sessantasette

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-Siamo al serale- esclamai abbracciando Alex che mi prese in braccio.
-Insieme- aggiunse guardandomi negli occhi.
-Dimmi, hai un desiderio, uno in particolare- chiese.
-Si, voglio suonare con te il piano- risposi io.
-Perfetto vieni con me- disse e insieme ci dirigemmo verso la stanza delle gradinate.
-Segui me- disse e cominciò a suonare le note de "la verità".
Ovviamente non riuscii a seguirlo e dopo poco mi persi a guardare quanto era bello mentre suonava.
-Non suoni?- chiese sorridendo.
-Sei troppo bravo, non ti seguo- risi.
-Aspetta- disse e riprese a suonare.
quando sei qui con me
questa stanza non ha più pareti
ma alberi, alberi infiniti
Cominciò a cantare.
quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola
no non esiste più
lo vedi il cielo sopra noi
Era la mia canzone preferita, se l'era ricordato.
suona un'armonica
mi sembra un organo che vibra
per me e per te
su nell'immensità del ciel-oh-oh
su nell'immensità del ciel
Concluse.
-Volevo dedicarti questa in puntata ma non ci sono riuscito quindi ti ho dedicato "un milione di cose da dirti"- disse e io lo abbracciai.

-Ho una comunicazione per voi raggiungete tutti le gradinate- rimbombò la voce di Maria e io mi accomodai accanto ad Alex.
-Michelle ci sei? È per te la comunicazione- disse Maria e io rimasi sorpresa.
Sullo schermo apparve un filmato: c'ero io che ballavo mezz'ora di sole e un cuore bianco sopra poi lessi il nome dell'artista che aveva condiviso la mia esibizione nelle storie.
Blanco.
No non era possibile.
-Uanm- urlò Luca.
-No io non ci credo è un sogno- dissi io con la voce che tremava.
-Che dici?- domandò la conduttrice ridacchiando.
-Non è vero- urlai al settimo cielo abbandonandomi sulla spalla del mio ragazzo.
-Hai incantato pure lui- sorrise lui poi Maria chiuse il collegamento.
-No non ci credo basta- saltellai io per tutta la stanza.
Quando la mia mente venne invasa dai mille pensieri però la felicità passò in secondo piano.
-Che hai? Sei appena stata repostata dal tuo idolo- rise Alex.
-Lo so io che ci vuole aspettami in camera mia- disse poi dirigendosi verso la cucina e io confusa mi diressi verso la stanza blu.
Dopo poco tornò con due buste di caramelle gommose e io sorrisi spontaneamente.
-Stavi pensando troppo, dai parlane con me.
-È che sono successe tante cose in poco tempo e boh...- sbuffai.
-Eii sei al serale- cercò di tirarmi su il morale.
-E se non me lo meritassi- dissi tirando fuori la parte più debole di me.
Tirando fuori lei.
-Vieni qua- mi fece segno di avvicinarmi a lui.
-Non diciamo sciocchezze se non te lo meriti tu non so cosa pensare- disse carezzandomi lo zigomo con delicatezza.
-È che quando mi capitano troppe cose belle una dopo l'altra penso di non meritarmele- confessai.
-Ascoltami- cominciò spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Tu te le meriti queste cose perchè sei tanto brava. Tu non te ne rendi conto ma ti meriti di essere felice per tutto quello che hai passato e hai superato- pronunciò convinto.
Come al solito non riuscii a dire nulla perché quando si trattava di questi argomenti non riuscivo a parlare perciò l'unico modo per ringraziarlo era abbracciarlo.
-Ti amo- disse nell'abbraccio e per poco non mi pietrificai.
Non lo aveva detto davvero.
Poi mi guardò negli occhi.
-Sei bella- disse.
-Tu sei bello- risposi io per la prima volta e lui si grattò la nuca imbarazzato.
-Vabbè io vado da Luigi- disse lui ancora imbarazzatissimo.
-Che c'è ti ha imbarazzato il mio complimento- risi.
-No cioè...si...vabbè ciao- farfugliò lui uscendo dalla stanza e io risi per aver visto questo suo lato molto naturale per la prima volta.
Stava imparando a non nascondere più le sue emozioni e non c'era cosa che mi rendesse più felice.

spazio autrice
ciaoo!! come state? il capitolo non è lungo ma lo trovo uno dei più dolci e carini🥹🥹🥹 fatemi sapere cosa ne pensate!
a prestoo💗

hate me (le stelle lo sanno)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora