Capitolo 69

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Quella domanda di Camilla mi tormentò anche nei giorni successivi, il che rendeva difficile concentrarmi sul mio lavoro al ristorante intanto che le cose burocratiche per la Amber Arts venivano sistemate.
Per via di questo, chiesi un paio di giorni di pausa per schiarirmi le idee e Joshua me li concesse.

"Capisci qual'è il mio problema? Entrambe le scelte hanno pro e contro e non ce n'è una giusta che puoi dire È meglio dell'altra" mi lamentai con Travis mentre camminavamo per le strade di New York con un bicchiere a testa di Starbucks in mano.

"Secondo me dovresti accettare la sua proposta" rispose mio fratello facendomi girare di colpo verso di lui.

"Dovrei accettare di diventare una vampira immortale?" domandai pensando che avesse capito male quale fosse il mio problema, ma Travis annuì convinto prima di girarsi nella mia direzione.

"Io non ricordo un granché della mia infanzia, ma sai cos'è che ricordo perfettamente? Te" mi rivelò fermandosi.

"Tu hai sempre fatto di tutto per farmi stare bene, per farmi sorridere, per proteggermi.
Ti sei sempre fatta in quattro per tutte le persone a te care, non solo per me, ma anche per Hanna, Thomas e Luis.
Adesso sei tu che meriti di stare bene" continuò a spiegarmi e in effetti quelle parole erano vere.
Più di una volta, anche prima che conoscessi i Drake, mi ero ritrovata a mettere il mio benessere in secondo piano per far star bene qualcuno di caro a me.

"Il fatto è che mi spaventa l'idea di vedervi invecchiare e morire mentre io sarei sempre la stessa che sono adesso" dissi abbassando lo sguardo, ma a mio fratello scappò uno sbuffo divertito che me lo fece rialzare.

"Non ha senso questo ragionamento. Che tu rimanga mortale o meno ci vedrai comunque invecchiare e morire, è inevitabile.
L'unica cosa che cambierà sarà la tua età"
Le parole di Travis mi fecero riflettere ancora una volta.
Aveva ragione, che io avessi scelto di restare una strega o di diventare una vampira, le persone attorno a me sarebbero invecchiate comunque.

"Senti, fai così: prima di prendere una decisione, perché non chiedi un secondo parere? Magari ad Hanna" mi propose e io accettai, ma prima che potessi rispondere venimmo interrotti da Liam, che apparve all'improvviso e mise un braccio dietro al collo di Travis, tirandogli giù la testa e spettinandolo.

"Bro, ti ho cercato dappertutto" gli disse il suo migliore amico, ma mio fratello, che detestava ancora farsi spettinare, appena si liberò gli tirò un calcio nel sedere, per poi sistemarsi i capelli con la mano.

"Ehiii Sterling" mi chiamò Liam con tono suadente, o almeno quello era il suo intento.

"Come sta la mia barbie preferita?" domandò con il classico tono di chi cerca di provarci con qualcuno, ma io in risposta alzai semplicemente un sopracciglio.

"Quando capirai che lesbica significa mi piace la patata e non la zucchina? Sarà almeno la decima volta che te lo ripeto" Liam sbuffò divertito e alzò le spalle.

"Uno ci prova sempre" disse, ma subito intervenne Travis, che gli mise un braccio sulle spalle.

"Bro, mettiamo per assurdo che le piacciano i maschi.
Sei consapevole che se tu ci provassi con mia sorella ti potrei accidentalmente colpire con l'auto? Magari mentre sto andando a 150 all'ora" disse Travis con il suo fare da fratello protettivo che adoravo tanto e a quel punto, Liam fece un passo indietro.

"Oh andiamo non si può neanche scherzare?" chiese prendendo dei metri di distanza da me.
Travis sospirò e si voltò verso di me.

"Noi dobbiamo tornare" mi informò, così lo abbracciai in punta di piedi e gli diedi un bacio sulla guancia per salutarlo.

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