Bloody Love

Capitolo 45

Insieme a Camilla arrivai alle rovine fuori città, dove Damien, Mary e Christian ci stavano aspettando.
Ciò che notai subito fu lo sguardo spento, quasi assente, della vampira bionda, ma quando mi guardò e vide che la stavo osservando, mi rivolse un sorriso accennato nel tentativo di non farmi sospettare di nulla e ci riuscì solo perché avevamo altre cose più importanti da fare.

"Quindi? Che cosa devo fare?" chiesi a Damien ricordandomi della chiamata in cui disse che serviva il mio aiuto per rintracciare il padone di Kaleb.

"Dovrai usare la tua magia sul sangue di Kaleb per cercare una specie di traccia magica. Purtroppo il libro non è molto preciso" mi spiegò. Io accettai e mentre scendevamo nello scantinato, mi preparavo ad avere di nuovo un faccia a faccia con Kaleb.
Escludendo la sua apparizione in tribunale, l'ultima volta che ebbi una conversazione con lui fu quando costrinse Raylee ad uccidere e a trasformarsi in licantropo.

Arrivammo nel luogo in cui Davies mi legò e drogò e le immagini di quel giorno, seppur annebbiate per la droga, riaffiorarono inaspettatamente.

"Stai bene?" mi chiese Camilla notando il mio tentennamento.
La guardai negli occhi e quello bastò a calmarmi. Annuii e proseguimmo fino a giungere da Kira e i suoi Esecutori, con Kaleb legato nello stesso modo come quando andò Mary a fargli visita.

"Ohh, con un po' di ritardo è arrivata la mia ricompensa" disse riferendosi al finto patto fatto con Damien per il mio sangue.

"L'unica cosa che otterrai sarà un viaggio di sola andata per l'Antartide" rispose Damien per far capire a Kaleb che il patto fosse finto. Tuttavia il Nightwalker non ne fu affatto sorpreso e sorrise.

"Credete veramente di essere in grado di spaventarmi? O di avere una minima chance di scovare il mio padrone senza di me? Siete degli illusi" disse, ma nessuno di noi cedette alle sue frecciatine.

"È qui che ti sbagli, perché abbiamo trovato il modo di trovarlo senza il tuo aiuto" lo informò sempre Damien, provocando un finto sguardo sorpreso da parte di Kaleb.

"Oh, ma davvero? Prego allora" disse con tranquillità, così tanta che ci fece sospettare che avesse qualcosa in mente.
Guardai Damien e mi fece un cenno affermativo, dopodiché fece lo stesso anche verso Kira, che estrasse un coltello e prese una ciotola.
Fece un taglio sul polso di Kaleb, mentre gli Esecutori lo tenevano fermo e fece cadere il sangue nel piccolo recipiente.
Non appena ce ne fu abbastanza, Kira mi porse la ciotola, così la presi, ma lei non la mollò.

"Sai quello che fai?" mi chiese, ma dalla mia esitazione capì la risposta.

"Non proprio" dissi, ma lei mollò comunque la presa.
Con la ciotola in mano, mi allontanai di qualche passo e la posai su una scrivania.

"Ho fatto un incantesimo di localizzazione per trovare Camilla, ma avevo un oggetto suo. Qui invece ho solamente un po' di sangue che forse è legato al padrone. È più facile sbagliare che riuscire" ammisi, ma subito intervenne Damien, che mise sulla scrivania uno zaino dal quale tirò fuori il grimorio di mia madre sotto il mio sguardo perplesso.

"Ho pensato potesse servirti, così ho fatto un salto a casa tua" mi spiegò, così la ringraziai e iniziai a sfogliare le pagine nella sezione dedicata agli incantesimi di localizzazione.
Dopo un paio di pagine sfogliate, trovai l'incantesimo che mi avrebbe potuto aiutare.
Purtroppo notai un inconveniente.

"Ah, interessante" dissi con amaro sarcasmo prima di girarmi verso gli altri.

"Per questo incantesimo servono due streghe" informai tutti e nessuno di loro fu contento della cosa, poiché l'unica strega che conoscevano era Maya e non andava molto a genio alla famiglia Drake.
Tuttavia, pur di scovare il padrone di Kaleb, accettarono la presenza della strega, così presi il mio ciondolo e pronunciai l'incantesimo per chiamarla, lo stesso che usai quella stessa mattina per guarire dalla febbre.