settantanove

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-Buon compleanno Luchino- dissi entrando in cucina e correndo ad abbracciare il mio amico.
Era una delle persone fondamentali per me qui dentro ed ero certa che grazie al suo talento sarebbe arrivato alla fine del programma.
Questo pomeriggio avremmo tenuto una festa a sorpresa per lui per festeggiare i suoi diciannove anni. Infatti proprio mentre Luca era a lezione mi preparai velocemente e aiutai Alex a legare alla parete un enorme palloncino a forma di diciannove.
-Arriva arriva- urlò Albe e noi ci nascondemmo dietro al divano.
-SORPRESAAA- urlammo lasciando il cantante sorpreso.
-Grazie- sorrise lui.
-Balliamo- gli si avvicinò Nunzio, l'animatore della festa.
-Luca questa volta lo dico io, mettiamo Blanco- scherzai facendo partire le note di "Mi fai impazzire". Ballavo con Carola, Sissi e Francesca, scatenandomi, lasciandomi alle spalle i commenti di Todaro, i giudizi della Celentano e le buste rosse che avevo messo tutte in fila sopra il mio letto.
Cenammo tutti insieme e Luca spense le  candeline.
-Ti voglio più bene di tutti- disse abbracciandomi.
-Grazie di tutto ragazzi- ringraziò sempre lui sorridendo.
Poi mi persi nei miei pensieri, mi dispiaceva non poter festeggiare il mio compleanno qui...ho passato intere giornate della mia vita ad aspettare che qualcuno varcasse la porta di casa per venire alla mia festa senza ricevere successo ma solo tanta tanta delusione.
Due braccia forti mi cinsero le spalle e riconobbi questo tocco anche senza il bisogno di voltarmi.
-Alex!- esclamai.
-Stavi pensando troppo, ora comincio a conoscerti anche io. Dimmi un po' cosa invadeva la tua testa?- chiese sedendosi accanto a me.
-Niente- scossi la testa.
-Sicura?- continuò e io annuii.
-Okay allora vado da Luigi- mi salutò lasciandomi un bacio sulla guancia.
Ero sorpresa che si mostrasse così davanti a tutti, che non nascondesse la nostra storia e soprattutto che non nascondesse più le sue emozioni.
Finita la festa la cucina era nel caos, c'erano cartacce e piatti sporchi ovunque e soprattutto il pavimento era imbrattato di Coca Cola poichè Nunzio l'aveva rovesciata ballando.
-Lu ti do una mano- dissi cominciando a lavare via il liquido appiccicoso dal pavimento.
Finimmo tutto verso le undici e il cantante mi salutò con un abbraccio.
Ero sola nel silenzio, i muscoli pulsavano di dolore ma ormai mi ci stavo abituando. Decisi di prepararmi un thè caldo perciò cominciai a scaldare l'acqua nel pentolino.
-Ei- riconobbi la voce di Alex.
-Sei sveglio?- chiesi.
-A quanto pare, ti sono venuto a cercare in camera e Carola e Sissi mi hanno detto che ti avrei trovata qui- rispose.
-Ti serve qualcosa?- domandai.
-Si, questo- rispose prima di cominciare a baciarmi premendomi contro il bancone della cucina.
Eravamo soli, nel silenzio della notte si sentivano solo i nostri baci.
-Alex, il thè- abbassai lo sguardo imbarazzata notando che l'acqua strabordava dal pentolino.
Il ragazzo imbarazzato si accomodò sulla sedia dell'isola e io gli porsi una tazza fumante di thè alla vaniglia.
-Brucia, cazzo- si lamentò portandosi una mano sulla bocca.
-Quanto sei scemo- scossi la testa.
-Fa cagare, troppo dolce- continuò a lamentarsi.
-Ma ti lamenti sempre- sbuffai.
Finito il thè posai le tazze in lavastoviglie e mi resi conto di avere gli occhi di Alex addosso.
-Dai non fissarmi- risi.
-Sei bella, truccata, struccata, mente balli, mentre dormi, mentre metti le robe in lavastoviglie sei bella sempre- disse ed io rimasi spiazzata, non sapevo che dire...
-Non serve che tu mi risponda- rispose alzandosi e avvicinandosi a me.
-Io ti sento parlare mentre sei in silenzio- continuò spostandomi una ciocca dietro l'orecchio e sfiorandomi col dito il suo orecchino.
-Buonanotte- sussurrò prima di lasciarmi un bacio sulla fronte.
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-Ragazzi ci sono un po' di guanti- risuonò la voce di Maria.
-Cantante o ballerino?- chiese Dario.
-Entrambi- rispose la donna.
-Alex esci- continuò e il ragazzo si diresse in giardino.
"Caro Alex hai sempre la solita faccia da funerale e continuo a sostenere che canti tutte le canzoni allo stesso modo" lesse la conduttrice.
"Ti lancio questo guanto di sfida contro Luigi in cui dovrete cantare "Sex bomb" con annesso vestiario scelto da voi e dovrete muovervi sul palco come due vere rockstar. Buon lavoro firmato Rudy Zerbi" si concluse la lettera. Sentii un sospiro da parte di Luigi seduto accanto a me e vidi Alex con sguardo perso sulla lettera.
-Andiamo avanti, il prossimo guanto è per una ballerina- continuò Maria.
-Vado Maria- mi alzai ormai convinta al cento per cento in un altro guanto da parte di Raimondo.
"Cara Michelle, continuo a sostenere che oltre alle belle linee e al bel movimento ti manchi qualcosa di fondamentale per il serale cioè la sensualità. Ti lancio questo guanto di sfida contro Francesca sulle note di "Toxic" di Britney Spears in cui dovrà spiccare la sensualità che fino ad ora non ho visto. Francesca può anche non piacere a livello di linee e di movimento ma è sicuramente più sensuale di te. Buon lavoro, firmato Raimondo Todaro" lesse la conduttrice e un po' ci rimasi male.
Non ho mai capito cosa Raimondo realmente pensasse di me, inizialmente mi riempiva di complimenti, poi è entrata Francesca e non andavo più bene, poi ricomincia a farmi complimenti e ora tutto questo accanimento contro di me.
Arrivarono altri guanti per Nunzio, Leo e Albe, poi Maria chiuse il collegamento. Mi avvicinai ad Alex vedendolo preoccupato e sperai vivamente che mi avrebbe parlato invece di nascondersi.
-Tutto okay?- chiesi.
-Mh mh- rispose lui rileggendo per l'ennesima volta la lettera.
-Non ti fissare che è peggio, ce la farai Alex come ce l'hai sempre fatta. Se vuoi ti aiuto anche a scegliere l'outfit- lo rassicurai.
-Ho fatto di tutto, anche questa no- sbuffò lui.
-Aspetta, facciamo come hai fatto con me- dissi trascinandolo al centro della stanza delle gradinate facendo partire "Sex bomb" sul mio mp3.
sex bomb sex bomb
you're my sex bomb
Cantai muovendomi a caso provocando le risate del cantante.
-Grazie- fece spuntare le sue fossette che tanto amo.
-Non è vero che non sei sensuale- aggiunse.
-E non è vero che canti tutto allo stesso modo- continuai io.

hate me (le stelle lo sanno)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora