15.

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"Che cazzo ridi?! Davvero sto impazzendo"

Stavo per scoppiare a piangere, non sapevo che mettermi per uscire con Kenan.

E João ovviamente non la smetteva di ridere e di prendermi in giro.

"Senti, ma tipo scrivergli per chiedergli dove ti porta? Così almeno sai da dove iniziare" mi suggerì.

"Ah...giusto" dissi afferrando il cellulare.

Lui ricominciò a ridere e io gli lanciai un cuscino dritto in faccia.

"Aiah..."

-"Non ti scrivo perché mi manchi, vorrei capire dove mi porti perché non so che mettermi🥲"

-"Certo che ti manco, stellina. Comunque, niente di esagerato, io non sono scontato come gli altri che ti portano fuori a cena🤷🏼‍♀️"

Ok, niente di esagerato.

Aprii l'armadio e andai sul sicuro, presi un body nero e sotto abbinai una gonna bianca a pieghe.

"Come mai cosi sobria? Non è da te" disse subito il mio migliore amico vedendomi con i vestiti in mano.

"Mi ha detto lui di vestirmi semplice, perché a detta sua, lui non è scontato e non mi porta a cena fuori. Una frecciatina a Riccardo insomma" risi.

"Dai valli a provare, voglio vederti"

Andai in bagno e mi vestii velocemente, mi osservai allo specchio prima. Si dai, se faccio una coda tirata sarà ancora meglio.

"Sii, assolutamente approvato" sorrise lui vedendomi.

"Sei la mia ragazza preferita" scherzai e andai ad abbracciarlo.

"Sono nervosa" sussurrai poi contro il suo petto.

Lui si separò poco da me, giusto per guardarmi negli occhi.

"Andrà tutto bene. Lui è perso di te e tu di lui, cosa può andare storto?" mi disse.

"Si hai ragione, mi devo tranquillizzare"

*

"Sei stupenda"

"Quanto tempo è che non mi fai un complimento, Yildiz?" lo presi in giro.

"Lo prendo come un grazie" disse dandomi un bacio sulla guancia.

Mi mise un braccio intorno alle spalle e iniziammo a camminare insieme, evidentemente non mi stava portando lontanissimo.

"Dove mi porti?" gli chiesi.

"L'altro giorno mentre facevo una passeggiata, ho trovato questo posto...Me ne sono innamorato, ho pensato a te" ammise.

"Ho alte aspettative allora" sorrisi.

Camminammo ancora in silenzio, fin quando non mi prese per mano e ci portò vicino un laghetto.

Ma la cosa ancora più bella era che, essendo già sera, era pieno di lucciole che svolazzavano.

Rimasi incantata ad osservare quel piccolo paradiso.

"Cavolo mi hai...stupita ancora una volta" dissi soltanto.

"Vedi? Te l'ho detto, appena ho visto questo posto ho pensato a te, che ne saresti rimasta ammaliata"

"Non ti sbagliavi" dissi guardando ancora intorno.

"Vieni"

Mi prese di nuovo per mano e senza preoccuparsi di sporcarsi, si sedette per terra per poi far sedere me su di lui.

"Non so che dire, è stupendo" dissi.

"Non dire niente"

Continuai a fissare la natura che ci circondava, non riuscendo ancora a credere di essere lì proprio con lui.

Quando mi voltai però, Kenan guardava solo me, più incantato di me.

"Perché mi guardi così?" gli chiesi.

"Così come?"

"Come se vedessi solo me"

"Io vedo solo te, Raquel"

Adesso mi fissava negli occhi, stava cercando di leggermi dentro come faceva sempre.

E poi, finalmente, posò le sue labbra sulle mie.

"Ti odio. Ti odio. Ti odio. Che cosa mi fai?" mi sussurrò prima di baciarmi più duramente.

"Ti odio" mormoro sulle sue labbra.

"Ti odio così tanto che qualche volta non riesco a pensare ad altro" dissi prima di perdermi completamente nelle sue labbra morbide.

Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora