Capitolo 15

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Arrivò il Lunedì e come ogni inizio di settimana che si rispetti, la voglia di vivere era sotto un treno.
Tra un pensiero e l'altro, riguardo a ciò che era accaduto il weekend, il tempo volò, per mia fortuna.
Così passò anche il Martedì.
Nei corridoi e anche in classe incontrai spesso i Drake, ma, ad eccezione di Camilla che ignorai palesemente, nessuno riaprì l'argomento magia e gliene fui grata. Avevano capito da soli che non ne volevo parlare, ma comunque ciò non cambiava che fossero miei amici e che li volevo bene, infatti parlavamo di varie cose.
Al suono dell'ultima campanella, tutti uscirono dalla scuola per ritornare a casa, mentre io, Hanna, Luis e Thomas andammo a fare un giro tra amici che durò relativamente poco, visto le verifiche che i professori avevano programmato.
Dopo circa un'ora, rimasi solamente io, con un grande bicchiere di carta pieno di caffè in mano, che passeggiavo per il parco per godermi quella giornata soleggiata prima di rinchiudermi in camera a studiare.
Ancora una volta rimasi da sola in balia dei miei pensieri. Mi avventurai un po' nel parco fino a giungere ad un laghetto. Mi sedetti sull'erba ad un paio di metri dall'acqua, cercando di rilassarmi e di non dover pensare a nulla, cosa che mi veniva alquanto difficile.
Mossa dalla curiosità, incrociai le gambe e posai il mio bicchiere a terra davanti a me, poi rivolsi il palmo della mano destra nella sua direzione e mi concentrai sul farlo fluttuare, però non ottenni alcun risultato.
Tuttavia, oltre a me, qualcun altro stava guardando ciò che stavo facendo.
Una persona si era avvicinata a me senza che io me ne accorgessi, la stessa che si era messa sulle mie tracce quando risvegliai i miei poteri da strega.

"Non è così facile, eh?" al suono di questa voce sussultai. Mi girai di scatto e vidi una ragazza in piedi a pochi metri da me. Capelli castani e occhi blu, con un tenero sorriso sulle labbra.

"N-Non so di cosa tu stia parlando" risposi nel tentativo di sviare l'argomento. Presi il bicchiere, mi alzai e feci per andarmene, ma quella ragazza mi si mise davanti per impedirmelo.

"Sei Sterling Wyatt, giusto? Sei la figlia di Dafne" a quella domanda, capii che forse quella ragazza non era una completa sconosciuta.

"Conoscevi mia mamma?" chiesi perplessa appena sentii il nome di mia madre.
La ragazza mi rivolse un triste sorriso.

"Era anche mia mamma" a quella rivelazione, il caffè per poco non mi cadde a terra e la mia bocca si aprì per lo shock.

"Cioè nel senso non biologicamente. Mi ha fatto da madre per un po', poco prima di conoscere tuo padre e prima che tu nascessi" si affrettò a dire gesticolando nervosamente.

"Oh....quindi non sei la mia sorella segreta" dedussi e la ragazza scosse la testa per confermare le mie parole.

"No tranquilla, non abbiamo neanche una goccia di sangue uguale....più o meno" rispose, ma sul finale corrugai la fronte per le sue ultime parole e sul suo viso comparve la stessa esitazione che vidi negli sguardi dei Drake prima che mi dicessero che ero una strega.

"Mi chiamo Maya....e come te sono una strega" al suono di quelle parole, rimasi ancora di più sotto shock. Avevo la bocca aperta e non sapevo minimamente cosa dire.

"So che ti sembrerà assurdo, ma ti assicuro che la magia è più reale di quanto pensi" continuò prima di indicare il mio bicchiere, chiedendomi implicitamente di poterlo prendere. Io glielo consegnai e lei lo tenne in bilico sul palmo della sua mano.
Ad un certo punto, il bicchiere iniziò a levitare sotto il mio sguardo incredulo. Si sollevò di una mezza dozzina di centimetri e rimase in aria come se un filo invisibile lo tenesse dall'alto.
Successivamente, Maya lo prese e l'incantesimo svanì. Me lo porse e mi invitò a provare.

"Io non credo che...." cercai di dire intanto che prendevo il bicchiere, ma Maya mi rassicurò mettendomi una mano sulla mia con la quale lo tenevo.

"Sei la figlia di Dafne. Se vali almeno la metà di lei, ci riuscirai senza alcun problema" mi rassicurò, ma quelle parole mi fecero sorgere un grande dubbio e stupore.

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