Sono riuscita a prendere l'aereo per Barcellona il giorno dopo. Mancano solo 6 giorni al matrimonio di Alyssa e volevo starle sempre vicina, quindi prima vado e prima torno.
Avviso Hector che finalmente sono atterrata e lui mi manda la posizione di un bar. Che in realtà conosco bene, era il preferito mio e di João quando venivo a trovarlo.
Oh, adesso João è tornato a Londra a giocare per il Chelsea.
Da quando mi sono lasciata con Kenan sono andata a trovarlo un sacco di volte, è l'unico su cui potrò contare per sempre.
Comunque, prendo un taxi e mi faccio lasciare al bar, entro e mi siedo mentre aspetto lo spagnolo.
Lo vedo entrare poco dopo dalla porta, e sono senza parole. Tiene in braccio una bimba.
Ma dove ho vissuto io tutto questo tempo? È pur sempre un calciatore, qualche notizia avrei dovuto leggerla.
Gli faccio un cenno con la mano e lui si avvicina a me sorridendomi.
"Ma guarda chi si rivede, e siete in due" sorrido guardando la bimba che si rigira tra le sue braccia.
"Fa strano rivederti, come stai?" mi chiede mentre si siede di fronte a me.
"Mah, normale. La mia vita non è niente di che, ma tu a quanto vedo hai tante cose da raccontarmi"
Lui sorride.
"Si, lei è la mia donnina, mia figlia" dice guardandola, che carini.
"È stupenda, ha i tuoi occhi"
"Vuoi prenderla?" mi chiede.
"Si, certo"
Prendo delicatamente la bambina in braccio, e subito lei mi sorride tutta contenta.
"Come si chiama?" gli chiedo mentre gioco con la sua piccola manina.
"Raquel"
"Eh, dimmi" lo guardo.
"Si chiama Raquel"
Il mio cuore perde un battito. Ha chiamato sua figlia come me?
"Hector cosa...perché?" farfuglio.
"Non fraintendermi, amo sua madre e la famiglia che mi sono creato. Ma il giorno in cui ho capito che non ti avrei mai avuta...mi sono promesso che se mai avessi avuto una figlia, si sarebbe chiamata come te. Forse è stupido, ma so che sei una ragazza fantastica e semplicemente mi piacerebbe che mia figlia crescesse come te, sei speciale" mi dice.
"No, non è assolutamente stupido. Non so che dire, sono senza parole"
Potrei scoppiare a piangere.
"Stai con qualcuno adesso?" mi chiede poi.
Scuoto la testa.
"No, e fa male vedere tutti i miei amici sistemati e che si creano le loro famiglie. Mentre io rimango aggrappata a un ricordo e non riesco ad andare avanti" sorrido malinconicamente.
"Ovunque lui sia, sono sicuro che ti ama ancora"
"Vorrei pensarla anch'io così. Perché non mi ha cercata?" chiedo più a me stessa che a lui.
Lui rimane un attimo in silenzio.
"Non deve essere facile nemmeno per lui anzi, non lo è nemmeno per lui. Non cercarti sarà un modo per non pensarti. Io lo so bene, sei difficile da dimenticare" ride.
Sorrido anch'io.
"Che stupido che sei"
La bimba ancora tra le mie braccia mi tira una ciocca di capelli, come se avesse sentito l'insulto rifilato al padre.
"Vedi, mia figlia mi difende" mi prende in giro.
Alzo gli occhi al cielo ironicamente.
"Com'è successo?" chiedo riferendomi ovviamente alla bambina.
"Ho conosciuto questa ragazza 3 anni fa, è stato...un colpo di fulmine vero e proprio. Stiamo insieme da allora. Però poi è successo, è rimasta incinta. Diciamo che non era programmato, ma è stato l'imprevisto migliore della mia vita, è il centro del mio mondo" racconta.
Gli occhi gli brillano mentre guarda la bambina, si vede che è fiero.
"Sono tanto felice per te, davvero"
"Ti auguro la stessa felicità. Ti meriti tanto dalla vita, e ogni cosa avrà il suo tempo, fidati di me"
"Lo spero tanto"
@raquel.silva ha aggiunto un contenuto alla sua storia (amici stretti)
-"@issa.ferrari ha risposto alla tua storia: SCUSAMI?"
"appena torno devo raccontarti un po' di cose😂"-
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Senza te, non è abbastanza || Kenan Yildiz
FanfictionRaquel Silva ha 18 anni ed è nata in Portogallo, ma ha passato gran parte della sua vita in Italia, a Torino. Durante le sue vacanze estive a Ibiza in compagnia del suo migliore amico di una vita, Joao Felix, si imbatte nell'ultima delle persone che...