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Chiuse a chiave la porta dietro di sé, e mi poggiò sulla scrivania, dopo aver tirato un calcio alla sedia, spostandola da lì.
Con le mani, mi fece spalancare le mie gambe, e ci si mise in mezzo, premendo contro di me.
Continuò a baciarmi, selvaggiamente, come se potessi sparire da un momento all'altro.
La sua mano destra era sulla mia guancia, mentre l'altra stringeva fortissimo la mia coscia, che era diventata praticamente rossa dalla sua forte presa.
«Non dovremmo» Dissi appena riuscii a prendere fiato.
«È sbagliato» Riprese a baciarmi, senza darmi tregua.
«Zitta» Mi ordinò.
Avvolsi le mani attorno al retro del suo collo, come invito ad avvicinarsi di più.
Lui, in risposta, si tolse la maglietta, portandomi a distaccarmi dal bacio, solo per ammirarlo.
Respirai affannosamente.
Mi aveva lasciata senza fiato, letteralmente.
Entrambe le sue mani erano sulle mie cosce nude, su cui lasciò qualche schiaffo.
«Rafe!»
Sorrise, prendendomi in giro.
Abbassai lo sguardo sulle mie cosce: erano tutte rosse.
Allentò la presa, accarezzandomele, e baciandomi il collo.
«Scusa, non me ne sono accorto. Fanno male?» Disse continuando ad accarezzare le mie cosce.
Scossi la testa.
«Mi sei mancata cosi tanto cazzo, tu non hai idea»  Disse serio.
Non riuscii a trattenere un sorriso.
Lui, fece salire la mano sull'apertura dei miei pantaloncini di jeans, e io guardai il suo movimento.
Con una mossa veloce, me li sbottonò, sfilandomeli dalle gambe e lasciandomi solo nelle mie mutande nere.
Rafe mi accarezzò l'orlo delle mie mutandine, lasciandomi baci a stampo sulle labbra.
«Sei perfetta Lara. Sei bellissima»
L'eccitazione saliva sempre di più, quanto sfiorava con le dita l'orlo delle mutandine, guardandomi dritta negli occhi.
«Non abbassare lo sguardo, Lara. Voglio che mi guardi»
Obbedii subito, cercando di mantenere il contatto visivo con lui.
«Non...non ci riesco»
Mi afferrò la vita con una mano, mentre l'altra scorreva lungo tutta la coscia, rossa per la sua presa.
Crucciò le sopracciglia, guardandomi curioso.
«A fare cosa?»
Abbassai lo sguardo, timida.
«A mantenere il contatto visivo a lungo»
Sorrise leggermente, unendo le labbra con le mie.
Mentre mi baciava, appassionatamente, raggiunse la mia fessura con le dita, solleticandomi la mia parte sensibile, coperta dalle mie mutandine sottili.
Mi morse il labbro, e io mi sentii sempre più eccitata...
e completa, con lui.

Sentivo che tutto questo era sbagliato: mentre mio fratello si disperava per il suo migliore amico, a causa di Rafe, io ci andavo a letto. Ma allo stesso tempo, per una volta nella vita avevo scelto me stessa, cosa che non facevo mai.
Per questo ero infelice, perché cercavo la felicità altrui e non la mia.
Non ci avevo mai pensato.
«A che pensi?» Iniziò a fare movimenti circolari sulla mia fessura, attraverso il tessuto, e mi guardava intensamente.
Io respiravo affannata, come se avessi corso una maratona.
Mentre mi dava piacere, mi faceva pure domande, e questa cosa esprimeva come lui fosse a suo agio. Ma io in realtà ero imbarazzatissima, anzi più che altro timida, anche se di lui mi fidavo ciecamente.
«A come tutto questo sia estremamente crudele da parte mia»
Aggrottò la fronte.
«Crudele?» Iniziò a muovere la mano più veloce, e io mi aggrappai al suo collo e ai suoi capelli più forte.
Annuii.
«Cosa avresti fatto tu di male?»
Disse.
Io, non dissi niente, sentivo brividi di piacere scorrermi lungo tutto il corpo.
Per rispondergli, abbassai lo sguardo sul movimento delle sue dita, e poi lo rialzai sui suoi occhi.
Lui sorrise, mentre rallentava, e spostò con le dita il tessuto delle mutandine, per poi riprendere il movimento.
«Cazzo»
Lo avvicinai a me, appoggiando così la testa sul suo petto.
«Sei bagnata per me, Lara?»
«Mh?» Ansimai, non ci capii più niente.
Rise, velocizzando l'atto.
«Rafe»
Lui mi prese in giro «Si, Lara?» Ridendo.
«Continua così» Dissi in un fiato.
Lui obbedii, non fermandosi mai.
«E se mi fermassi?» Disse ad un tratto.
Strinsi più forte la presa sul suo collo, in risposta.
«No»
Scoppiò a ridere.
«Se mi fermassi, mi pregheresti di continuare?»
Mi bloccai.
Lo farei?
Forse.
«Rispondi»
Accelerò il movimento, e sentii che stavo arrivando all'orlo del piacere.
Gemetti, senza neanche volerlo, ansimando sempre di più.
Alzai la testa e lo guardai.
«Non- non fermarti»
Appena iniziai a sentire brividi di piacere lungo tutto il corpo, lui, quel figlio di puttana, allontanò la mano, fermandosi.
Lo guardai scioccata.
«Rafe!»
Lui mi guardava ammiccando.
«Stronzo c'ero quasi!»
Si avvicinò di nuovo a me.
«Continua ti prego»
Sorrise, e riprese di nuovo il movimento, veloce.
«Questo era quello che volevo sentirmi dire, brava»
Non avevo forze, sentivo solo il piacere arrivare.
«Vaffan... Cazzo!»
Arrivai all'orgasmo, e piegai la testa all'indietro, mentre lui muoveva più lentamente le dita sulla mia zona sensibile.
Continuò cosi per svariati minuti, mentre mi ero appoggiata sul suo petto.
Io gli afferrai la mano, allontanandola dalla mia fessura, ansimando.
Era troppi sensibile, faceva male.
Alzai lo sguardo su di lui, che non aspettò a baciarmi.
Io lo assecondai per poco, perché non avevo fiato.
«Piano» Dissi staccandomi.
Lui mi afferrò la vita, avvolgendola con le mani. E mi sorrise.
«Si, scusa» Disse con un sorriso in volto, stupendo.
«Fallo più spesso» Gli ordinai.
Scoppiò a ridere.
«Cosa, il ditalino?»
Spalancai gli occhi, imbarazzata.
Gli diedi un colpetto sul petto.
«No! Idiota!» Rise «Cioè si...però non era questo quello che intendevo»
Calmò la sua risata, e mi guardò.
«E cosa intendevi?» Chiese serio.
Sospirai, e lui mi accarezzava il retro della schiena con una mano, sotto la maglietta, mentre l'altra stringeva la coscia destra.
«Sorridere. Devi farlo più spesso» Gli dissi dolce.
Lui espirò, non spiccicando parola.
«Sei più bello quando lo fai» Affermai.
Mi guardò intensamente, non rispondendomi.
Sembrava stesse riflettendo, ragionando.
«Con te..» Iniziò.
«Con te sorrido sempre»
Gli rivolsi un sorriso gigante.

Capitolo concluso!
Un mese di attesa, lo so, però ho avuto problemi personali non poco gravi e quindi ho tardato. Spero vi piaccia <3

Reflections - Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora