novantasette

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                          Alex's pov
-Facciamo entrare la sfidante- furono queste le parole di Maria, una ragazza dai capelli castani lisci lunghissimi fece il suo ingresso in studio.
Era stupenda.
Si esibì lasciandomi praticamente incantato, era bella, brava e aveva un non so che di...malinconico. Sembrava una principessa.
Quella sera, dopo la sua entrata, non mi presentai. La "conoscevo" da due ore e già ero dannatamente perso di lei, non la salutai perchè la paura di non essere corrisposto era molta e non volevo affezionarmi a lei per questo motivo.
-Ehi principessa che fai qui?- le dissi avvicinandomi a lei per la prima volta.
I giorni passavano e io ero sempre più innamorato di lei, si infastidiva se la chiamavo principessa e diceva di odiarmi ma io sapevo che non era così.
Una notte, sotto le stelle e la luna piena mi raccontò quel mito delle anime gemelle. Lei non lo sapeva, probabilmente non avrei mai trovato il coraggio di dirglielo davvero allora provai a farglielo capire posando le mie labbra sulle sue.
Lei non sapeva che era lei la mia anima gemella.
-Luigi l'ho baciata!- urlai entrando in camera e svegliando il mio amico.
Era mia, la mia piccola stella.
In questi mesi abbiamo condiviso tanto, lacrime per paura di esserci persi, risate, baci, abbracci, incoraggiamenti, io mi sono sfogato con lei e lei con me...la volevo nella mia storia perchè era l'unica che io volessi davvero; lo capii conoscendola, abbracciandola, imparando a studiare le sue abitudini perchè Tommaso Paradiso scrisse "Completamente" motivo per cui gliela dedicai come feci con "Un milione di cose da dirti" e con "I won't let you go".
Scrissi di lei ovunque, persino nel compito che Maria ci diede sull'amore, si la conoscevo appena ma ero già perso di lei.
Scrissi di lei in "Ammirare tutto". Già, iniziai a scrivere quella canzone anni fa, canzone alla quale non diedi mai un titolo. Non mi piacciono i titoli, è come ridurre una canzone solo da essi, ma quando Michelle pronunciò quella frase sembrò avermi letto dentro per tutto il tempo perchè "Vivere sempre senza giudizi e ammirare tutto" era l'essenza della canzone.
Scrissi per lei in "Accade" che parla del nostro periodo di distacco. La scrissi di getto, senza pensare alle parole come se volessi liberarmi da tutto una volta per tutte e forse Lorella lo percepì perchè decise di produrla.
Scrissi di lei in "Non siamo soli" frase che più e più volte ci siamo ripetuti in questi mesi la quale è titolo di una canzone che parla senza ombra di dubbio di noi due e di quello che siamo.
Ho scritto di lei e continuo a farlo perchè è a lei che penso ogni giorno, è lei la mia musa ispiratrice, è lei il mio tutto.
"Ti amo", due semplici parole che continuano a vorticare nella mia testa ogni volta che la vedo. Ci misi tanto a dirle, poco a capirle.
Non glielo dissi perchè tante volte ho avuto paura che lei non fosse la mia persona, altrettante ho pensato di non esserlo io, ma quando guardandola ho capito che avevo bisogno solo di lei per essere felice gliele dissi, senza pensarci due volte.
Lei fece lo stesso, non me lo disse subito. aspettò il momento in cui la paura di perdermi le annebbiava la vista ma me lo fece sempre capire. Me lo fece capire da quanto inconsciamente si prendeva cura di me, da quando bastava un suo abbraccio per farmi sorridere, da quando bastava lei per ritornare più "Ale" e meno "Alex".
Ne abbiamo passate di ogni ma siamo qui, siamo arrivati in finale insieme.
Penso che a parole non saprei descrivere quanto averla accanto in questo percorso sia stato fondamentale, quanto io desideri averla accanto sempre, quanto desideri sposarla, baciarla, abbracciarla, sentirla vicino a me.
Non ho mai amato nessuno come amo lei, non ho mai dedicato così tanto tempo a nessuno come lo faccio con lei.
Non sono mai rimasto incantato da nessuno tranne che da lei.
Ora mi trovo qui, alle 23.08 del 15 maggio 2022 con lei piangente stretta tra le mie braccia.
In questi mesi l'unica cosa che ho desiderato è stara veder vincere lei, non io...lei e solo lei. Sono contento di essere arrivato in finale, di avere così tante persone che mi sostengono e di aver vissuto quest'esperienza fino alla fine.
Le asciugai le lacrime, la strinsi a me e se avessi potuto avrei inventato altre duemila parole pur di calmarla.
Le diedi la mia bandana, l'oggetto che per tutto questo tempo mi aveva portato fortuna in ogni singola esibizione sperando che possa aiutare anche lei.
Qui, dietro le quinte la guardo ballare col mio orecchino e la mia bandana e non posso che rinnamorarmi di nuovo come se fosse la prima volta.
Sono fiero di lei, orgoglioso di come è caduta e si è rialzata sempre. Orgoglioso di come ha imparato ad amarsi un po' di più, di come non ha mai smesso di brillare e di come anche stasera si sta dimostrando la migliore.
Sospirai ed entrai nel camerino.
Erano mesi che volevo farlo senza mai trovare il coraggio.
Entrai nel suo camerino e posai sulla sua specchiera tre fogli. Tre fogli in cui era racchiusa tutta la nostra storia.
Una storia che non parla di principi e principesse, ma di canto ballo, astronomia e piccoli gesti.
Una storia speciale si,
perchè è la nostra.
Siamo speciale
Alex.

spazio autrice
penso che questo sia in assoluto il capitolo al quale tengo di più, è scritto col cuore e anche di più.

hate me (le stelle lo sanno)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora