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Lara

Non so perché glielo dissi, ma lo feci. Nel giro di cinque minuti esatti arrivò al locale.
Lasciai la moto di JJ qui, e salii sull'auto.
Prima di mettere in moto, Rafe mi squadrò dalla testa ai piedi con occhi di desiderio.
«Lara»
«Mh?»
«Mi dispiace per ieri»
Annuii.
«Dovevi dirmi di Kelce, Lara»
Mi girai per guardarlo.
«Perché avrei dovuto?»
Lui cruccia il volto e sbuffa.
«Che cazzo significa? Se qualcuno ti tocca, sono il primo a doverlo sapere, chiaro?»
«Perché?»
Non c'era nessun motivo per cui avrei dovuto farlo.
Non stiamo insieme.
Ci conosciamo da sempre ma non in modo stretto.
«Tu fallo e basta»
Accese il motore e partimmo.
Mi accesi una sigaretta, abbassando completamente il finestrino.
Dopo qualche minuto di silenzio, prese lui parola.
«Mi racconti cos'è successo?»
Buttai dalla bocca il fumo, fuori il finestrino.
«La sera che avevo la febbre»
Lui alternava la strada ai miei occhi, ascoltandomi in silenzio.
«Stavo venendo da te a casa di Top»
Feci un altro tiro, e accavallai le gambe.
«Kelce in macchina mi ha fermata, offrendomi un passaggio»
Notai che le sue nocche sul volante, stavano sbiancando dalla forte presa. Si stava agitando.
«Io ero stanca...accettai e salii sull'auto. Ma lui aveva intenzioni ben diverse»
«Che ti ha fatto»
«Ha spento il motore e messo la sicura per bambini, in modo che non potessi uscire»
Non mi ero accorta di aver lasciato uscire una lacrima.
«Lui si è sbottonato la camicia mentre mi toccava la- la coscia»
Rafe, a tutta velocità, cambiò strada.
Si diresse in un'altra direzione. Che non portava nè a casa mia, né a casa sua.
«Che fai?»
«Continua a raccontare Lara»
Non volendo che si agitasse di più, continuai a raccontare.
«Mi teneva stretta dalla spalla ma io mi sono liberata e alla fine sono scesa dalla macchina e ti ho raggiunto. Finché poi sono svenuta...»
Rafe si fermò davanti una casa che non avevo mai visto prima.
«Resta qui»
Capisco subito dove siamo.
«Cosa? Rafe ti prego!»
Gli bloccai il braccio, lasciando cadere le lacrime che non ero riuscita a trattenere durante il tragitto.
Lui che aveva già aperto la portiera, si fermò a guardarmi.
«Lara lasciami»
«Per favore non andare»
Gli strinsi il braccio con entrambe le mani, per non lasciarlo andare via.
«Ho bisogno che tu stia qui con me, non che rompi ancora il naso a Kelce, capisci?»
Vedendomi in quello stato, si calmò.
«Ti prego»
Rafe distolse lo sguardo da me, guardando al di fuori del mio finestrino.
Seguii il suo sguardo, vedendo Kelce sul portico di casa sua, con una fasciatura al naso.
Avvenne così in fretta che non me ne resi conto. Si liberò con forza della mia presa sul braccio. Scese dall'auto e corse con furia verso di lui. Lo seguii immediatamente e fui più veloce io. Mi misi tra i due e Rafe fermò in aria il pugno che stava tirando a Kelce.
«Lara sei pazza? Potevo ferirti!»
«Ma che cazzo! Uscite da casa mia!»
«Rafe torna in macchina»
«Vi denuncio per violazione di proprietà privata!» A quelle parole, mi girai verso Kelce.
«Se solo provi a denunciare Rafe o me, giuro che mi tiro a pugni in faccia da sola e ti accuso per violenza fisica e sessuale, porco di merda»
Kelce mi guarda quasi impaurito, e aprendo la porta, entra in casa sbattendo la porta.
Sento da dietro le mani di Rafe avvolte suo miei fianchi, e la sua guancia strofinarsi contro il mio orecchio.
«Dai andiamo»

Rafe mi portò a casa sua, dopo un viaggio in macchina trascorso in totale silenzio.
«Sicuro che non disturbo? Non posso autoinvitarmi a pranzo, Rafe»
«Zitta»
«Quante cazzo di volte ti devo dire che non mi devi zittire?»
Entriamo in casa e mi accorgo che ho urlato dato che tutti ora mi stanno guardando.
Impreco sotto voce e sento Rafe ridacchiare mentre prende posto a tavola.
«Buongiorno, ehm, scusatemi»
«Lara! Vieni siediti» Ward mi invita a sedermi vicino Rafe, difronte Sarah.
Faccio ciao con la mano alla bionda e mi siedo.
«Com'è andata la giornata?»
«Direi piuttosto bene, ho trovato un lavoro»
«Ah si? Dove?»
«Golden cup, di Beckam»
«David è una persona onesta, sono contento» Lo ringraziai e parlammo tutti del più e del meno, pranzando.

Reflections - Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora