-Ci sono rimasto un po' male- mormorò Alex mentre eravamo in giardino, si riferiva ai punti che si meritava e non ha avuto.
-Hai spaccato, sei stato il migliore come sempre. Non fa niente se non hai guadagnato punti, hai dimostrato di brillare- lo rassicurai.
-Tu sei stata pazzesca- mi sorrise.
-Potevo fare meglio la coreografia di hip hop- sbuffai, avevo vinto ed ero contenta, ma non ero soddisfatta al 100%.
-Scherzi? Hai vinto- esclamò lui.
-Io potevo fare meglio, mi sono emozionato troppo- si lamentò con una punta di malinconia.
-Non è vero, che eri emozionato si è visto ma questo ha resto più speciali le tue esibizioni- giocai col braccialetto di pietre che portava al polso.
-Dormiamo insieme?- chiese.
-La stanza gialla è libera- aggiunse.
-Va bene- risposi e insieme ci incamminammo verso la stanza.
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Ero sfinita, provavo e riprovavo migliaia di volte le coreografia assegnatomi per la puntata, provavo anche quando non era orario di lezione. Avevo costantemente male alle gambe e ai piedi, ma dovevo fare sempre di più se volevo andare avanti.
-Prima o poi ti ucciderai fermati un secondo- mi disse Alex appena tornai in casetta.
Aveva ragione, stavo decisamente esagerando.
Questa settimana Raimondo e Veronica si erano sbizzarriti assegnandomi di tutto e di più: un guanto di sfida "sensualità" contro Francesca e un guanto di sfida hip hop contro Jhon Erik.-Ma che palle- sbuffò Alex guardando i mille fogli stropicciati che aveva sul letto.
-Dai vecio la farai bene- lo rassicurò Albe seduto sul divano blu con me e il mio ragazzo.
La Pettinelli aveva lanciato un guanto di sfida Alex contro Albe sulle note di "Abbronzatissima".
-Dovresti parlarne con Lorella- proposi.
-Non lo so- sbuffò lui.
-Io vi saluto- dissi prima di lasciare un bacio sulla guancia di Alex.
-Ei tutto okay?- domandai a Carola entrando in camera, era seduta sul suo letto e piangeva disperata.
-Ho paura, ho paura di uscire da qui e di non essermi goduta quest'esperienza a pieno per la paura di non essere all'altezza- singhiozzò lei.
-Io lo vedo il tuo sforzo, in ogni coreografia che fai- cominciai
-Devi solo renderti conto della ballerina che sei. Non puoi continuare ad andare avanti di questo passo, vivendo di insicurezza non tu, Carola- dissi, con ferrea convinzione di ogni singola parola da me pronunciata. Le asciugai le lacrime e la abbracciai.
-Ti voglio bene- mormorò a bassa voce.
-Te ne voglio anch'io, e non immagini quanto- risposi io poi qualcuno bussò alla porta.
-Chi è?- domandai io.
-Io- riconobbi la voce di Alex e pochi secondi dopo io cantante fece il suo ingresso nella stanza.
-Tutto okay?- chiese lasciando una carezza nei capelli della mia amica. Ero contenta che si volessero così bene.
-Vi lascio soli, vado a sistemarmi- ci salutò.
-È distrutta- sospirai.
-Anche tu lo sei, ma l'hai aiutata. Questa cosa dice tanto di te- sorrise il mio ragazzo. Tutto il resto divenne solo un contorno, un silenzio che sembrava parlare: quello in cui i miei occhi verdi si mischiavano ai suoi.
-Mi fissi-
Beccata.
-No- abbassai lo sguardo imbarazzata.-Come faremo- domandò di getto mentre gli accarezzavo i capelli sul letto.
-A fare cosa, Alex?- domandai divertita.
-Sei lontana da me- mormorò e mi si formò un nodo alla gola. Ero abituata a passare ogni momento della giornata con lui ormai e sapere che una volta usciti di qui lui sarebbe stato dall'altra parte dell'Italia mi faceva rabbrividire.
-Passeremo l'estate insieme- pronunciò convinto.
-E dove?- chiesi curiosa.
-Sorpresa- sorrise.
-Dopo il liceo intendi continuare la scuola?- mi domandò Alex avvolto dal piumone giallo.
-Non lo so, ho sempre desiderato di studiare moda dopo il liceo ma chissà, intanto devo recuperare tutto il programma perchè a giugno mi aspetta la maturità- sbuffai.
-E se decidessi di continuare come faresti a conciliare danza e università?- continuò.
-Non lo so, ci penserò in questi mesi. Non ho mai pensato di fare la ballerina, di fare della mia passione un lavoro ma le cose semplicemente accadono senza chiedere permesso quindi le lasceremo fare- dissi.
-Le hai conosciute a scuola le tue amiche?- chiese.
-Si, sono state le prime persone che ho considerato veramente amiche, oltre a Beatrice ovviamente- risposi.
-Non ho mai avuto un buon rapporto con l'amicizia, fino al liceo non ho mai avuto nessun compagno di classe che potessi considerare "amico", mi cercavano tutti sempre e solo per i compiti, ero sempre il ripiego, la riserva, la seconda scelta di tutti- mormorai.
-Ascolta, lascia perdere il passato, pensa al presente e al futuro. Non hanno saputo vedere la persona che sei veramente- mi rassicurò Alex.
-E poi, ora ci sono io: non sarai mai più sola- sorrise.
-Alex, non siamo soli- dissi prima di abbracciarlo.
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hate me (le stelle lo sanno)
Fanfictionlei ha solo la danza in testa e una grande paura di amare. lui vive tra i tasti di un piano e cerca la sua fiaba. cosa succederà? le stelle lo sanno