Era primo pomeriggio, avevo appena avuto lezione con la Celentano e stretta nel mio giaccone stavo tornando in casetta.
Dopo una veloce doccia indossai una tuta e delle calze calde, poi presi le cuffie e il computer e accesi la musica.
resta con me non sarai sola
sola
sola
mi prendo cura di te
sola
sola
solaLa voce di Blanco era l'unica cosa in grado di distrarmi davvero.
Qualcuno bussò alla porta. «Si può?» chiese Alex.
«Si, ti serve qualcosa?» domandai.
«Ti posso parlare?» disse lui.Deglutii. «Dimmi» risposi.
Lui si sedette accanto a me sul letto. «Ascolta, hai presente che sono arrivato primo nella classifica di Ermal?» chiese e io annuii. «Beh, come premio Maria mi dà il permesso di cantare il mio nuovo inedito in studio» spiegò.«Ma è grandioso! Bravo» esclamai, ero contenta per lui.
«Maria ha detto che posso portare una persona in studio con me, perciò volevo chiederti: vorresti venire?» chiese e io mi paralizzai. Non sapevo che dire, non me l'aspettavo.«Se non vuoi venire non fa niente, chiedo a Luigi» continuò forse un po' deluso.
«Alex ci vengo» risposi.
«Davvero?»
«Si, dammi dieci minuti e sono pronta»sorrisi, poi mi abbracciò ed io mi ghiacciai.Ci staccammo tutti e due visibilmente imbarazzati.
«Vabbè io vado, ti aspetto in cucina»balbettò.Indossai un paio di jeans cargo marroni e una felpa bianca, spazzolai i capelli e misi un filo di trucco, poi presi il giubbotto e corsi da Alex.
Il tragitto fu molto silenzioso e una volta arrivati posai la mia giacca in sala relax prima di entrare in studio.
«Allora Alex, vedo che hai portato compagnia» la voce di Maria rimbombò nella stanza.
«Si, ho portato una cara amica» disse Alex, io sorrisi spontaneamente e mi accomodai al mio banco.«Diciamo qualcosa su questo pezzo?»
«Si chiama "Tra silenzi" e l'ho scritto perchè a volte mi sento un po' controcorrente ad aver pensieri fuori dal comune, diciamo» spiegò e la melodia a me sconosciuta rimbombò nella stanza.ho lasciato accesa la tv
così sento i suoni nel silenzio
Un attimo, questa frase...in una lunga lunga fila di diversi
giudicati da tutti quanti e da se stessiAvevo i brividi. mi ritrovavo così tanto in queste parole e poi ieri mi aveva detto...
tra silenzi tocchiamo la vita con pochi gesti
E la canzone si concluse.Applaudii sinceramente e corsi da lui.
«Allora Michelle che dici? Ti è piaciuta la canzone?» mi domandò Maria.
«Si, bellissima» risposi sinceramente.
«Va bene ragazzi potete andare, fate i bravi» ci salutò la conduttrice.Tornammo in sala relax e non so quale istinto me lo suggerii, ma lo abbracciai, Alex sembrò non aspettarselo, ma immediatamente ricambiò l'abbraccio: era un abbraccio sincero, senza secondi fini, un abbraccio da amica ad amico.
«Mi sono ritrovata tanto nel tuo testo» gli dissi.
«Lo so, ecco perchè ti ho portata con me»rispose, poi mi fissò per qualche secondo e si avvicinò e stava per baciarmi?«Scusa» sussurrò girandosi di spalle.
«Andiamo» farfugliai e imbarazzati ci incamminammo verso la casetta.spazio autrice
eccomii come state? avete iniziato scuola? io inizio domani :(. come avrete letto i nostri protagonisti si stanno avvicinando sempre di più e addirittura il nostro caro alex ha provato a baciarla! ma abbiate pazienza perché le cose sono ancora molto lunghe. a presto, grazie per le 200 letture vi amo💗💗
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hate me (le stelle lo sanno)
Fanfictionlei ha solo la danza in testa e una grande paura di amare. lui vive tra i tasti di un piano e cerca la sua fiaba. cosa succederà? le stelle lo sanno