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"Che hai fatto ieri sera?" mi chiede Kenan in chiamata.

"Abbiamo fatto un giro ma siamo tornati presto, ero stanca. Tu invece? Che hai fatto?"

Già, che hai fatto?

"Sono stato con Dusan" risponde soltanto.

"Si? Dove? Che avete fatto?"

Aspetto con impazienza la sua risposta, pronta a sentire qualche bugia, ma vengo interrotta da João che entra in camera.

"Kenan amico, ti adoro. Ma la tua fidanzata mi sta facendo fare tardi per la partita!" dice levandomi il telefono dalle mani.

Il turco ride dall'altro capo del telefono.

"Va bene, la lascio andare allora. Ciao stellina!"

Eddai c'ero quasi!!

"Scusa, ho perso di vista l'ora" gli dico.

"Tranquilla, muoviti però"

Controllo l'ultima volta l'outfit allo specchio e lo seguo, pronta ad uscire.

Quando saliamo in macchina, io sono più pensierosa del previsto e lui se ne accorge.

"Ti ha detto qualcosa di ieri?" mi chiede.

"Stava per farlo! Poi sei arrivato tu"

"Uh principessa, mi dispiace di aver interrotto le tue indagini da fidanzata pazza gelosa" ride di me.

Gli dò un pizzicotto sul braccio.

"Aiah!"

"Così impari, stronzo"

Appena entro allo stadio rimango stupita come sempre da ciò che mi circonda.

I biglietti che João prende per me sono sempre perfetti tral'altro.

Assisto a 90 minuti di partita, e al fischio finale il Barcellona ha vinto 1-0 con un gol del mio migliore amico.

Aspetto un po' e poi esco per aspettare João.

"Scusa quando è successo che sei diventato forte, Felix?" lo prendo in giro appena lo vedo.

"Sisi brava, prendimi in giro" ride.

Rido anch'io e lo abbraccio.

"Ascolta, i ragazzi volevano andare da qualche parte dopo la partita, ma non credo di andarci perché non voglio lasciarti da sola" mi dice poi.

"Non scherzare, vacci. Non ho nessun problema"

"Perché piuttosto non la la fai venire con noi invece di tenertela tutta per te?" chiede una voce dietro di noi.

E la riconosco subito.

"Oddio, Hector!" sorrido.

"Ciao Raquel, non ti vedo da un sacco"

"Certo, te la tengo lontana" scherza João.

João è più che consapevole che fino ad un anno prima, avevo una cotta assurda per Hector, nonostante fosse addirittura più piccolo di me, ne ero completamente ossessionata.

Poi invece avevo iniziato a frequentarmi con Kenan e tutti gli altri hanno smesso di avere importanza per me.

Kenan. Cavolo mi manca già.

"Dai Felix falla venire con noi, non facciamo niente di che" insiste di nuovo lo spagnolo.

Il mio amico sbuffa.

"Va bene, ci vediamo tra un'ora" cede controvoglia.

Torniamo a casa per cambiarci.

Io sostituisco la mia maglia del Barcellona con un body a maniche lunghe e sotto lascio la gonna di jeans.

Dopo aver indossato anche gli stivali, torno dal portoghese.

"Devo dirlo a Kenan che sto uscendo con voi?"

"Si, tu al contrario suo non hai niente da nascondere" mi risponde.

"Non so se mi piaccia o meno il fatto che mi sbatti sempre la verità in faccia" rido.

"Dovresti ringraziarmi"

Prendo il telefono per scrivere a Kenan, ma con mia grande sorpresa scopro che mi ha già scritto lui.

-"Eri fredda oggi, sei sicura che va tutto bene?"

"Certo"-

"Sto uscendo un po' con João e i suoi compagni, non faccio tardi. Ti amo"-

-"Va bene"

Ti amo anch'io Raquel.

Sbuffo e faccio finta di non aver notato il suo disinteresse.

"Pronta?!" mi urla João dall'altra stanza.

"Si, arrivo!"

-"Domani a scuola occhi aperti, per favore. Non mi fido più, c'è qualcosa di strano"

Scrivo ad Alyssa e getto il telefono nella borsa.

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Senza te, non è abbastanza || Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora