sessanta

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Stamattina era arrivata la comunicazione per noi ballerini che quasi la maggior parte dei professionisti erano risultati positivi al covid perciò per questa settimana sia le lezioni che la puntata sterebbero state sospese, beh almeno avrei avuto più tempo per riposarmi!
-Questa settimana possiamo stare sempre insieme- sussurrò Alex sulle mie labbra prima di lasciarci un dolce bacio a stampo.
Della nostra storia mi piacevano le piccole cose, i baci dati senza un perché, gli abbracci o qualche parola di incoraggiamento.
-Mi fanno schifo le bucce delle arance, vomito se me le mettete davanti- disse Calma.
-Carola passamele mettiamogliele là- rispose Alex ridendo.
Non capivo questo atteggiamento nei confronti del cantante, la sfida ormai era finita perché continuava?
-Alex, la smetti?- domandai io sottovoce.
-Ma dai sto scherzando mamma mia- disse lui con tono seccato.
-Alex ma perchè mi tratti così?- chiese Marco.
-Ma uno non può nemmeno scherzare- sbuffò il mio ragazzo e se ne andò nella stanza delle gradinate.
-Che hai? Ti vedo strano- domandai dopo averlo raggiunto.
-Nulla, mi da i nervi- ripose riferendosi a Calma.
-Ma perchè lo vivi come una sfida, non lo guardare perchè devi avere questo atteggiamento- provai a farlo ragionare.
-Tu non capisci, non lo vedo come una sfida è che lui mi provoca- continuò a insistere.
-Su certe cose con te non si può ragionare- scossi la testa delusa e mi diressi in camera.
Dopo un'ora uscii da lì perché sentivo delle urla provenire dalla cucina.
-Ma posso dire quello che voglio- urlava Alex a Calma.
-Se mi veniva Sissi l'altro ieri io non la mettevo ultima- continuava il mio ragazzo.
-Non puoi dire "cazzo è il migliore di tutti" per mio gusto c'è gente più brava di te ma ripeto per mio gusto- proseguì.
-Ma perché fa così?- bisbigliò Carola al mio orecchio.
-Lascia perdere ha la testa di coccio- sbuffai io e Alex se ne andò in camera sbattendo la porta.

-Alex?- domandai a Luigi non avendo più visto il cantante dalla discussione di oggi pomeriggio.
-Dorme- rispose il mio amico.
-Ma non mangia?- chiesi preoccupata.
-Boh- fece spallucce lui.
Così mi diressi verso la camera blu.
-Alex- lo chiamai non appena entrai in camera, ma neanche il tempo di dire altro che venne verso di me abbracciandomi e io non tardai a ricambiare.
-Scusa non dovevo- sussurrò nella abbraccio.
-Non fa niente- gli accarezzai i capelli io.
-Vieni di là-
-Non succederà più promesso-disse lui.
Dopo cena cercai di andare fuori ma quando trovai Calma a fumare feci per tornare verso la porta ma lui mi fermò.
-Resta, sei l'unica che vuole restare con me- mormorò. Mi dispiaceva il fatto che fosse sempre escluso dagli altri, in passato mi era capitato di vivere questa situazione a scuola; hanno sempre detto di non tollerare il bullismo ma quando i miei compagni mi coloravano il banco o quando ero sempre l'ultima ad essere scelta per le squadre di pallavolo o quando ridevano appena mi alzavo dalla sedia dov'erano? Perciò capivo come si sentiva Calma in quel momento e non mi andava di contribuire a farlo sentire così.
-In passato mi è capitato di vivere la tua stessa situazione perciò so come ti senti- cominciai.
-Se posso darti un consiglio, rimani sempre te stesso e lasciali stare vedrai che impareranno ad apprezzarti così come sei-
-Grazie, sei una persona davvero speciale- sorrise lui e rimase a guardarmi per qualche secondo di troppo perchè lo vidi provare a posare le labbra sulle mie ma io lo spinsi via.
Io volevo solo essere gentile con lui, io amavo Alex e non lo avrei mai tradito.
-Ma come ti viene in mente? Lo sai che sto con Alex!- sbottai stizzita e lui non rispose.
-Tu non vuoi essere mio amico, vuoi solo approfittare della situazione con Alex- scossi la testa schifata prima di andarmene sbattendo la porta.

Stanotte dormii poco e niente e una volta sveglia feci una doccia gelida per cercare di levarmi quella brutta sensazione di dosso. Non ci potevo credere, aveva fatto tutto di proposito.
Indossai una tuta e mi diressi in cucina dove stranamente trovai Alex e Calma a litigare non capii per quale motivo.
-Ah si allora perchè ieri la tua ragazza mi ha baciato- disse Calma e io mi pietrificai sul posto sentendo tutti gli sguardi su di me soprattutto quello di Alex che mi guardava deluso.
Ma perchè lo aveva fatto?
Speravo solo che Alex mi credesse, che il nostro rapporto non si incrinasse di nuovo per colpa di una cretinata. Speravo solo di non perderlo perchè senza di lui avrei perso me stessa.
-Non è vero- fu l'unica cosa che riuscii a dire.
-Ah no e io perchè dovrei crederti?-
Sentii il rumore del mio cuore rompersi in mille pezzi.
-Perchè sono la tua ragazza- mormorai io con gli occhi lucidi.
-Certo la mia ragazza, ora non lo sei più- sbottò uscendo in giardino.
Cominciai a tremare e corsi verso la mia stanza. Avevo caldo e freddo allo stesso tempo tremavo e non riuscivo a respirare inoltre le lacrime cominciavano a rigare il mio viso.
Lo sapevo cos'era, un attacco di panico,
non ne avevo uno da un anno e speravo di essermi dimenticata questa brutta sensazione. La testa girava, il respiro mancava, lo avevo perso, non avevo più Alex. Era colpa mia non avrei mai dovuto avvicinarmi a Calma.
-Che cazzo hai fatto?- disse Luigi entrando in stanza rossa assieme a Luca.
-Oh che hai- si avvicinò il secondo vedendomi quasi non respirare.
Provai a dire qualcosa ma non ci riuscii.
-Respira- disse Luigi preoccupato.
-Guardami, segui me. Inspira e espira- mi aiutò Luca e dopo poco tornai a respirare normalmente.
-Non lo hai fatto veramente io lo sapevo- scosse la testa Luigi riferendosi al finto bacio con Calma.
-Ma Alex non mi crede- mormorai.
-Ti aiutiamo noi- disse Luca.
-E come?- chiesi.
-Troveremo il modo, intanto proviamo a parlare con Alex- mi rassicurò l'altro e i due uscirono chiudendosi la porta alle spalle.
Sfiorai col polpastrello la polaroid che avevo ancora attaccata al muro.
E mi riempi quegli spazi vuoti
Una lacrima scese istintivamente, presi il telefono e collegai le cuffie.
ci sono arcobaleni
anche nei cieli neri
solo che non li vedo
e non li vedi
magari scriverò
pagine intere
così saprai che c'è qualcuno
che ti vuole bene
Pensavo che non mi sarei mai dovuta innamorare di Alex, prima Cosmary, ora Calma, se sono riusciti a dividerci entrambi forse non ci amiamo davvero così tanto.

spazio autrice
tadan!! DRAMA! lo so lo so che vi scoccia ma visto che voglio far durare la storia a lungo è necessario ahahahah
a presto amori<33

hate me (le stelle lo sanno)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora