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"Oddio è troppo carino. Dovrebbe essere al contrario, Kenan a Barcellona e Hector qui" ride Alyssa mentre usciamo da scuola.

"Quello che dico io" rido.

Vabbè non mi va di parlare di lui.

"Cambiamo discorso, con Andrea?" le chiedo.

"È il ragazzo perfetto ti giuro. Ci vediamo oggi pomeriggio. Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermelo fatto conoscere" risponde lei visibilmente innamorata.

"Non c'è di che. Non sono brava in amore, ma come cupido sono niente male"

"Che stupida. Chi ti viene a prendere?" mi chiede poi.

"In teoria Dusan, anzi vado. Odia aspettare. Ciao amore mioo"

Abbraccio la mia amica ed esco da scuola.

Se solo non fosse che di Dusan non c'è traccia, e al suo posto c'è la macchina di...ok oggi si torna a casa a piedi.

"Va a casa Kenan. Ho i piedi, ce la faccio a tornare da sola" dico avvicinandomi al suo finestrino.

"Sali, voglio solo parlare"

"Va. A. Casa."

Inizio a camminare ma lui continua a seguirmi con l'auto.

"Raquel sali?" ripete.

"No, dovrai prendermi con la forza, non ci vengo con te"

Mi resi conto troppo tardi di quello che avevo detto.

In un attimo lui scese dalla macchina e mi prese in braccio con una facilità disarmante.

"Kenan Yildiz lasciami subito! Giuro che ti denuncio per sequestro di persona!" strillo.

Mi butta come un sacco di patate sul sedile e mi blocca lo sportello.

"Stronzo fammi scendere!" continuo.

"Dio sta un po' zitta, ti sto portando a casa e voglio solo parlare con te"

"Non voglio parlare con te! Ma non lo capisci?!"

Lui decide di ignorarmi e io non posso fare altro che sbuffare per tutto il tragitto fino a casa mia.

"Sei un pazzo..." sbuffo.

"Mh mh"

Arriviamo sotto casa e per un attimo penso si sia arreso. Invece no, scende dall'auto insieme a me seguendomi.

"Non ti faccio entrare a casa mia" gli dico.

"Devo riprenderti di peso e levarti le chiavi dalle mani?" mi provoca.

"Vaffanculo"

Mi arrendo, apro la porta e lo faccio entrare.

"So che Federico te l'ha detto" dice.

"Si, e non capisco perché non lo hai fatto tu"

"Sarebbe cambiato qualcosa tra di noi?" chiede.

"No"

"Esatto"

Si ma avrebbe dovuto dirmelo lo stesso. Sentirlo da lui sarebbe stato diverso.

"Perché lo hai fatto?" gli chiesi, facendo qualsiasi cosa pur di evitare il suo sguardo.

"Mi sono immaginato tutto, proprio come avevi detto tu. Non sono più innamorato di lei, ma di te. Sei tu la donna della mia vita, non lei. E ho dovuto perderti una seconda volta per capirlo"

"Potevi anche rimanere con lei, io e te non torneremo insieme, leva proprio quest'ipotesi" dico sicura.

Lui scuote la testa.

"Lo so che non mi vuoi più. Ma comunque non sarei rimasto con lei, perché intendo lottare per te finché posso. Non staremo più insieme? Bene, non starò con nessuno allora"

Mhhhhhhhhh lo odioooo.

"Buona fortuna allora"

"Ho fatto una cazzata"

"Una sola?" rido.

"No, hai ragione"

Si sbaglia se pensa che mi bastino delle scuse per rifarmi cadere ai suoi piedi. Mi ha ferita abbastanza.

"Ti amo"

Dice quelle parole con una naturalezza che mi fa vacillare, ma non cedo.

Scuoto la testa e non rispondo.

Ero così concentrata che sobbalzo quando suonano al campanello.

"Aspetti qualcuno?" mi chiede.

"No"

Vado ad aprire la porta e...oh mio dio!

"Hector ma cosa-"

Neanche il tempo di stupirmi per la presenza dello spagnolo alla mia porta, che lui mi bacia.

Oh. Mio. Dio.

C'è ancora Kenan dietro di noi...

E chi se ne fotte?

Mi aggrappo con le braccia dietro il suo collo e ricambio il bacio.

Mi separo da lui e sono più confusa di prima.

Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora