragazzo.

"Lasciaci sole" gli ordinò e allora lui uscì immediatamente chiudendosi la porta alle spalle.

"Credevo ti avrebbe fatto piacere che mi trasferissi qui" ammise con tono deluso, così mi avvicinai a lei.

"Ed è così. Io voglio vivere insieme a te, ma non voglio che qualcun altro paghi al posto mio.
Non hai idea della vergogna che provavo quando dovevo andare da Damien, o Mary, o dai miei zii a chiedere dei soldi.
Ora posso pagarmi le mie spese da sola e voglio che questa cosa continui a rimanere tale" le spiegai per farle capire meglio il mio punto di vista.

Camilla rimase in silenzio e si sedette sul bracciolo del divano.

"Mi sono dimenticata che non sei più la ragazza di 18 anni che ho lasciato a Brightwood.
Ora sei una donna adulta e matura" disse con un sorriso triste, ma io gliene rivolsi uno più allegro.
Mi avvicinai e mi sedetti a cavalcioni sulle sue gambe.

"Non sarò mai troppo adulta e matura per te. Sarò sempre la tua piccola streghetta irritante" le presi il viso con le mani e appena vidi il suo sorriso allargarsi unii le mie labbra alle sue in un dolce bacio.

Dopo qualche altro minuto passato a baciarla, ci staccammo e vidi nei suoi occhi qualcosa che non vedevo da anni.

"Sono 6 anni che non vedo l'ora di fare questo"

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Camilla mi prese per i fianchi e mi fece stendere sul divano, dopodiché salì sopra di me e intanto che mi baciava con più foga, con una mano, entrava nella maglia del pigiama per prendermi una tetta in mano, dato che non indossavo il reggiseno.
Questo aumentò la mia voglia e decisi di imitarla. Le tolsi la felpa e cominciai a stringerle i seni da sopra il reggiseno.

Senza aspettare ulteriormente, Camilla cominciò a scendere, baciandomi prima il collo, poi ancora più giù dove iniziò a passare la lingua sui miei capezzoli, cosa che mi portò ad ansimare.
Le misi una mano nei capelli e strinsi, portandola a sospirare eccitata e di conseguenza ad aumentare la voglia con cui mi succhiava le tette.