Capitolo 59

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Quella stessa notte, Camilla, volendo farsi perdonare da me, in segreto uscì di casa e iniziò a girare per Brightwood alla ricerca di Gwen.
Controllò al grill, nei bar, al parco, ma non vide neanche una traccia della ragazza, finché non si mise a pensare e formò un collegamento tra lei e Marcus Anderson, cosa che la portò proprio verso la casa dei genitori di Cheryl: una villa simile a quella degli Hudson, nella cosiddetta zona VIP di Brightwood.

Camilla si nascose dietro un muretto e si affacciò con la testa, vedendo, attraverso una grande finestra che dava sul salotto, il signor Anderson che parlava con Gwen nella speranza di carpire altre informazioni utili per la sua campagna elettorale.
Successivamente alzò la testa e al piano di sopra vide Cheryl che si pettinava davanti allo specchio proprio di fianco alla finestra.

Un piano iniziò a formarsi nella mente della vampira, ma prima che lo attuasse fece un profondo respiro e sorrise.

"James Bond....guarda e impara" disse prima di scavalcare il muretto e correre sotto la finestra del salotto e per evitare di essere scoperta tirò fuori un passamontagna che indossò.
Percorse il perimetro della casa fino al retro, dove campeggiava una grande piscina illuminata.

Si affacciò all'interno e vide la sala da pranzo deserta, ma visto che la portafinestra era chiusa non c'era modo di entrare senza farsi scoprire.
Pensò subito all'ipnosi, ma purtroppo la verbena stava prendendo sempre più piede a Brightwood e non poteva rischiare.

Alzò la testa e vide un balcone al primo piano, così fece un super salto con una breve rincorsa e atterrò oltre la ringhiera in modo molto silenzioso.
Le luci in quel corridoio erano spente, perciò entrò e usò le iridi da vampiro per vedere al buio, orientandosi per raggiungere la stanza di Cheryl.

Una volta lì, sentì della musica provenire dall'interno e la voce stonata della ragazza che canticchiava.
Aprì la porta in maniera lenta e silenziosa, entrò e vide Cheryl ancora davanti allo specchio.
Tirò fuori la sua pistola e di scatto la aggredì colpendola in testa con l'impugnatura, facendola svenire e prendendola prima che potesse cadere e fare rumore.

"Vorrei dire che mi dispiace, ma sarebbe la bugia più grande dei miei 400 anni" disse sentendosi sorprendentemente soddisfatta di quel colpo a Cheryl.
In seguito prese dei vestiti della ragazza e li usò sia per legarle le mani dietro la schiena, sia per imbavagliarla.

Mentre usciva dalla stanza, si fermò a causa di qualcosa che attirrò la sua attenzione.
Girò la testa a sinistra e sopra la scrivania vide un libricino aperto e appena lesse le parole Caro Diario, capì che quello fosse il diario personale di Cheryl, perciò, senza pensarci due volte lo prese e se lo intascò.
Uscì dalla stanza e bloccò la porta rompendo la serratura con la sua forza sovrannaturale, improvvisamente però la luce del corridoio si accese e il suo udito captò dei passi da sinistra, perciò corse di nuovo fuori sul balcone e saltò sul tetto per nascondersi.
Si affacciò con la testa e vide la signora Anderson che si dirigeva verso la stanza di Cheryl.

Camilla sapeva benissimo che la donna avrebbe scoperto la serratura rotta, perciò saltò giù silenziosamente e sempre senza emettere alcun rumore le attivò alle spalle.
La colpì alla testa così come fece con Cheryl, ma un problema si palesò quando, nel cadere, prima che Camilla potesse prenderla, la donna urtò un vaso che cadde a terra e si ruppe in mille parti.

Al piano di sotto, il signor Anderson sentì il rumore, perciò si alzò e salì le scale per controllare, quando improvvisamente si trovò Camilla davanti che gli tirò un calcio in pieno petto che lo fece rotolare giù.
La caduta gli fece perdere i sensi.
Gwen si alzò spaventata, ma prima che potesse muovere un passo Camilla si palesò con la pistola puntata verso di lei.

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