diciotto

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Stamattina provai assieme a Carola la coreografia assegnataci da Veronica Peparini, il giorno dopo si sarebbe registrata una nuova puntata e nonostante le riuscisse benissimo la mia amica si scoraggiò molto.

«Te l'ho detto. Ti viene perfetta, non farti paranoie» la rassicurai in sala relax.

Tornammo in casetta dove feci una doccia rigenerante e mi cambiai.

«Avete sentito la storia dei bigliettini?»chiese Luca, eravamo in giardino io e Alex sul divano e lui e Luigi in piedi a fumare.
«No, che biglietti?» domandai curiosa.

«Praticamente ognuno di noi deve scrivere un biglietto indirizzato a qualcuno in anonimo e i biglietti verrano poi letti in puntata attraverso un gioco con dei palloncini» spiegò il ragazzo.
«Che cosa carina» sorrisi io.
«Superficiale» commentò Alex.

«Sembri un vecchio quando fai così, tanto lo sappiamo che tu lo scriverai a Michelle» lo rimproverò Luigi e Luca soffocò una risata.
«Ma va» distolse lo sguardo il ragazzo seduto accanto a me.

«Tu a chi lo scriverai?» mi chiese poi Luigi.
«Penso a Carola»- risposi.
Non lo avrei scritto ad Alex, non ci pensavo proprio così tornai in camera presi carta e penna e scrissi "Cara carola, ti amo più delle canzoni di Blanco".

Era sera ormai e dopo cena ero rimasta a chiacchierare con Carola, Sissi e Alex.
«A chi lo hai scritto il biglietto?» chiese la seconda al ragazzo.
«A nessuno» rispose lui.
«Certo a nessuno, hai gli occhi innamorati» continuò l'altra come se fossi invisibile.
«Non sono innamorato» si giustificò il cantante.

«E tu a chi l'hai scritto?» domandò nuovamente Sissi, questa volta a me.
«Non ad Alex» sintetizzai io.

«Ti sei spruzzato un litro di profumo, sei innamorato» proseguì Carola.
«Ma che è sto collegamento» rise il ragazzo.
«Le hai dato la tua felpa» concluse Sissi.
La situazione stava diventando imbarazzante.

«Vabbè io vado via» disse Alex prima di incamminarsi verso la sua stanza facendo ridere le mie due amiche.
«Voi due siete delle pazze» scoppiai a ridere.

Per il resto della serata chiacchierai con le due in camera, ma io non riuscivo a smettere di pensare ad Alex, forse eravamo davvero innamorati l'uno dell'altra...

Così presi il plaid e uscii in giardino dove mi coprii per bene e lasciai che il vento facesse sparire anche le mie paranoie.

«Posso o vuoi stare sola?» chiese Alex uscendo aprendo la porta della
casetta.
Picchiettai il posto accanto a me. «No, vieni» risposi.

«Ci incontriamo sempre qui» notò lui sorridendo.
«Quando penso troppo mi piace venire qui cullata dal vento con la luna e le stelle a farmi da sfondo» spiegai e il ragazzo sorrise guardandomi.

«C'è la luna piena oggi e quel pianeta che si vede davanti a noi è Venere» cominciai io.
Passavo ore in giardino a casa mia ammirando le stelle, so tutte le costellazioni a memoria. Sin da piccola è sempre stato un mondo che mi ha affascinata.

Indicai un'altra costellazione. «Quella è Cassiopea» spiegai.
«Ma le sai tutte?» domandò Alex sorpreso.
«Quasi» scherzai.
«Illuminami su qualche altra tua passione» disse lui.

«Ho una passione per la mitologia greca, so dirti tutti i miti a memoria» risposi.
«Dimmene uno» mi incitò e allora io appoggiai la testa sulla sua spalla e cominciai a raccontare.
«Si racconta che Zeus avesse creato gli uomini con quattro braccia, quattro gambe, due teste e soprattutto due cuori. Temendo la loro potenza, però li divise e così gli uomini trascorsero la vita a cercare l'altra metà. La cosiddetta anima gemella» raccontai.

«E ci credi?» chiese.
«Non lo so, però credo che devo ancora cercare a lungo perchè non ho ancora trovato l'altro pezzo di me» confessai.

«Ah no?» continuò Alex.
«No» risposi cercando di essere convincente.
«Ne sei sicura sicura?» chiese avvicinandosi ed io non risposi.
Ea alex l'altro pezzo ma non glielo avrei mai detto.

«Io invece l'ho trovato e ora ti mostrerò anche chi è» disse lui prima di posare le sue labbra sulle mie.
Fu un bacio lungo, dolce, talmente dolce che sembrava che ci avessero messo del miele in bocca.

Alex baciava in modo da togliere il fiato.

Appena si staccò sorrise con le fossette e io abbassai il viso imbarazzata.

«E comunque se principessa non ti piace da oggi tu sarai la mia piccola stella» disse ed io sorrisi sinceramente.
«Buonanotte» sussurrò poi al mio orecchio prima di rientrare dentro.

Io rimasi lì a guardare la luna coi brividi in tutto il corpo e con ancora la sensazione di avere le sue labbra sulle mie.

spazio autrice
tadannn!! che ne pensate? ne è valsa la pena aspettare? finalmente abbiamo avuto l'attesissimo bacio. sappiate che mi sono impegnata tantissimo a scriverlo quindi spero vi piaccia. ci sentiamo prestoo💗💗

hate me (le stelle lo sanno)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora