Rafe
La sera aspettai mio padre, nel suo studio.
L'unica cosa che feci fu farmi una canna, bere un po' d'acqua e per il resto rimasi su quella cazzo di poltrona per tre ore, in attesa che Ward risolvesse le ultime cose necessarie per poi tornare.
Appena la porta dello studio di papà si aprì, scattai la testa in quella direzione.
«Papà» Esordii.
Lui chiuse la porta dietro di sé e iniziò a camminare verso di me.
«È...» Mi bloccai. «È viva?»
Lui mi guardò per un po', per poi scuotere la testa.
«No. Non ce l'ha fatta»
Appena sentii questa notizia, mi vennero in mente due cose:
Meglio se fosse morta, altrimenti se avesse raccontato la verità, saremmo tutti rovinati.
E poi...pensai: Appena Lara lo verrà a sapere, non mi guarderà più in faccia.
«Bene...huh...si, può funzionare» Farfugliai.
Ward mi guardava con uno sguardo indecifrabile.
«Dov'è Sarah?»
Vaffanculo.
Sbuffai.
«Non lo so papà. Forse è in camera o forse da quel pezzente di John B, molto probabilmente»
Lui sospirò.
«La ragazzina?»
Mi bloccai.
Per un momento in cui non stavo pensando a 𝘭𝘦𝘪.
«Dov'è la figlia di Luke?» Chiese, notando che ero perso nei miei pensieri.
Mi schiarii la voce e mi alzai dal divano.
«Non lo so»
Aggrottò le sopracciglia.
«Cos'hai raccontato alla polizia?» Cambiai discorso, sapendo che mi avrebbe fatto ancora domande su Lara.
Lui sospirò, stropicciandosi gli occhi.
«Che è stato John B»
Iniziai ad annuire.
«Okay...perfetto»
Portai indietro i capelli.
«E...e Sarah?»
«Non dirà niente»
Sbuffai, ridendo ironicamente.
«Non dirà niente? Sarah è una chiacchierona di merda, papà!»
«Non tradirebbe mai la sua famiglia»
Come no.
«Invece andrà propria così. Lei è un problema»
Scosse il capo.
Quando si parlava di Sarah, e io la criticavo, lui si riscaldava sempre.
E la difendeva sempre.
In ogni circostanza.
«Piuttosto, la Maybank. Lei si che è un problema»
Scattai lo sguardo su di lui appena la nominò.
«L'hai lasciata andare via. Ti avevo detto di prenderla e portarla a casa con Sarah. Sei un testardo di merda, Rafe»
Lo guardai furioso.
Io gli avevo salvato il culo.
E lui ancora mi trattava così.
È inutile quanto fai e dai per qualcuno: non verrà mai ricambiato perché loro non capiscono.
«Non-» Mi bloccai.
«Non nominarla»
Lui aggrottò la fronte.
Si avvicinò a me.
«Lei ha visto tutto, Rafe. Lo capisci? Potrebbe aver già raccontato tutto alla polizia!»
Indietreggiai, scuotendo la testa di continuo.
«Non dirà un cazzo»
«E perché non dovrebbe? È solo una povera puttanella»
Sbarrai gli occhi.
Come una furia lo spinsi lontano da me.
«Non chiamarla così! Non la conosci!»
Urlai, puntandogli il dito contro.
«Andiamo Rafe! Dimmelo tu com'è fatta!»
Nemmeno mi resi conto di avere gli occhi bagnati di lacrime.
«Tu non sai un cazzo!»
«Io so che ti sei innamorato della ragazza sbagliata, Rafe. Fai sempre le scelte sbagliate! Sempre!»
Strizzai gli occhi.
Tu non sai niente.
Che mal di testa.
«Allora anche salvarti è stata una scelta sbagliata?!» Urlai.
Sbarrò gli occhi.
«Salvarmi? Non ti ho chiesto aiuto, Rafe! Non ti ho mai chiesto di sparare ad una poliziotta!»
Cadde una lacrima.
È stato tutto inutile.
Nella stanza calò il silenzio.
Mille pensieri sovrastavano la mente.
«Ma tu l'hai capito vero?»
Dissi quasi in un sussurro.
Lui si zittii.
«Ti ho salvato»
Aveva uno sguardo indecifrabile.
«Io, papà. Rafe»
Mi indicai sul petto, sentendo le mie lacrime amare scivolare sul collo.
«Non Sarah.» Singhiozzai
«Ma io»
Mi guardava con pena.
Si avvicinò lentamente a me.
E fece qualcosa che non mi sarei mai aspettato.
Qualcosa che non aveva mai fatto.
Nemmeno da bambino.
Qualcosa che attendevo da tempo, ma mi ero arreso nell'aspettarlo.
Mi abbracciò.
E mi disse che mi voleva bene.
Non me l'aveva mai detto.
Mai.
Allora non era stato tutto inutile.
L'ho fatto per una ragione.
Così come quando ho ucciso quell'uomo.
Ho difeso Lara, e ne vado fiero.
Ho salvato papà, e ne vado fiero.
Forse sarei finito in prigione, ma almeno avevo protetto chi amavo.
Lo rifarei?
Mille volte.
Non me ne fregava un cazzo delle conseguenze.
Ho ascoltato il cuore.
Forse Lara mi odiava per quello che avevo fatto ore prima...ma di certo non potrà mai dimenticare che ho ucciso quel grandissimo figlio di puttana per lei.
Però...qualsiasi altra persona dopo quello che ho fatto mi avrebbe lasciato.
Lei...è rimasta.
Anzi, dopo quell'evento tutto è andato per il meglio.
È strano dirlo così.
Ma è esattamente come sono andate le cose.
Lei mi ronzava più intorno, ed io le stavo appiccicato.
Perché condividevamo gli stessi pensieri, le stesse paure.
Le stesse sofferenze.
Ma ancora una volta, sono stato io a rovinare tutto. Le avevo spezzato il cuore, e questa volta, ricomporlo, non sarà per niente facile.
Ma non impossibile.Capitolo concluso!
Vi anticipo che sarò assente per un po', perché credo di essere entrata nel mitico blocco dello scrittore.
Non riesco a scrivere più e non ho idee su come continuare. Ma non temete, mi riprenderò!🥰
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Reflections - Rafe Cameron
FanfictionLara Maybank, sorella gemella di JJ Maybank, è appena ritornata sull'isola delle Outer Banks dopo tre anni di assenza. Il rapporto burrascoso sia con la madre che con il padre la spinge con il tempo ad assumere un atteggiamento solitario, chiudendo...