Bloody Love

Capitolo 7

La Vigilia e Natale passarono come se niente fosse. Il tempo volò e in un batter d'occhio era già il 27 Dicembre. Ci eravamo divertiti talmente tanto in famiglia, a tavola, a guardare i film e anche a scartare i regali, che sembrava che invece di 48 ore fossero passati 48 minuti.
Il 26 Dicembre l'ho passato in completo ozio sul letto a guardarmi video su YouTube e così arrivò il 27.
Quel giorno mi ero svegliata con la voglia di uscire, perciò tirai giù dal letto Hanna, che era venuta con la sua famiglia per il pranzo di Natale ed era rimasta a dormire con me, facemmo colazione a casa e successivamente uscimmo.
Girammo qualche negozio di vestiti, ma non acquistammo un granché, poiché entrambe eravamo solite comprare tanti indumenti da buttare nell'armadio e non usare mai.
All'ora di pranzo ci trovammo al grill di fronte al parco con Luis e Thomas per abbuffarci con quei maxi hamburger che facevano, come se non ci fossimo riempiti abbastanza i giorni prima.

"E anche oggi la dieta si inizia domani" scherzò Hanna facendo ridere noi altri. Nessuno di noi era interessato alla dieta, specialmente Luis e Thomas, che però giocando a basket si tenevano allenati. Io e Hanna invece cercavamo di mangiare sano, ma quando c'era da abbuffarsi non ci tiravamo mai indietro.

"Ehi, guardate chi c'è" esordì ad un certo punto Thomas guardando dietro me e Hanna. Ci girammo e vedemmo il preside Stevens che veniva nella nostra direzione.

"Salve preside" lo salutammo e lui ci salutò in risposta, per poi abbassare gli occhi sui nostri hamburger.

"State andando a sfamare un esercito?" ci chiese facendoci ridere ancora.

Marshall Stevens era il preside del liceo di Brightwood ed era molto amato dal corpo studentesco, infatti per noi era la normalità vederlo giocare a basket con gli studenti, oppure spesso riconsegnava di nascosto agli studenti oggetti che erano stati confiscati dai professori proprio sotto gli occhi di quelli stessi professori, ovviamente ammesso che non fossero illegali.

"Se considera i nostri stomaci come esercito, allora sì" gli rispose Thomas e il preside, senza preavviso, rubò una patatina dal mio piatto e se la mangiò.

"Vedo con piacere che ti sei ripresa" disse abbassando gli occhi su di me e con un sorriso gentile. Io annuii e lui mi diede una pacca sulla spalla. Il problema fu che si dimenticò che non ero un maschio muscoloso e quella pacca per poco non mi fece sputare un polmone. Tuttavia il preside non sembrò accorgersene e ci salutò prima di uscire.

"Io odio la scuola, ma adoro quell'uomo" affermò Thomas indicando la direzione nella quale era andato il preside.

"La mia spalla molto di meno" risposi massaggiandomi la spalla e i miei amici fecero ciò che sapevano fare meglio: ridere di me.
Io, come risposta, presi una patatina con del ketchup sopra e la tirai in faccia a Thomas, per poi girarmi verso Luis e Hanna e prenderne un'altra.

"Ne volete una anche voi?" domandai alzando la patatina nella mia mano. Entrambi scossero la testa e così me la mangiai, dopodiché iniziammo a parlare del più e del meno, o meglio, loro lo fecero. Io presi il cellulare, lo accesi e andai sulla chat di WhatsApp di Mary e vidi i messaggi che le mandai dalla Vigilia fino a quella mattina, ma tutti erano contrassegnati con le due spunte grigie, quindi le erano arrivati ma non li aveva letti.
Avrei voluto chiamarla, ma non volevo disturbarla, soprattutto perché credevo che stesse veramente male e non mi passava neanche per la testa che mi stesse evitando a causa delle parole che Camilla le rivolse sulla nostra amicizia.

Parlando del Diavolo, spuntarono le corna.

La porta del grill si aprì e Camilla entrò con il suo perfetto look da bad girl, con lo sguardo così impassibile da far credere che non provasse alcuna emozione.
Venne nella mia direzione, ma mi superò senza neanche degnarmi di uno sguardo e proseguì verso il bancone.