venti

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Erano passate ormai ore dalla fine della puntata e di Alex nessuna traccia...che ci fosse rimasto male per la sfida?

«Dov'è Alex?» domandai a Luigi il quale stava cucinando.
«Sta facendo la doccia» rispose lui.
«È rimasto male per la sfida?» chiesi.
«Non ne ha voluto parlare, per me si»disse lui così io corsi verso la stanza blu senza pensarci due volte.

Bussai al battente in legno bianco. «Si può?» chiesi.
«Vieni» rispose Alex.

Quando entrai lo trovai con la testa sotto il cuscino quindi mi avvicinai a lui.
«Ci sei rimasto male, vero?» dissi sporgendo la testa verso il suo viso.
«Più che altro non me l'aspettavo» sbuffò.
«Per me hai cantato bene, come sempre» cercai di rassicurarlo.

«Vieni di là è pronta la cena» aggiunsi e così ci incamminammo verso la cucina.

«E lasciano la porta aperta» si alterò Alex seduto davanti a me.
«Ma chi?» chiesi io.
«Albe» rispose. «Chiudete 'sta porta, per piacere» si alzò lui chiudendo la porta.
«Stai calmo, qual è il problema» cercai di capire.

«Fa freddo e tengono la porta aperta» sbuffò lui poi Albe riaprì la porta. «In effetti è difficile tenere la porta chiusa»continuò a lamentarsi il ragazzo.
«Alex, c'è odore di fritto. La teniamo aperta cinque minuti e poi la chiudiamo» sintetizzò Albe.

«Ma io ho freddo, chiudila»
«Sei a mezze maniche a novembre, mettiti una felpa» controbbattee l'altro.
«Ti prendo una felpa, calmati» bisbigliai.
«Non mi va di arrivare fino alla camera quando tu potresti semplicemente chiudere la porta» si lamentò Alex.

«Alex stai calmo che non è successo niente»
«Stai zitto per piacere» disse Alex e lì mi urtai anche io.
«Calmati e vatti a prendere una felpa» continuai, ma il tentativo di calmarlo fu vano perchè uscì in giardino sbattendo la porta.

«Non si può dire niente» si lamentò Albe.
«Hai ragione, ma sta così per la sfida» intervenne Luigi ed io mi diressi nella stanza blu a prendere la felpa, non poteva ammalarsi; poi uscii in giardino.

Spalancai la porta a vetri e gliela lanciai addosso. «Mettila, fa freddo» ordinai.
«Che hai Alex? Perchè ti sei innervosito per una cretinata?» provai a capire cosa avesse senza ricevere risposta.

«È la sfida?» intuii io e dall'assenza di risposta capii che avevo ragione.
«Vieni qui» dissi prima di abbracciarlo.
«La vincerai» lo rassicurai.

Dopo aver rassicurato Alex mi preparai per andare a dormire e come da tradizione chiacchierai con le mie due compagne di stanza.

Sissi mi passò il suo cellulare. «Leggi questo Tweet su te e Alex» esclamò.
"Comunque io avevo già capito tutto"
E compariva una foto di quando sono entrata, che mi ritraeva accomodarmi al mio banco e Alex col suo sguardo su di me e un'altra del nostro bacio di stanotte.

«Ah si, leggi anche questo» cinguettò Carola e anche lei mi passò il suo cellulare.
"Comunque loro due si sono proprio trovati" Recitava il tweet e io sorrisi spontaneamente.

«Silvia, in questi giorni vedo te e Dario molto vicini» ora le avrei fatto anche io l'interrogatorio.
«Ci siamo baciati e lui a me piace, ma sono più grande quindi...» disse Sissi imbrarazzata.
«COSA?» urlammo all'unisono io e Carola.
«Sono felice per te» dissi prima di abbracciarla insieme a Carola.

«E comunque l'amore non ha età» aggiunse quest'ultima.
«Perchè tu e Luigi quanto vi passate?»scherzò Sissi e l'altra la fulminò con lo sguardo, poi qualcuno bussò alla porta.

«Si può?» sbucò Alex.
«Vieni Alexino» lo chiamò Carola e il ragazzo si sedette accanto a me sul letto.
Immediatamente notai che era di nuovo a mezze maniche. «Ti sei levato la felpa, io non ce la posso fare» mi lamentai.

«Potevi prendertela da solo invece che fare tutto quello show con Albe» commentò Sissi.
«Silenzio» sorrise Alex.

«Sei proprio preso comunque» notò Carola.
«No, non è vero» rispose imbarazzato.
«Io lo avevo notato da subito» continuò sempre lei.

«Esci un attimo?» mi chiese Alex.
«Puoi parlarmi anche qui» scherzai io.
«No dai, vieni fuori» continuò Alex e sbuffando uscii dalla stanza.

«Che dovevi dirmi?» mi lamentai.
«Questo» disse prima di baciarmi.
Bacia in un modo indescrivibile.

«Ti vergognavi» scherzai io appena si staccò.
«No, buonanotte» sussurrò al mio orecchio prima di dirigersi verso la sua stanza.

«Allora come bacia?» domandò Sissi non appena tornai in camera.
«Ma voi come-» cominciai, ma un presentimento mi assalii. «Ci avete spiati?» chiesi sconvolta e le due scoppiarono a ridere sotto i baffi.

«Ma come devo fare con voi» scossi la testa prima di mettermi a dormire.

spazio autrice
ciao a tutti! avete visto la puntata?? quest'anno sono tutti bravissimi ma io sono rimasta colpita da matthew e magari in futuro potrebbe arrivare una storia su di lui🫠🫠
fatemi sapere cosa ne pensate, grazie per le 400 letture!💗💗💗

hate me (le stelle lo sanno)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora